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Il sonno della ragione...

...puo' essere creativo nel generare mostri
 
''Per uscire dal sonno della ragione, quindi da una sorta di sclerotizzazione del pensiero e della ricerca, è necessario far ricorso a quello che non soltanto le avanguardie artistiche e letterarie ma anche i saperi scientifici hanno messo in campo: sto parlando per esempio di Freud e dell’irruzione della filosofia nietzschiana.  
E’ necessario cioe’ fare ricorso a una razionalita' piu' profonda, quella che affonda le proprie radici certamente nel sogno e in quello che e’ sempre stato considerato eterogeneo rispetto alla razionalita’, per cogliere una complessita’ dell’esperienza umana e recuperando in questo un grande detto che era proprio addirittura della tragedia greca, quando Eschilo nell’Agamennone scrive che il sapere e’ pathos e passione, e come questo sapere stilla nel cuore degli uomini anche nel sonno, anche se non lo vogliono, quindi anticipando addirittura di millenni Freud''
 
 
Franco Rella, dall'audiointervista inedita del 12 giugno 2004 che puoi scaricare dalla pagina successiva  
 
 
‘’La capacita' di vedere qualcosa in qualcos'altro e' un aspetto rilevante della percezione e del pensiero al servizio dell'attivita' creativa e progettuale.  
Le immagini mentali, intuitivamente, assomigliano alle immagini percepite, ma solitamente non vengono confuse con queste. Qual e' dunque la natura delle immagini mentali? Sono come 'fotografie' nella mente? Come vengono generate e manipolate? (...) Le immagini mentali sono state per lungo tempo escluse dalla ricerca psicologica, perché considerate 'mentalistiche' e prive di un riscontro osservabile con obiettività.
 
 
Emanuele Arielli, dal libro 'Pensiero e progettazione. La psicologia cognitiva applicata al design e all'architettura', che verrà presentato lunedì 28 giugno presso la Facoltà di Design e Arti, IUAV, Venezia.  

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