VIDEO - CINEMA - FOTOGRAFIA

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Indice :

1 SIXTO/NOTES 1977-1981

2 TEORIA

3 IL SUONO

4 INSTALLAZIONI

5 PERFORMANCES

6 VIDEO - CINEMA - FOTOGRAFIA








Il quarto appuntamento della mostra "Sixto/Notes 1977-2014" è dedicato a VIDEO-CINEMA-FOTOGRAFIA.

Dopo quelle dedicate al SUONO, alle INSTALLAZIONI e alle PERFORMANCES, questa sezione è incentrata sulle immagini riprodotte, siano esse fisse o in movimento. Come le precedenti, anch’essa restituisce uno dei cardini su cui ruotavano l’interesse e le attività artistiche della prima galleria d’arte no-profit di Milano, attiva dal 1977 al 1981.
In mostra vengono documentate alcune mostre e installazioni che ebbero luogo a Sixto/Notes alla fine degli anni Settanta e che sono esemplari per l’uso sperimentale dell’immagine riprodotta e, soprattutto, delle immagini in movimento su cui erano incentrate. In questo senso vengono mostrati, in collaborazione con la Cineteca Italiana, gli 8 film di Cioni Carpi che furono al centro di una sua mostra/installazione del 1980 ove, radicalmente, l'artista scindeva e poi ricomponeva le colonne sonore dai film. Per dirla con l'autore, "...i tre elementi che stanno alla base del film - sequenza di immagini, testo, musica - devono fondersi e legarsi in un unicuum indivisibile:il testo non deve essere esplicativo dell'immagine, le immagini non devono essere illustrazione, la musica non deve essere commento".

In mostra vengono mostrati anche 6 film girati da Roberto Taroni tra il 1978 e il 1979. "Around About", opera che interroga il senso dell'intorno inteso nella duplice accezione di circostante e pertinente. "6 Times" dove il sonoro senza soluzione di continuità fa deflagrare la ripetitività frammentaria delle immagini. "180°"in cui l'innaturalità dell'azione viene doppiata dalla colonna sonora in cui il parlato di un dialogo viene frammentato e interrotto continuamente. "Il sole ha la grandezza di un piede umano" in cui il movimento delle immagini porta dalla penombra all'accecamento. "Linea d'orizzonte" incentrata sul tentativo di creare una nuova demarcazione dell'orizzonte. Infine "Untitled" dove l'artista scompone e ricompone analiticamente i gesti compiuti durante un salto tramite salti di inquadratura, di colorazione, dei mezzi di ripresa, di montaggio e della colonna sonora.

In mostra verranno esposti diversi materiali documentari riferiti agli interventi di Christine Koenigs, Marinka Kordis, Gianni Melotti e Tim Maul.
Viene per l’occcasione riallestita anche Quartetto, una video-installazione del 1978 di Roberto Taroni in cui su 4 monitors si inseguono, si ripetono, si sdoppiano e si raddoppiano le riprese utilizzando il “time delay”, una modalità del tutto sperimentale per il video di allora. In base a questo artificio Taroni faceva sì che le immagini, riprodotte da tre dei quattro diversi videoregistratori a nastro, posti tra loro vicini e che leggevano tutti la stessa banda magnetica, passassero da un monitor all’altro con un effetto di movimento nel tempo e nello spazio. Le riprese hanno come protagonisti, oltre all'autore, alcuni musicisti, e tra questi i compositori John Cage e Christian Wolff, appositamente coinvolti dall’artista. L'installazione utilizza, come la forma musicale cui il titolo si riferisce, una struttura in cui emerge una grande omogeneità timbrica e l'equivalenza dei contributi filmati in un lavoro quasi contrappuntistico. Per l’utilizzo di alcune riprese in un senso documentaristico, per la modalità della disposizione dei monitor nello spazio e per il lavoro musicale sul tempo, Quartetto sperimenta alcuni dei modi che nei decenni successivi diverranno centrali all’interno della video arte internazionale.