Comune di Milano
Settore Sport e Giovani - Progetto Giovani
Settore Cultura e Spettacolo
Città di Palermo
Assessorato alla Cultura
Teatri 90
festival
la scena ardita dei nuovi gruppi
III edizione
Next generation: Italy, North/South
Milano
1-28 febbraio 1999
Teatro Franco Parenti, Teatro Litta
Teatro Out Off, Teatro Verdi
Leoncavallo
Palermo
26 marzo – 18 aprile 999
Cantieri Culturali alla Zisa
Teatri 90 festival
è un progetto dell’Associazione Teatri 90 festival
a cura di Antonio Calbi
realizzato con il sostegno del
Comune di Milano
Settore Sport e Giovani – Progetto Giovani
Settore Cultura e Spettacolo
Città di Palermo
Assessorato alla Cultura
Regione Lombardia
Direzione Generale Cultura
Provincia di Milano
Settore Cultura
Eti
Ente Teatrale Italiano
Ref
Romaeuropa Festival 99
Comune di Bologna
Settore Cultura
Scena Prima
Nuovi Gruppi Teatrali in Lombardia
Arci Milano
Teatro Franco Parenti
Teatro Litta
Teatro Out Off
Teatro Verdi
Centro Sociale Leoncavallo
United Colors of Benetton
Con lo scadere del decennio si chiude anche il progetto triennale di Teatri 90, il Festival che ridisegnato la mappa teatrale italiana, rendendo visibile l'universo sotterraneo e tumultuoso dei gruppi giovanili.
In tre anni il Festival ha presentato, in una sorta di censimento, una cinquantina di formazioni, ma ha anche avuto la capacità di segnalarne l'eccellenza, promuovendo una decina di compagnie alle ribalte più prestigiose.
Ma Teatri 90 festival è importante anche per il meccanismo di coinvolgimento che ha saputo innescare. Originariamente l'iniziativa si presentava come una scommessa, giusto il suo sottotitolo che parla di ardimento, mossa soprattutto dalla volontà di colmare una smagliatura nel tessuto teatrale italiano, ma in breve si è trasformata in un vortice che ha mescolato i gruppi (che hanno affidato a questo appuntamento molte delle loro aspettative, rendendolo vivo delle loro emozioni) e i teatri (dal Franco Parenti che da solo ha sostenuto la prima edizione agli attuali quattro più il Leoncavallo), gli spettatori reclutati nel mondo studentesco e gli intellettuali più attenti ai fenomeni giovanili, gli uni e gli altri uniti in un "osservatorio", i critici che da tutta Italia si sono mossi per registrare l'avvenimento e gli allievi dell'Umanitaria che hanno seguito con i loro obiettivi tutte le fasi (comprese quelle perentorie) del lavoro dei gruppi.
E ancora: le nuove formule organizzative, sia nella fruizione degli spettacoli (allestimenti mirati a coinvolgere il pubblico fino all'estremismo di uno spettacolo con otto attori per uno spettatore alla volta), sia nell'utilizzazione degli spazi più insoliti ovvero l'utilizzazione più insolita degli spazi.
L'edizione 1999 di Teatri 90 festival si fonda sul collegamento Nord-Sud, attuando un gemellaggio tra Milano e Palermo, città che ospiteranno il programma in momenti diversi.
In questa complessa operazione fanno da traino il Comune di Milano (Settore Sport e Giovani e Settore Cultura e Spettacolo) e la Città di Palermo (Assessorato alla Cultura), ma mantengono il loro prezioso ruolo partner come la Provincia di Milano (Settore Cultura) e L'Eti che sostengono il festival fin dall'inizio. Da quest'anno Teatri 90 si avvale anche dei contributi della Regione Lombardia, del Comune di Bologna (Settore Cultura), dell'Arci milanese e di Romaeuropa Festival.
Tutti questi organismi mobilitano risorse per quasi 700 milioni, impiegati nelle due tappe, a Milano e a Palermo, per complessive 50 giornate di manifestazione.
Milano
1-28 febbraio 1999
Teatro Franco Parenti
Teatro Litta
Teatro Out Off
Teatro Verdi
Leoncavallo
La "terza ondata" fra Sud e Nord
Teatri 90 festival porta a compimento il suo progetto triennale di ricognizione sui nuovi gruppi italiani. Lo fa capovolgendo la nuova Italia teatrale, attraverso un gemellaggio con la città di Palermo. La tappa di Milano ha il suo cuore nella sezione dedicata ai gruppi invitati dal Sud; quella di Palermo, che si terrà dal 26 marzo al 18 aprile, avrà il suo centro in una ricognizione dedicata al Nord; con due sottosezioni per i gruppi palermitani e milanesi in trasferta; mentre la danza ha una doppia e complementare vetrina: Men in action a Milano, Women in action a Palermo. La regola che ispira il gemellaggio è dunque quella della complementarità, e pochi sono i gruppi presenti in entrambe le città.
Teatri 90 chiude la sua trilogia con una edizione ancora più ricca e più articolata nelle sezioni, nelle proposte, nei luoghi e nel senso. Ecco un po' di numeri. 35 gruppi invitati, tutti per la prima volta a Milano, se si escludono le formazioni che tornano dalle passate edizioni del festival, ma con nuove creazioni. 40 gli spettacoli in programma: 20 prime nazionali, 5 opere prime assolute, e molte altre sono ancora fresche di debutto. Per un totale di 81 rappresentazioni, a cui sono da aggiungere le performance e gli interventi quotidiani della sezione Attraversamenti. 5 i luoghi della città investiti dall'onda della terza ondata che non accenna a placarsi, per un totale di 10 spazi, attivi per 46 giornate totali nell'arco dei 28 giorni di questo febbraio 99.
