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Another Fucking Day è un'installazione di biscotti, parla per caso della tragedia che si nasconde dietro ogni risveglio? Another Fucking Day è un'opera commestibile. E' un messaggio scritto su un biscotto. Io l'ho assaggiato e devo dire che è proprio buono, per via di tutto quel burro probabilmente. Ogni giornata dovrebbe iniziare con una gratificante carica energetica. La scritta Another Fucking Day non fa che rendere questo risveglio, un risveglio brutale. Una violenza che va fatta alla deriva del semplicismo ottimistico, tutti i giorni, festivi compresi. In definitiva è un lavoro sull'equilibrio, sul binomio tra la dolcezza della vita e la consapevolezza dolorosa che l'accompagna, due elementi contrastanti, ma assolutamente inscindibili. L'accumulo dei biscotti sembra riferirsi all'accumulo dei giorni, al tempo che passa, ma più a un'idea di ripetizione, di gesto reiterato sempre uguale a se stesso piuttosto che a quella di una progressione, di una direzione... Migliaia di biscotti Another Fucking Day sono un loop che si trasforma in un tragicomico memento, coraggioso e scanzonato. Di questa montagna ripetitiva fino alla paranoia, in cui si accumula tanta elementare saggezza, non resterà un bel niente. L'esistenza è biodegradabile, a differenza delle astrazioni. Intervista raccolta da Nora Bertolotti |
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