Museo Nazionale di Palazzo Reale
Pisa
Lungarno Pacinotti, 46
050 926540
WEB
Sovrani nel giardino d'Europa
dal 19/9/2008 al 13/12/2008
10-18 festivi compresi
050 2215469

Segnalato da

Daniela Matta



approfondimenti

Romano Paolo Coppini



 
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19/9/2008

Sovrani nel giardino d'Europa

Museo Nazionale di Palazzo Reale, Pisa

In mostra dipinti, sculture, disegni, stampe, arredi, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed estere. In esposizione anche ritratti degli Asburgo-Lorena provenienti dal Castello di Brandys (Praga), ultima dimora della famiglia. Una speciale sezione e' dedicata alle numerose opere di riforma condotte dalla reggenza lorenese in settori diversi: agricoltura, commercio, manifatture, ambienti finanziari, istituzioni creditizie, bonifiche, antivincolismo.


comunicato stampa

a cura di Romano Paolo Coppini

L’evento, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Regione Toscana, è organizzato dalla Provincia di Pisa, dalla Fondazione Cassa di Risparmio, dall’Università di Pisa, dalla Soprintendenza BAPPSAE di Pisa e Livorno, dalla Società Storica Pisana e dal Comune di Pisa, con la prestigiosa collaborazione dell’Archivio di Stato e della Galleria Nazionale di Praga. Alla luce dei più recenti contributi storiografici e di inedite acquisizioni, l’esposizione intende ricostruire il clima politico e culturale del governo lorenese (1737-1859) a Pisa, una delle realtà più importanti del Granducato di Toscana, dove la corte trascorreva tanta parte del periodo invernale.

Curata da Romano Paolo Coppini, la mostra Sovrani nel giardino d’Europa. Pisa e i Lorena sarà allestita nei suggestivi scenari del Museo Nazionale di Palazzo Reale, antica sede della corte e oggi realtà museale ricca di preziose testimonianze.

La vita e il gusto della corte, la vasta opera riformatrice di un sovrano illuminato come Pietro Leopoldo, la circolazione dei grandi motivi culturali in confini sempre più allargati, i rapporti con le istituzioni e la moderna politica del territorio, sono i temi che raccontano il divenire di una città e di una provincia in un lungo periodo che, attraverso lumi e restaurazioni, si conclude alle soglie dell’Unità con la presa di coscienza di una identità nazionale italiana.

In mostra dipinti, sculture, disegni, stampe, arredi, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane ed estere (circa cento opere provenienti dallo stesso Palazzo Reale, dalla Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Museo di Palazzo Sternberg di Praga). Saranno esposti anche ritratti degli Asburgo-Lorena provenienti dal Castello di Brandys (Praga), ultima dimora della famiglia.

Di particolare rilevanza, oltre a documenti pittorici e plastici legati alla committenza, al collezionismo e alle oscillazioni del gusto, la presenza di materiale cartografico e documentario: inedite mappe e cabrei provenienti dall’ Archivio di Stato di Praga, nonché stampe e materiali concernenti l’incoronazione praghese di Pietro Leopoldo. Di grande interesse e spettacolarità le opere legate alla spedizione franco-toscana in Egitto di Ippolito Rosellini e Jean-François Champollion, con disegni e reperti preziosi. Di rilievo anche il materiale documentario del Primo Congresso degli Scienziati Italiani tenuto a Pisa nel 1839, momento di fondamentale importanza per la moderna organizzazione delle scienze, con l’esposizione di strumenti, tavole anatomiche e botaniche, busti e ritratti di scienziati illustri.

Il momento più qualificante della mostra è rappresentato dalla Legge Criminale, la nota Leopoldina, e dal successivo Progetto di Costituzione, che con le altre leggi di riforma di Pietro Leopoldo costituirono un punto di riferimento per tutti i philosophes.

La pubblicazione, il 30 novembre 1786, della legge Leopoldina che aboliva la tortura e la pena di morte nel Granducato di Toscana - primo stato al mondo a emanare un provvedimento di tale importanza - rappresentò soltanto un passo verso quel progetto di costituzione scritta e mai attuata a causa delle vicende politiche. Il progetto di costituzione e la legge criminale, firmate nella residenza pisana del granduca il 30 novembre 1786, meritarono a Pietro Leopoldo la riconoscenza anche di Wolfgang Amadeus Mozart, che in occasione dell’incoronazione (6 settembre 1791) avrebbe celebrato l’umanità e la generosità del sovrano illuminato musicando La Clemenza di Tito, di cui sarà esposto lo spartito.

Una speciale sezione sarà dedicata alle numerose opere di riforma condotte dalla reggenza lorenese in settori diversi: agricoltura, commercio, manifatture, ambienti finanziari, istituzioni creditizie, bonifiche, antivincolismo. Materiali provenienti da collezioni pubbliche e private documenteranno gli interventi granducali in importanti realtà del territorio pisano come i Bagni di San Giuliano, Larderello, Volterra, la Valdera e le grandi opere di bonifica intraprese nel padule di Bientina.

Uffici stampa
Dorado Communication
Daniela Matta + 39 055 47891.236 / 331 8109841
d.matta@doradocom.com

Museo Nazionale di Palazzo Reale
Lungarno Pacinotti 46, Pisa
Orario mostra: 10-18 festivi compresi
ingresso : intero 6, ridotto 4, studenti 2

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dal 19/9/2008 al 13/12/2008

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