Un progetto che per la prima volta vede a Milano la collaborazione di quattro teatri e di un centro sociale. Cosicché l'indagine trasversale sulla nuova generazione ha una sua speculare trasversalità di sinergie in questa città che aspira a rinnovarsi.
L'invito è di curiosare nel programma, di assistere agli spettacoli, soprattutto a quelli "poveri", alcuni pure fragili, con uno sguardo che tenga conto del contesto in cui sono nati, che non contempla solo valori estetici e ricerca sui linguaggi, ma pure impulsi etici, forse utopie, molte volte sono sforzi creativi che si scontrano quotidianamente con il diniego o il deserto.
Teatri 90, ancora una volta, vuol dar conto di un panorama, e cerca di farlo nel modo più articolato possibile. In questa edizione forse il corpo risulterà meno prorompente, mentre si riaffacciano gli autori: due volte apparirà il fantasma di Amleto, e molte di più aleggerà quello di Beckett, tra Fate turchine e Alice, spuntano Marlowe, Dostoevskij, Eluard e un'eco di Pinter, fra sapori terrosi e pianto rituale.
Infine, non ci resta che esprimere un ringraziamento e un benvenuto. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso di portare a compimento questo progetto tanto ambizioso quanto povero di economie: alle istituzioni, ai teatri, ai gruppi e a tutte le persone che hanno contribuito con passione e militanza. Il benvenuto va naturalmente a tutti gli artisti in arrivo da ogni parte di Italia, agli ospiti, agli operatori e ai giornalisti, e a tutti gli spettatori, attenti, fedeli e curiosi, che hanno decretato il successo delle passate edizioni.
Insomma, a tutti un buon "T90 - last edition", perché la trilogia programmata si congeda insieme al decennio.
Le sezioni e i gruppi di T99
Dal Sud/From South
È il cuore di questa terza edizione e raggruppa le formazioni più significative della nuova scena meridionale: fra gruppi al loro debutto a Milano, ritorni dalle precedenti edizioni di Teatri 90 festival, c’è pure qualche partecipazione straordinaria. Fra migrazioni e stanzialità: da un gruppo nutrito da Scaldati, e altre cinque formazioni palermitane, a Scimone, passando per Catania, salendo su per la Calabria, facendo tappa a Matera, Lecce e a Napoli, congiungendosi con un paio di sardi emigrati sul continente.
Ben sedici gruppi porteranno i loro spettacoli che spaziano dalla ricerca antropologica sul campo - dalle "piangitrici" rituali di Catania ai "viados" dei nostri tempi - al lavoro più specificatamente drammaturgico, partendo da Beckett fino a Koltès, o facendo di Dostoevskij una vera e propria palestra per un corpo a corpo dell'attore con se stesso. Mentre Segnalemosso prosegue il suo peculiare cammino intorno alla poesia, questa volta in compagnia di Eluard. Naturalmente il teatro del Sud privilegia le lingue: ecco il palermitano ruvido di Scaldati e il messinese imbastardito di Scimone, mentre i materani del Teatro dei Sassi divertono con il loro poetico e festoso Teatro Luminario.
Aura Teatro – Catania
Petri
Planctus, prima nazionale
Teatro Out Off
25, 26, 27, 28 febbraio
Leonardo Capuano - Cagliari/Firenze
Sa vida mia perdia po nudda
da Delitto e castigo di Dostoevskij
prima nazionale
Teatro Litta
5, 6 febbraio
Cirillo, Di Bella, Iodice, Veno - Napoli
Nella solitudine dei campi di cotone
di Bernard-Marie Koltès
Teatro Litta
13, 14 febbraio
Antonello Cossia, Riccardo Veno - Napoli
Il passaggio delle ore
Teatro Litta
13, 14 febbraio
Deicalci Teatro - Galatina (Le)/Bologna
Sul fondo
Opera breve dedicata a Samuel Beckett
Leoncavallo
17, 18 febbraio
Quartetto Zappalà
Concerto
Teatro Verdi
24, 25 febbraio
Scena Verticale - Castrovillari (Cs)
de-viados
Teatro Out Off
16, 17 febbraio
Compagnia Scimone Sframeli - Messina
Bar
Teatro Verdi
27, 28 febbraio
Segnalemosso - Catania
Con occhi sempre puri
La poesia è contagiosa (per Paul Eluard)
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
1, 2 febbraio
Teatro dei Sassi - Matera
Magnifico Teatro Luminario
Teatro Verdi
24, 25 febbraio
Palermo in Milano
Claudio Collovà
.
..
Davide Enia
Studio per due petali di rosa
Teatro Verdi
27, 28 febbraio
Laboratorio Femmine dell’Ombra - Palermo
L'ombra della luna
di Franco Scaldati
con la partecipazione di Franco Scaldati
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
1, 2 febbraio
Lusama Teatro
Alice più verde dell'erba
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
6, 7 febbraio
La Postilla
Clown (Il circo del potere)
Teatro Franco Parenti
8, 9 febbraio
Teatro Iaia
Zoe
nuova versione
Teatro Franco Parenti
1, 2 febbraio
I ritorni/Returns
Alcune formazioni presentate nelle passate due edizioni ritornano con nuove produzioni: per i gruppi una nuova occasione di visibilità, per il pubblico l'opportunità di poter verificare dei percorsi artistici.
