Amnon Barzel

Intervista di Orietta Berlanda

Che peso ha l'arte esposta nella natura o in spazi aperti entro sistema dell'arte contemporanea?

Tutto ciò che vediamo nello spazio naturale o cittadino rientra nel concetto di cultura. La cultura fa parte della nostra vita. Le opere degli artisti sono una testimonianza attraverso cui conosciamo la nostra identità e ricostruiamo le nostre radici culturali.
Questo discorso vale non solo per il mondo greco antico o per il Rinascimento ma anche in riferimento al XXI secolo poiché l'arte ci parla sempre di un determinato tempo e di un determinato luogo.

L'arte contemporanea oggi non corre il rischio di essere elitaria?

E' una domanda che mi è stata posta in varie occasioni alla quale io rispondo che l'arte effettivamente appartiene ad un'élite, premettendo tuttavia che chiunque può diventarne parte. Io sono del parere che capire l'arte contemporanea deve continuare ad essere un'esperienza forte che richiede impegno.
Mi auguro che questa élite si allarghi sempre di più e che il compito di chi organizza eventi artistici si orienti a fare sì che l'arte contemporanea possa essere compresa dal maggior numero di persone possibile senza che ciò significhi un abbassamento di qualità dei lavori.

Quale messaggio veicola la Public Art?

Ciò che contraddistingue la Public Art è la possibilità di diffondere il messaggio di un artista presso un pubblico eterogeneo e più ampio rispetto a quello che abitualmente frequenta il mondo dell'arte.
Nel fare Public Art è centrale fare in modo che il pubblico sia reso consapevole che ciò a cui si punta è il miglioramento della qualità della vita. La caratteristica dell'opera d'arte nella natura sta nel fatto che essa è concepita e nasce in relazione e per uno specifico luogo, è fatta con i materiali di un determinato luogo e parla della storia di quel luogo. In riferimento alla Land Art negli scritti di Robert Morris si parla di site specific works.
La Land Art ha lasciato un'eredità importante in riferimento alla natura come spazio di vita dell'uomo. Oggi dobbiamo essere consapevoli della nostra situazione presente nella quale la natura che sta in mezzo a due città è di fatto un prolungamento delle città stesse.
L'urbanista filosofo francese Paul Virilio ha affermato che la natura tra le città finirà per scomparire a causa del loro sempre maggiore espandersi. La natura appartiene ad entrambe le città e ne costituisce un intervallo, così come accade in un'opera musicale in cui riconosciamo due toni perché tra essi c'è un intervallo.

Quali orizzonti si aprono con l'inserimento di interventi artistici nelle città contemporanee?

Gli interventi degli artisti in città possono essere considerati dei ricami entro la struttura urbana.
Una città vista dall'alto può essere conosciuta nella sua struttura, ma la qualità della vita può essere colta solo osservando gli interventi degli artisti, dei poeti, degli scrittori, dei filosofi il cui lavoro è sempre stato orientato ad elevare qualità della vita. L'aspirazione alla qualità è già di per sé quello che io intendo per qualità della vita.
L'opera d'arte in città è parte dell'architettura, dell'energia e della luce della città e come la natura essa accresce la qualità della vita di una città. Già i futuristi hanno fatto una profezia riguardo all XX secolo definendolo come il secolo dell'industria, della luce e della velocità. Uno degli interventi possibili oggi riguarda proprio l'impiego della luce per creare opere d'arte in città.
E' interessante ricordare come l'utilizzo della luce in arte sia un fenomeno tutto italiano, si pensi ai futuristi, a Lucio Fontana che nel 1950 in un suo testo ha parlato espressamente della luce, a Mario Merz il quale negli anni Sessanta ha impiegato nel suo lavoro la luce artificiale.