Landscape in Motion - 1998/99In tutte le edizioni di questa manifestazione l'obiettivo è stato ospitare a Milano artisti, teorici e curatori per approfondire tematiche e problemi attuali, e per analizzare i nuovi linguaggi che affiorano in culture e mondi diversi.
Quest'edizione di La Generazione delle Immagini ha affrontato uno dei temi più consueti della storia dell'arte: il paesaggio.
Naturalmente affrontare una tematica 'classica' non è stato semplicemente l'occasione per guardare con prospettiva storica le ultime tendenze in questo campo di espressione, ma soprattutto la possibilità di analizzare lo sguardo che l'arte contemporanea ha sul reale e, di conseguenza, il modo in cui sta cambiando la realtà intorno a noi. Uno dei nostri obiettivi è, infatti non soltanto quello di approfondire esperienze e temi inerenti il nostro campo di indagine, l'arte, ma di confrontarci anche con la complessa struttura visiva (fatta non soltanto di natura e di architettura) con cui è costruita la nostra società. Ciò che è emerso da tutti gli interventi è che abbiamo innanzitutto bisogno di ridefinire il nostro concetto di paesaggio. Il paesaggio che abbiamo davanti è in movimento, spesso sfuocato, e anche movimentato da continui cambiamenti e rivolgimenti che non ci fanno apparire familiari cose che fino a poco tempo fa lo erano e viceversa. Basti pensare a galline, mucche o conigli, animali domestici, che fino a poco tempo fa erano appunto vicino alle nostre case, all'interno del nostro paesaggio quotidiano, animali che invece ora i bambini riconoscono solo al supermercato sotto forma di fettine o di cosce pronte per essere mangiate. E, al contrario, sono per noi parte della quotidianeità tutti i nuovi paesaggi virtuali che costellano ormai la nostra realtà, costruita più con photoshop che con legno e mattoni. Di conseguenza i paesaggi in movimento affrontati spesso percorrono strade che si confrontano necessariamente con aspetti ecologici-ambientali, ma, allo stesso tempo l'argomento è tanto vasto da comprendere tutte le possibili riflessioni su come si è allargato il nostro patrimonio visivo. Per chi vuole creare immagini, ma anche per chi semplicemente ne usufruisce, si sono aperte decine di porte diverse, ognuna con le sue specificità e caratteristiche, ognuna con le sue leggi, ma tutte parimenti appartenenti al nostro nuovo mondo. La nostra esperienza si è incredibilmente arricchita grazie alle nuove tecnologie che, non soltanto ci permettono soluzioni tecniche diverse, ma ci aprono anche a modi di pensare completamente diversi. La nostra stessa realtà che si arricchisce di sempre più inedite prospettive, si reinventa continuamente.
Il nostro paesaggio è mutante e la difficoltà a definire i margini tra realtà e finzione tra facts and fiction (titolo della precedente edizione di La Generazione delle Immagini) ci portano a riconsiderare la nostra percezione, il racconto che ne facciamo e l'immagine stessa come un fenomeno così complesso da non poterne più stabilire i confini. E tutto questo, naturalmente, non è fatto solo con le nuove tecnologie ma è patrimonio comune, fonte per opere che non sono tecnologiche bensì pensate da un mondo tecnologico. La scelta dei relatori ha cercato di rispecchiare questa polivocità di problematiche e di modi di affrontare i nostri paesaggi in movimento e speriamo che anche in queste trascrizioni rimanga la freschezza e la passionalità che tutti i relatori hanno avuto nel proporci il loro punto di vista. A questo ciclo di conferenze ha partecipato anche Thomas Demand che ha preferito che il suo 'paesaggio in movimento' rimanesse soltanto nel ricordo di chi ha partecipato. Pertanto non troverete la trascrizione del suo intervento all'interno di questa raccolta.
Roberto Pinto
Tutti i relatori