Motus propone in esclusiva un allestimento-performance creato apposta per Teatri 90 con corpi sospesi per giocare con la gravità e la leggerezza degli angeli. Gli Artefatti proseguono il loro progetto a tappe sull'"età oscura", mentre Fanny & Alexander ipnotizzano ancora una volta pochi eletti in un mare di melassa con Fata turchina. Ancora pochi spettatori sono ammessi nel recinto con casetta e capretta in cui Kinkaleri imprigiona corpi e frammenti di danza. Una ennesima costruzione ingegneristica-metallurgica per i Masque, che questa volta partono dal romanzo di Villiers de l'Isle-Adam. Bobby Kent s'avvia da Pinter smarrendolo per strada, costruendo un interno semplice e sofisticato allo stesso tempo. E prima delle moto scorrazzanti fra fuochi e acqua di Teatro Aperto, ci si può placare con i versi e le immagini poetiche di Tarkovskij padre e figlio.
Accademia degli Artefatti - Roma
Sono stato o il tramonto dell'eroe
Progetto età oscura
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
6, 7 febbraio
Gianluca Albertazzi - Bologna
I Tarkovskij: Arsenij, Andrej
Teatro Franco Parenti
5, 6 febbraio
Bobby Kent & Margot - Cesena
Jenkins
(studio sulle velocità)
Leoncavallo
7, 8 febbraio
Fanny & Alexander - Ravenna
Sulla turchinità della fata
prima nazionale
Teatro Litta
4, 5, 6, 7 febbraio
Gruppo di Lavoro Masque Teatro - Forlì
Eva futura
prima nazionale
Leoncavallo
26, 27, 28 febbraio
Kinkaleri – Firenze
1.9cc GLX
Teatro Out Off
19, 20, 21 febbraio
Motus – Rimini
étrange (être-ange)
performance
Teatro Franco Parenti
5, 6, 7 febbraio
Teatro Aperto - Milano
Quel m2 mai visto
azione in moto
Leoncavallo
8, 11, 18, 28 febbraio
Altri nuovi a T90/New groups in T90
Il progetto Teatri 90 non sarebbe tale se non contemplasse il rischio. In questa sezione, come nelle passate edizioni, sono presentate formazioni al loro debutto assoluto o gruppi mai presentati in città: dagli ultimi guizzi bolognesi intorno a Beckett o Shakespeare, a una contaminazione tra commedia dell'arte e sacro di una compagnia toscana, con un Cristo che incontra Faust.
Due le presenze milanesi: un gruppo eccentrico e a spasso fra i linguaggi e i media propone l'approdo di un lavoro nato all'interno della Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi, come sberleffo alle nevrosi di certo cinema; mentre da una ennesima scissione per partenogenesi di Egumteatro, ecco un esperimento ai confini fra teatro e scienza.
Aia Taumastica - Milano
Nijinsky versus Amleto
prima nazionale
Teatro Litta
9, 10 febbraio
Amorevole Compagnia Pneumatica - Bologna
Amleto (ostensione)
prima nazionale
Teatro Out Off
23, 24 febbraio
I Sacchi di Sabbia - Pisa
Pauperis Oratorium Christi
Studio su un Faust qualunque
Teatro Out Off
25, 26 febbraio
Progetto Ticalma - Milano
Thankyoueveryone
prima nazionale
Teatro Litta
9, 10 febbraio
Teatro della Polvere - Bologna
Quad (in the jungle)
una libera interpretazione da Quad di Samuel Beckett
Stanze concrete
(UpSideDownCircus)
Leoncavallo
10, 11 febbraio
Generazione X/X Generation
Una microsezione che è una indicazione programmatica di apertura. Ospita due rappresentanti di quella generazione, affacciatasi alle scene a cavallo fra gli anni Ottanta e i Novanta, polemicamente autodefinatasi "rimossa". Oggi più che mai dall'avanzata dell'ultima ondata. Due gruppi che, seppur operativi da quasi un decennio, mai venuti a Milano: un intenso lavoro d-attrice accanto a un affondo nella storia del teatro condotta da un regista-filologo.
Infidi Lumi - Piacenza
La strage di Parigi (oratorio di fine millennio)
da Christopher Marlowe, primo studio
prima nazionale
Teatro Verdi
26 febbraio (doppia replica)
Teatro Reon - Bologna
Poemetto assassino
Maritata
Teatro Verdi
23 febbraio (doppia replica)
Men in action
in coproduzione con Ref - Romaeuropa Festival 99
La passata edizione di Teatri 90 ha riaperto alla danza i palcoscenici della città, privilegiando il lavoro di coreografe e danzatrici: ha rivelato a Milano la giovane Rebecca Murgi, ha presentato il nuovo corso creativo di Monica Francia intorno ai "ritratti", proposto gli assoli di Silvia Traversi, Maria Carpaneto e il particolare lavoro di Michela Lucenti dell'Impasto.
Quest'anno la danza a Teatri 90 è appannaggio degli uomini. Un quartetto di sconosciuti o emergenti, con spettacoli o piccole creazioni firmate da giovani coreografi, alle prime opere o al loro debutto assoluto. La formula della coproduzione con il Ref - Romaeuropa Festival consiste nel sostegno a questi autori, invitati a presentare due differenti creazioni, una a Milano in febbraio, l'altra in autunno a Roma.
