Obiettivo del Laboratorio Culturale Strade Blu e' conoscere artisti, scambiarsi idee, opinioni, collaborare e contaminarsi nella realizzazione di progetti. Questo e' ciò che e' accaduto con Elisabetta Scarpini, un incontro che e' divenuto un progetto; un dialogo che ha portato alla realizzazione di due installazioni dove le opere contaminano lo spazio e allo stesso tempo ne sono contaminate.
STANZA PRIMA: dove è utile perdersi
STANZA SECONDA: dove non è inutile avere qualche illusione sulla vita
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Proprio un bell'incontro.
Obiettivo del Laboratorio Culturale Strade Blu è conoscere artisti, scambiarsi idee, opinioni, collaborare e contaminarsi nella realizzazione di progetti.
Questo è ciò che è accaduto con Elisabetta Scarpini, un incontro che è divenuto un progetto; un dialogo che ha portato alla realizzazione di due installazioni dove le opere contaminano lo spazio e allo stesso tempo ne sono contaminate.
''Stanza Prima'', lo spazio privato dove ciascuno di noi può perdersi, dove è giusto perdersi. Essere immersi nei propri pensieri è forse talvolta doloroso ma senz'altro affascinante, è il nostro mondo nel mondo di tutti; dove i pensieri sono insieme parole, colori, incisioni ed immagini di noi stessi riflesse negli specchi; è qui che ci sentiamo trasportati lontano, lontano all'interno di noi stessi, del nostro universo.
''Stanza Seconda'', lo spazio collettivo dove ciascuno di noi si apre agli altri, dove è importante cercarsi. Ascoltare per cogliere e raccogliere piccoli pezzetti di vita: parole, lettere, colori; è il mondo di tutti nel nostro mondo, è qui che improvvisamente ci sentiamo leggeri, così leggeri che talvolta si può perfino essere capaci di volare.
Guardando queste opere, non posso fare a meno di pensare che amare la vita significa anche isolarsi per aver soltanto voglia di trascrivere pensieri e cercare di non dimenticarli; significa anche volerli cancellare per poi riscriverli nuovamente e continuare a ricordarli. I nostri pensieri scritti conservano in sé tutte le emozioni e i sentimenti di quando li abbiamo immortalati; ogni singola lettera esprime tutte le nostre gioie ed i nostri dolori.
Uno straordinario viaggio fuori e dentro di noi, quello che ci racconta Elisabetta Scarpini; passare dalla nostra gioia o sofferenza per conoscere meglio noi stessi e gli altri; aprirsi alla gioia e alla sofferenza altrui per amarsi ed amare di più gli altri.
E' in occasioni come questa che ci sentiamo fortunati: fortunati come architetti per aver collaborato alla realizzazione di un così bel progetto; fortunati come spettatori per aver conosciuto Elisabetta Scarpini ed essersi emozionati di fronte alle sue installazioni; fortunati come fondatori dell'Associazione Culturale Strade Blu, per essere promotori ed organizzatori di un evento che può dare la possibilità ad altre persone di vivere questa emozione.
Giuseppe Cipolla per Strade Blu
Strade Blu Laboratorio Culturale
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