The Frieze 2013 Journal 2.3.4 "Friezey Friday"

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Indice :

1 The Frieze 2013 Journal – 0.4

2 The Frieze 2013 Journal 1.1.4 - "Frieze London - La Piccola Italia"

3 The Frieze 2013 Journal 1.2.4 "Buonanotte dall'Africa"

4 The Frieze 2013 Journal 2.1.4 "La bellezza sta negli occhi di chi guarda"

5 The Frieze 2013 Journal 2.2.4 "Le freak, c'est chic!"

6 The Frieze 2013 Journal 2.3.4 "Friezey Friday"

7 The Frieze 2013 Journal 3.4 "MULTIPLIED"

8 The Frieze 2013 Journal 4.4 "La quiete dopo la tempesta"








Uno dei numerosi Basquiat a Frieze Masters



Christie's Post War and Contemporary Sale, L1 a momenti dall'inizio

In questi due giorni, vivere a Londra coincide con l'impressione di avere scoperto e applicato il moto perpetuo. E ieri (venerdì), per il mondo dell'arte, la frenesia ha raggiunto il suo picco.

Infatti, oltre alle ultime battute - per gli esperti del settore, il weekend è dedicato al pubblico e ai curiosi - di Frieze London e Masters, gli eventi del weekend hanno cominciato a prendere, e a pretendere in maniera preponderante, i loro spazi. A cominciare dalla print fair MULTIPLIED, inaugurata la sera prima nello spazio di Old Brompton Road e di cui vi parlerò domani, alla PAD fair in Green Park, ai talks e alle special exhibition organizzati dalle varie gallerie londinesi (come nel caso del gallerista umbro Ronchini, che da Spoleto ha portato a Londra Calder e Melotti).

Dopo avere trascorso il pomeriggio a Frieze Masters, tra una quantità notevole di Calder e di Basquiat, ho avuto l'occasione di seguire in prima linea il chiacchieratissimo Post-War and Contemporary Sale, e parte dell'Italian Sale da Christie's, nella sede di King's Street. Tra le sorprese, i tre Damien Hirst (rispettivamente "With Dead Head", "James the Lesser (The Twelve Disciples)" e "Hopes and Fears"), che hanno faticosamente raggiunto i loro valori estimati, una straordinaria fotografia della chiesa di San Zaccaria a Venezia di Thomas Struth che ha quasi quadruplicato la sua stima iniziale e un lavoro di Peter Doig, "Red Canoe", che ha superato il milione di sterline. La città sommersa di Glenn Brown, sebbene ampiamente pubblicizzata dalla casa d'aste, si è mantenuta all'interno delle stime minori del catalogo: "appena" due milioni per "Bocklin's Tomb". Dopo quasi tre ore la sala, riempita all'inverosimile di specialist, buyer esausti e rappresentanti dell'alta società internazionale (rockstar incluse), ha potuto tirare un sospiro di sollievo e dirigersi eventualmente al party della Tate per Frieze. L'asta si è conclusa più che positivamente per Christie's, con un totale finale, spinto dall'Italian Sale da record, di 54,6 milioni di sterline.

Ricordate invece "Thinking Big"?
Approfittando di un tragitto in cab, ho controllato i risultati dell'asta di mercoledì sera: i fantasmi di Kader Attia saranno anche stati d'alluminio ma sono valsi a Saatchi Gallery ben 182,000 sterline. Ma è il tragico ed inquietante letto di Tracey Emin ad avere avuto la migliore offerta. I suoi incubi infantili sono stati pagati 482,000 sterline.



Matilde Cerruti Quara