Leone Barilli - Firenze
Identità. Lo spirito è un osso
(extended version)
Lavori di trasmissione
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
3, 4 febbraio
Compagnia MK/Michele Di Stefano – Salerno
e-ink
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
3, 4 febbraio
CHL-4, Leszej Chmielevski - Italia/Polonia
Cute
prima nazionale
Teatro Franco Parenti
3, 4 febbraio
Le Supplici/Fabrizio Favale - Roma
Ganimede show
prima nazionale
Teatro Litta
11, 12 febbraio
Attraversamenti
microeventi a cura di Diego Grandi e Alessandra Galasso
Anche questa nuova edizione di Attraversamenti - "The Body of Art" propone una serie di brevi performance e installazioni che si insinuano come momenti e situazioni di decantazione per lo spettatore. Durante l'attesa, le soste e gli intervalli, nei luoghi di passaggio dei teatri coinvolti avviene una sorta di sospensione che percorre gli interstizi temporali degli eventi giornalieri.
Alicia Erba - Flavio Favelli - Antonella Mocellin - Giovanna Ricotta - Annalisa Cattami - Fabrica - Marcello Maloberti - Susanna Scarpa e Norma Jeane - Elizabeth Aro
Teatri 90: la scena video
a cura di Luca Scarlini
in collaborazione con Riccione TTV
Una selezione delle più interessanti realizzazioni video dei nuovi gruppi realizzate nelle ultime stagioni, in gran parte presentate nelle recenti edizioni del concorso indetto dal Riccione TTV. Un panorama ricco, in continuo movimento e sviluppo, che offre numerosi motivi di interesse.
Incontro: Nord e Sud dei nuovi gruppi
in collaborazione con Eti - Ente Teatrale Italiano
Teatro Franco Parenti
sabato 27 febbraio
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Tutto il Festival in internet
Teatri 90 online è stato pensato come uno spazio aperto ed un nuovo canale di dialogo che accompagnerà tutta la Manifestazione e che rimarrà attivo anche nei mesi successivi; un punto di riferimento per tutta la comunità che ruoterà intorno all'evento: autori e spettatori, protagonisti e semplici appassionati.
Teatri 90 online contiene tutte le informazioni utili per seguire il festival giorno per giorno: il calendario degli spettacoli, indirizzi, prevendite, i Teatri, comunicati stampa, testi degli autori e dei curatori.
Ogni Compagnia Teatrale avrà un suo spazio indipendente nel Web che potrà aggiornare autonomamente e che rimarrè online nei prossimi mesi.
Il "Diario del Festival" sarà invece il luogo di discussione che accompagnerà tutto l'andamento della Manifestazione con nuove notizie ogni giorno da parte degli organizzatori e curatori, con i punti di vista e commenti delle stesse Compagnie Teatrali. Nel Diario anche gli utenti potranno a loro volta lasciare messaggi e comunicare direttamente con gli autori.
Teatri 90 online è un progetto UnDo.Net e partecipa al più innovativo e frequentato Network per l'arte contemporanea.
La comunità di utenti che frequenta UnDo.Net (con più di 130.000 accessi mensili), ha un punto di riferimento per seguire la cultura contemporanea mentre si produce e da punti di vista differenti, senza la forzatura di etichette archivistiche e con una forte presenza di progetti interattivi.
Indirizzo internet: http://undo.net/teatri90
e-mail: teatri90@undo.net
Palermo
26 marzo – 18 aprile 1999
Cantieri Culturali alla Zisa
La "terza ondata" fra Nord e Sud
La tappa di Palermo si presenta come omologa e complementare alla tappa milanese. Il cuore del programma è la sezione dedicata ai gruppi provenienti dal Nord, con una particolare attenzione alle formazioni più mature e affermate che sono presentate in Sicilia per la prima volta, cui si aggiunge una sottosezione dedicata ad alcune realtà milanesi. I Cantieri Culturali alla Zisa si trasformeranno per le settimane di durata della manifestazione in una "casa" abitata dagli artisti e dal pubblico, un "ambiente" in cui sarà possibile realizzare reali incontri/confronti fra artisti di diversa formazione, provenienza e cultura.
Programma
Dal Nord/From North
Scritture di corpi - Scritture d'autore
Questa sezione propone la prima ricognizione organica sulle formazioni più interessanti della nuova scena settentrionale al loro debutto a Palermo e in Sicilia. L'attenzione è sia a quella scrittura scenica che privilegia il corpo sia a quelle composizioni che prendono origine da un testo preesistente, seppur "trattato" secondo le poetiche e i modi compositivi dei gruppi.
Accademia degli Artefatti
Roma
Sono stato o il tramonto dell'eroe
Progetto età oscura
Fanny & Alexander - Ravenna
Ponti in core
L'Impasto
- Bologna
Il mondo dei figli
Gruppo di Lavoro Masque Teatro - Forlì
Eva futura
Motus
- Rimini
Catrame
O.F.
Teatrino Clandestino - Bologna
Tempesta (melologo)
Milano in Palermo
Aida
dueagosto
Egumteatro
Gamblet
Extramondo
In exitu
Teatro Aperto
Legittima difesa
Scena Dinamica
Questa sezione presenta un progetto produttivo di quattro giovani formazioni palermitane unite insieme nel "cartello" denominato Scena Dinamica. I gruppi sono: La Corte di Federico II, Lusama Teatro, La Postilla, Teatro Iaia, impegnati nell'elaborazione di un progetto dedicato al teatro greco che ruota intorno alle figure dei fratelli della tragedia classica: Ifigenia, Elettra, Oreste. Queste tre tragedie saranno inframmezzate da brani dalle Rane di Aristofane.
Women in action
in coproduzione con Ref - Romaeuropa Festival 99
Spettacoli o piccole creazioni firmate da giovani coreografe, alle prime opere o al loro debutto assoluto. La formula della coproduzione con il Ref - Romaeuropa Festival consiste nel sostegno ad alcune giovani autrici, invitate a presentare due differenti creazioni, una a Milano in febbraio, l'altra in autunno a Roma.
