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2004-UN ANNO IN ARTE
Quest’anno artisticamente non ho fatto un cazzo, non che
negli anni precedenti fossi stato una fucina. Ma poi perché avrei dovuto,mica sono(mai stato) un artista.
Comunque riepiloghiamo quello che ho fatto, ci metterò un attimo:
collettiva al fuoricentro, livorno
collettiva in una nota galleria milanese
ho lavorato per la realizzazione del mio sito web
pubblicato qualche foto su alcune riviste
poi
IL LAVORO
Per cercare di darmi una parvenza di artista, o forse per prendere per il culo tutto quanto, me in primis, ho pensato di lavorare giornalmente ad un progetto.
Ho comperato un calendario cinese nel quartiere dove vivo, uno di quelli con i
giorni che si strappano.
Ogni giorno che passava lo accartocciavo e lo mettevo dentro un barattolo di vetro.
Non c’era, però, metodologia zen in quell’atto, non piegavo i foglietti come origami giapponesi, anche se tutto lo potrebbe far pensare…
Questa azione giornaliera mi faceva sentire
attivo come artista
Sono così stato fagocitato dal sistema attuale di produzione dell’arte.
L’inizio del lavoro ha coinciso con il mio trasferimento a milano, dove a quasi tutte le mostre mi sono annoiato, rotto il cazzo, schifato ed innervosito.
E purtroppo con il mio lavoro mi sono rispecchiato in tutto questo.
Lavori così non hanno niente da dire, servono solo a confermare una convinzione diffusa:
tutti a fare arte, comunque e sempre
Gabriele Sedda |