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Lo spazio di via Assab ha avuto un’influenza nella progettazione dell’opera in mostra? Lo spazio ha avuto molta influenza sul mio progetto. Lo avevo già visto un anno fà ed ero rimasta molto impressionata. Quando l’ho rivisto e ho sentito la spiegazione dell’antico utilizzo di tutte le stanze, mi è venuto in mente un mio video già realizzato su un gioco che fai da bambino con la carta. Pensavo che lo spazio di una ex-stamperia dove si stampavano anche libri per bambini e dove c’erano sempre in giro libri e carta vuota non ancora stampata era perfetto per questo video. Questa è un’installazione di carta "vuota", una specie di libro vuoto, che si possa interpretare e riempire come si vuole, dove ciascuno possa creare la propria storia. Il tuo video è percorso da leggerezza e poesia. Che importanza ha il dato poetico nel tuo lavoro? Per questo lavoro è molto importante l’aspetto poetico, perchè sto costruendo una cosa, raccontando una storia. Volevo una musica specifica che ricordasse l’infanzia, con una vena di nostalgia. Il dato poetico, per il tipo di lavori che sto realizzando in questo momento, è importante perchè richiama i giochi che si fanno da bambini. Sono ossessionata da questa idea, come anche dall’idea della nostalgia e delle relazioni tra persone. Intervista raccolta da Francesco Pavesi |
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