Catia Della Muta - Bologna
nuova produzione
Prima materia - Ostia
nuova produzione
First Angels/Anna Bertarelli - Bologna
nuova produzione
Francesca Marconi - Milano
nuova produzione
Progetto Laminarie
Progetto Corpi - Soli
a cura di Roberto Giambrone
Le Compagnie
Accademia degli Artefatti
L'Accademia degli Artefatti si forma nel 1990 come un ensemble composto da quattordici elementi, con una teatralità fortemente attraversata dal movimento coreografico e una figuratività neobarocca. Fin dall'inizio articola il proprio lavoro sul compimento di progetti biennali o triennali, tra i quali ricordiamo In coscienza, Flux-Reflux-Deflux, Statuaria, Monumenta, In/Coscienza, Un pezzo d'occasione, L'itinerario, Nous attendon le matin (opera lirica), Quadrat, Cata-Strophe, Altri altari (dramma lirico da Henry James), Dati: 1) Il bianco; 2) Il silenzio; 3) v2. Dal 1997 e fino al 2000 lavorano al progetto "Età oscura", iniziato con Natura Morta. Variazioni per una metamorfosi e di cui fa parte l'ultima produzione Sono stato o il tramonto dell'eroe. Hanno realizzato anche opere video indipendenti dalla messinscena, tra cui i già
citati Dati: 1) il bianco; 2) Il silenzio; 3) v2, vincitore del primo premio Riccione TTV 1995; Altri Altari - una farsa di vita assoluta; e Sulle Possibilità irrazionali di vita ad una data qualsiasi (prima tappa del progetto "Età oscura"). Contemporaneamente il gruppo allestisce in spazi anomali performance ed eventi unici tra cui Eco Ego Trasformazioni sotterranee, per il progetto del Comune di Milano Subway. Nel
1996 organizza a Roma Extraordinario e dal 1997 collabora con Masque Teatro e Terzadecade, al festival Crisalide-Eventi di Teatro. Dal novembre 1998 è membro dell'Associazione Scenario. A febbraio inizieranno le riprese del Faust televisivo prodotto da Rai Sat.
Miriam Abutori, Paolo Bultrini, Elio Castellana, Nicola Danesi De Luca, Mauro Santoriello
ideazione e testi Fabrizio Arcuri, Elio Castellana
cura dei movimenti Miriam Abutori
scene e costumi Alessandra Ricci, Rita Bucchi
direzione tecnica Giuseppe Cricchi, Tiziana Novelli
regia Fabrizio Arcuri
organizzazione Carla Romana Antolini, Stefano Caccimani, Roberta Scaglione
produzione Accademia degli Artefatti
Amorevole Compagnia Pneumatica
L'Amorevole Compagnia Pneumatica è stata fondata a Bologna nel 1994 da Riccardo Paccosi, attore e regista. Il lavoro della Compagnia è fondato sul teatro fisico e sul rapporto tra recitazione e musica. La maggior parte degli spettacoli è realizzata in collaborazione con musicisti che compongono musiche originali, ma anche con videomakers o scenografi esterni. Il progetto della Compagnia è quello di contribuire a rendere il teatro un'arte pop al pari della musica rock o dei raves. La promozione degli spettacoli si orienta così verso fasce di pubblico usualmente estranee al teatro. Le principali creazioni dell'Amorevole Compagnia Pneumatica sono Perdita di fiato (1994), da Edgar Allan Poe. Animali grss0ttelli ritrovati morti (1994), incontro tra cabaret e teatro-danza. Studio sull'Apocalisse di Giovanni (1995), incontro tra musica techno e teatro- danza. Macbeth (!) (1995), una rilettura pop dell'opera di Shakespeare. Gengis khan (opera rock celestiale) (1997), spettacolo preceduto da un viaggio di studio della Compagnia in Mongolia e tratto dal testo medievale mongolo Storia segreta dei Mongoli, realizzato, come i successivi con il patrocinio e il sostegno finanziario dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna. Orrore nella casina di biancaneve (giochi ed altre virtù) (1998), approfondimento del linguaggio pop - e del trash - con utilizzo di scenografie video. Amorevole compagnia pneumatica in concerto (sconquasso rock per studio teatrale) (1998), spettacolo multimediale che incrocia evento teatrale e concerto rock.
In collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Bologna
Laboratorio Femmine dell'Ombra
Antonella Di Salvo e il Laboratorio femmine dell'Ombra, Palermo
Antonella Di Salvo, attrice e regista, conta, tra le varie collaborazioni artistiche che precedono l'incontro con Franco Scaldati, la produzione artigianale di maschere e costumi della Commedia dell'Arte per il Carnevale di Venezia e l'esperienza presso il laboratorio della Compagnia Marionettistica "Carlo Colla e Figli" di Milano.
E' decisiva l'esperienza palermitana al Piccolo Teatro Città di Palermo, dove collabora alla realizzazione degli spettacoli su testi di Franco Scaldati: Il Pozzo dei pazzi regia di Elio De Capitani (1990), Lucio regia di Cherif (1991) e, in qualità di attrice e coregista, insieme a Scaldati, allo spettacolo Fiorina (1991).
Da questo momento la sua attività teatrale è strettamente legata a quella del drammaturgo siciliano. Nel 1992 fonda il Laboratorio femmine dell'Ombra si rafforza così un percorso esclusivo di condivisione poetica alla ricerca di spazi creativi al di fuori delle situazioni vincolanti e restrittive dei teatri istituzionalizzati.
