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Simona Spaggiari realizza manufatti che costituiscono il perfetto kit del terrorista (passamontagna, tovagliette da colazione, spille di petardi), restituisce la dimensione commerciale di un fenomeno emblematico proprio dei meccanismi del commercio, trasferisce nel linguaggio della moda, del design, del videogioco gli oggetti che simbolizzano il terrore collettivo, la minaccia per il sistema. Massificato e commercializzato, il terrorista non è più un uomo, assume la fisionomia dell'ologramma, ha un ritratto che si compone di pixel, è un'icona virtuale e in quanto tale diventa un prodotto da mettere in vendita, alla stessa stregua dei miliardi di prodotti che brillano sotto i fa retti accesi nelle vetrine di una città affollata. Il linguaggio della moda per la paura che più va di moda e che della dimensione fashion ha tutte le con notazioni: transitorietà, virtualità, mercato. Andrea Cioschi |