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Il lavoro che porti in mostra è un video. E' un'opera pensata per questa occasione? Esistono rapporti con uno spazio così caratterizzato? Il lavoro che presento è un video del 1999, Wiredunderwater. Una spedizione per filmare il percorso di un cablaggio sottomarino per le telecomunicazioni. Il lavoro nasce dalla curiosità per le relazioni all'interno dell'architettura di internet: gli spazi virtuali con i quali abbiamo tutti dimestichezza e l'effettiva infrastruttura che costituisce internet. Per questa mostra Wiredunderwater è riproposto in una collaborazione dove il video viene proiettato su una superficie forata di Riccardo Previdi. Assieme, i due lavori, raccontano l'unica eventuale tangibilità di uno spazio fluido attraverso le immagini del video e creano un'ulteriore spazio labile attraverso le superfici forate. Se dovessi trovare un comune denominatore ai diversi aspetti della tua ricerca artistica, quale sarebbe? Lo spazio: urbano, vivibile, sociale. Nei tuoi video, insieme al protagonismo dell'immagine, è data grande importanza anche alla parola ... Forse perchè ho un approccio narrativo. In alcuni casi progetto degli spazi, molto più spesso li racconto attraverso i miei video. |
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