L'impegno nei confronti del teatro e della città di Palermo si traduce nel progetto che il "laboratorio femmine dell'Ombra", con Franco Scaldati, porta avanti da circa 5 anni nel quartiere storico palermitano "Albergheria", tra i più poveri e degradati della città; esso è rivolto ad una ripresa e rivalutazione del tessuto linguistico culturale, che ha come elemento comunicativo il teatro, coinvolgendo persone di tutte le etàà.
Antonello Cossia, Riccardo Veno
Antonello Cossia, attore-danzatore. Prende parte come danzatore alle coreografie di G. Stazio, Marianna Troise, Compagnia Efesto, Michele Abbondanza, Antonella Bertoni. Frequenta i seminari di Leo De Berardinis , Reina Mirecka, Carlo Merlo. Come attore ha preso parte a spettacoli
di Antonio Neiwiller, Mario Martone, Marco Baliani, Alfonso Santagata, Renato Carpentieri, Ninni Bruschetta. Con Riccardo Veno firma le creazioni Il passaggio delle ore e Fratelli. Sempre con Veno e Raffaele Di Florio, in collaborazione con Liberamente, firma i progetti Racconti
sul tappeto, La Discesa. Ha partecipato ai film Morte di un matematico napoletano e Teatro di Guerra di Mario Martone, Il verificatore di Stefano Incerti.
Riccardo Veno, musicista, danzatore, attore, partecipa alle coreografie di G.Stazio e Marianna Troise componendo anche le musiche per la coreografia Odiosamata D.della Troise. A New York approfondisce lo studio del sassofono. Collabora con Daniele Sepe e 99 Posse. Fonda il gruppo Uazz. Compone musiche per spettacoli di teatro tra i quali Nella solitudine dei campi di cotone regia di Davide Iodice. E' attualmente impegnato nella realizzazione del suo primo disco.
Raffaele Di Florio , attore e scenografo, ha lavorato come attore e mimo per: Roberto De Simone, Giancarlo. Cobelli, G. Vica,. Costa Gravas. Nel 1991 è tra i fondatori di Liberamente per cui realizza gli spettacoli: Il tredicesimo apostolo dedicato a Majakowskji, Io muoio Orazio dedicato a Shakespeare. E' attualmente assistente scenografo al Teatro San Carlo di Napoli.
Aura Teatro
Aura Teatro nasce a Catania nel 1989. Sin dal loro esordio Enzo Alaimo e Anna Di Toro, che ne sono i fondatori, lavorano sull'arcaicità della parola e dei suoni. Sugli scritti di un lungodegente manicomiale, da un testo curato da Renato Curcio, è basato il loro primo spettacolo Come un volatile. Nel 1990 nasce il progetto "Cane da Binario", in collaborazione con il regista Giuseppe Boy, da Le pareti della solitudine di Tahar Ben Jelloun. Nel 1992 realizzano Arna degli specchi, mentre del 1994 è lo spettacolo Cassandra. Nel 1996 sono stati realizzati due lavori ancora orientati verso il linguaggio della tragedia: Altro ebbi un cuore, altre parole mute e Petri, primo esperimento del gruppo in lingua siciliana, presentato a Teatri 90 l'anno scorso. L'ultima produzione, Planctus, è un lavoro sulla ritualità del lutto femminile.
Bobby Kent & Margot
Fondata nel 1996 da tre giovani artisti, Bobby Kent & Margot nasce come progetto aperto che va dalla realizzazione di spettacoli teatrali a performance, installazioni e opere video. Giacomo Strada è scultore di formazione, Silvano Voltolina e Filippo Timi sono entrambi attori e hanno collaborato con compagnie come il Teatro Valdoca, la Compagnia Giorgio Barberio Corsetti, la Societas Raffaello Sanzio e La Nuova Complesso Camerata. Nel '97 debuttano al Premio Scenario con il primo studio di Casa,esercizio di forma e vocalità esasperate. Alla compagnia si unisce nel '98 Francesco Rossetti, con cui realizzano Jenkins, presente al festival di questa edizione.
Leonardo Capuano
Dopo alcune esperienze come attore in diverse compagnie, nel 1997 presenta il primo studio di Sa vida perdia po nudda al festival dei Teatri Invisibili, riproposto nel 1998 al Volterrateatro - Progetto I Teatri dell'Impossibile in forma compiuta. Capuano è un autore/attore interessato a coniugare la lingua sarda con una complessa fisicità del gesto, esaltata da un evidente atletismo.
Arturo Cirillo - Vito Di Bella - Davide Iodice - Riccardo Veno
Le persone che fanno questo spettacolo non costituiscono un gruppo; sono dei singoli artisti con un proprio percorso alle spalle e con esperienze che a volte sono state comuni. Hanno deciso di confrontarsi (e scontrarsi) con il testo di Koltès, che è diventato il loro punto d'incontro, la loro "casa" comune. Le loro storie, provvisorie e concentrate, sono queste:
Davide Iodice (il regista), napoletano, ha un suo gruppo che si chiama Liberamente con cui ha realizzato, tra l'altro, Senza naso nè padroni con Sergio Longobardi, Che bella giornata con Monica Nappo.
Riccardo Veno (il musicista), napoletano, ha studiato clarinetto e sassofono a Napoli e New York, ha suonato con Daniele Sepe, è autore con Antonello Cossia dello spettacolo Fratelli.
Vito Di Bella (il Dealer), palermitano, ha studiato alla scuola di Luca Ronconi e ha lavorato con Bob Wilson (T.S.E., G.A. Story) e con Carlo Cecchi (Shakespeare al Teatro Garibaldi).
