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e immagini mediatiche della realta’ (foto, film, reportage) cosi’ come le immagini della storia (la memoria) non sono mai neutre o naturali, bensì il frutto di azioni ed esperienze collettive, di sguardi parziali derivati da intenzionalita’ diverse. E la natura non fa eccezione. Così le immagini della campagna e del mare ripresi in “l’Italia e’ una repubblica democratica fondata sul lavoro” sono il risultato del coinvolgimento e di un nuovo equilibrio tra le azioni (e le storie) di padri e figli. E il paesaggio naturale ripreso in “Cernobyl” e’ in realta’ attentamente composto attraverso spezzoni di documentari, interviste reali, immagini collezionate da quotidiani dell’epoca dell’esplosione della centrale nucleare e attualita’. Sono le relazioni tra storia personale e pubblica, individuo e societa’ che emergono e interessano all’artista. E la natura appare irrimediabilmente il luogo dove si puo’ leggere questa ‘accumulazione’ di azioni e memorie personali ed esperienze collettive.
Rossella Biscotti vive e lavora a Rotterdam (NL). |