Arturo Cirillo (il Cliente), napoletano, lavora da tempo con Carlo Cecchi (Leonce e Lena, Finale di partita, Amleto, Misura per misura) e con Werner Wass (Passati cinque anni).
Tiziano Fario (lo scenografo), romano, ha lavorato con Carmelo Bene e con la cooperativa Argot di Roma.
Gianluca Albertazzi
Gianluca Albertazzi (Bologna) lega la sua esperienza artistica al gruppo La Nuova Complesso Camerata, fondata nel 1991 che divide il suo lavoro tra la pedagogia e la creazione di spettacoli decisamente orientati da una parte a cogliere una certa fisicità del lirismo, come in Il ritorno O un addio alla fanciullezza, dedicato a Dino Campana e che nel '95 vince il premio Scenario; dall'altra itinerari scaturiti da laboratori, in cui mettere in gioco il rapporto tra narrazione, pubblico e natura: Verdi. Un maestro racconta l'Emilia del '97. Gianluca Albertazzi insieme a Oreste Braghieri, Enzo Toto e Bruno Venturi sono gli artefici delle opere della Nuova Complesso Camerata prendendo spunto da Penna, Tarkovskij, Carmelo Bene, Campana e Pasolini, autore decisivo per la loro formazione con lo spettacolo La nuova gioventù (1995).
I Sacchi di Sabbia
I Sacchi di Sabbia sono un gruppo tosco-napoletano di comici dell'arte, formatosi a Pisa nel 1994, in occasione dell'apertura di alcuni spazi destinati a giovani gruppi teatrali. Da quest'esperienza è nato Novastri, una raccolta di sketch ispirati al Teatro di Varietà e Il Moro di Venezia, una regata attraverso la televisione. Del 1996 è Riccardo III, Buckingham e a' malafemmena, che ha debuttato nell'ambito della rassegna "Piccoli fuochi" (organizzata da Dario Marconcini al Teatro di Buti) ed è stato presentato alla ventisettesima edizione del Festival di Santarcangelo. Durante il 1997 il gruppo ha lavorato su vari studi di Don Giovanni, presentandoli di volta in volta, nel circuito provinciale dei Piccoli Teatri della Provincia di Pisa. Ha partecipato nel luglio 1998 al progetto Volterra all'Inferno, nell'ambito del festival Volterrateatro, da cui è nato uno studio su Faust, Pauperis oratorium Christi, presentato a "Piccoli Fuochi" edizione 1998.
Infidi Lumi
Stefano Tomassini, studioso di cose letterarie, con un malcelato interesse per la letteratura minore, dirige, con Antonio Attisani, una rivista di "studi sulla vita delle forme nel teatro": Scenè. Nel 1989 fonda la compagnia teatrale Infidi Lumi, la cui attività, da allora, si attiene a un proprio balsamo pestilenziale: il libro è teatro, e ogni parola è partitura. Nascono così spettacoli tratti dalla Gerusalemme liberata del Tasso (1991 e 1996), da Baal di Brecht (1992), dal Ballo delle ingrate di Monteverdi (1993), dalla Didone del Dolce (1995), e - nel maggio 1997 - dall'ignorata tragedia barocca di Girolamo Graziani, Il Cromuele. Come voce recitante lavora da tempo con diverse formazioni di musica barocca e contemporanea. Nel 1998 ha curato, per La Fenice di Venezia, l'ideazione, drammaturgia e regia di due opere contemporanee: Venetian Journal di Bruno Maderna e Frau Frankenstein di Giorgio Battistelli.
Kinkaleri
Kinkaleri nasce nel 1995 come raggruppamento di discipline diverse. Nel 1995 produce Amras da Thomas Bernhard; nel 1996 Doom, avvicinamento frontale a una danza sincretica e cinematografica ispirata a Beckett e Bacon; e nel 1997 Super. Con 1.9cc GLX (1998) il gruppo entra in contatto con le avventure di Pinocchio. Altri progetti si realizzano contemporaneamente e insieme agli spettacoli, tra i quali i video a loro ispirati. L'attività ha la sua sede operativa all'interno del C.P.A. Firenze-sud, zona pulsante di aggregazione autogestita attualmente minacciata di smantellamento a favore di un centro commerciale.
La Postilla
La Postilla nasce nel 1994 da un gruppo di giovani artisti palermitani. La compagnia in questi anni ha messo in scena i seguenti spettacoli, con la regia di Alfio Scuderi: Il Bar sotto il mare (1995), libero adattamento tratto dai racconti di Stefano Benni; Lunaria di Vincenzo Consolo (1995), libero adattamento di teatro-danza; Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi (1996); Tre sull'altalena di Luigi Lunari (1996); Il signor Pirandello è desiderato al telefono di Antonio Tabucchi (1997); Clown, il circo del potere (1997), adattamento originale di Alfio Scuderi; Ciò che vide il maggiordomo di Joe Orton (1998). L'associazione ha inoltre curato nelle edizioni del 1997 e del 1998 la sezione denominata "Atelier" nel corso del Festival sul Novecento di Palermo.
Lusama Teatro
Lusama Teatro nasce a Palermo nel 1996, fondata dal suo attuale presidente Rosario Tedesco. Nell'associazione confluiscono personalità differenti accomunate dall'interesse per il teatro come luogo di ricerca sulla parola, il corpo, lo .spazio è Luogo dove mettersi in discussione, interrogando se stessi e gli altri, sul perchè e il come delle cose. Il percorso di lavoro si sviluppa dall'individuazione di una problematica, all'elaborazione di un progetto drammaturgico nella "costruzione" di un testo e, successivamente, nell'attuazione del testo attraverso il lavoro concreto sui singoli interpreti, il gruppo e lo spazio. Un lavoro dunque di contaminazione o sconfinamento reciproco tra testo e corpi, attraverso cui si fa-spazio alla dimensione concreta nella messa in scena.
Gruppo di Lavoro Masque Teatro
Il Gruppo di Lavoro Masque Teatro nasce come "teatro delle architetture" nel 1991 per opera di Lorenzo Bazzocchi, ingegnere, e Catia Gatelli, sociologa. Il primo spettacolo è Prigione detto Atlante, lavoro "intercodice" che sperimenta il concetto di "immagine pura" e l'interazione dell'immagine con l'azione dell'attore; cui segue Seleniazesthai - essere lunatico. Nel 1994 fondano, a Bertinoro, il festival Crisalide - Eventi di teatro. In quello stesso anno realizzano Coefficiente di fragilità, centrato sul tema identità/alterità e sviluppato intorno all'opera di Marcel Duchamp, che traduce compiutamente la relazione tra corpo dell'attore e macchina. Seguirà nel 1996 in questa direzione Nur Mut - La passeggiata dello schizo (il cui video vince il primo premio del Riccione TTV 1997 e il Gabbiano d'argento al festival Anteprima per il cinema indipendente di Bellaria, 1997), ispirato dall'Antiedipo di Gilles Deleuze e Felix Guattari. Sulle colline di San Giorgio di Valpolicella organizzano nel '96 l'evento unico La montagna dei segni, mentre è del 1998 I vapori della sposa; attualmente lavorano a Eva futura
di Villier de l'Ile-Adam.
Motus
Il nucleo di lavoro Motus da otto anni si dilata e si restringe: esplode in eventi/spettacoli che hanno coinvolto altre individualità artistiche: L'occhio belva del '95, è stato strutturato all'interno della cella frigorifera dell'Interzona di Verona, del Link di Bologna e nei quattro piani dell'ex-ospedale di Rimini. Inoltre, si espone con piccoli segni /accadimenti in spazi non teatrali come le lavanderie a gettone. Dentro/fuori dal teatro, comunque sempre profondamente pervaso dalla convinzione che solo con il teatro possono esplodere gli "infiniti mondi" che fanno riferimento al corpo. Catrame ('96) ed O.F. ovvero Orlando Furioso ('98), sono scatole sceniche autarchiche ed illusorie, dove muovere icone postmoderne. Il gruppo nasce nel 1991 fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, e con loro sono presenze costanti David e Cristina Zamagni, e Giancarlo Bianchini. Ha prodotto nel '91 Stati d'assedio, nel '92, AID-Zona ad alta tensione e Cassandra sulla necessità dello sguardo. Overhead Orpheus, progetto sull'Orfeo, avrà conclusione nel 2000, e ha trovato la prima forma a Sarajevo in un workshop per dodici ragazzi bosniaci.
Scena Verticale
Scena Verticale nasce nel 1992 e nella stessa stagione entra a far parte del progetto speciale "Terre Mobili", patrocinato dall'Eti. Dirige dal 1994 il Centro Teatrale Comunale di Castrovillari e cura sul territorio attività di formazione, alternando una scrittura della memoria ad una poetica del disincanto metropolitano. Ha prodotto Sabbia (1994) scritto e diretto da Riccardo Caporossi; La Stanza della memoria (1996) di e con Saverio La Ruina e Dario De Luca, che ha avuto una tournèe in Argentina; e de-viados (1998). La compagnia ha prodotto per il settore ragazzi Il canto di Hiawatha (1993), Il mondo di Arlecchino (1995), Sulle tracce del Piccolo Principe (1997) e Pollicina (1998) di Stefania Fortino e Luciana De Rose.
Segnalemosso
Marzia Andronico e Massimo Corsaro danno vita a Segnalemosso nel 1994, microcosmo poetico e figurativo che espone senza reticenze l'esperienza d'attori avuta con Marcello Sambati di Dark Camera, e la scrittura delle ombre/luci cinematografiche appresa all'Accademia delle Belle Arti seguendo Fabrizio Crisafulli (regista della compagnia Il pudore bene in vista). Dunque poesia, evocata e traslata sulla scena recuperando il russo Chlebnikov nel '95 con Canti del Gul Mullà, o Giorgio Caproni e Pessoa per Quattro lamenti nel '97. Nel '98 partecipa al progetto "Volterra all'Inferno", nello stesso anno vince il Premio Bartolucci. Il nuovo lavoro è Con occhi sempre puri da Paul Eluard.
Compagnia Scimone Sframeli
La Compagnia Scimone-Sframeli costituita formalmente nel 1997, è di fatto operante nel teatro italiano dal 1990, anno in cui Spiro Scimone e Francesco Sframeli rappresentano la piece Emigranti di Mrozek con la regia di Massimo Navone. Successivamente, la Compagnia avverte la necessità di ricercare nuovi linguaggi e Spiro Scimone, anche grazie all'impulso di Ettore Capriolo, scrive nel 1994 l'opera prima Nunzio in dialetto messinese. Tale opera si è rivelata una tappa fondamentale del loro percorso artistico, dal momento che il duo inizia a collaborare con una delle figure più eminenti ed autorevoli del teatro italiano: Carlo Cecchi. L'artista, infatti, cura la regia dell'opera. Nunzio vince il premio Idi Autori Nuovi nel 1994 e la Medaglia d'oro Idi per la drammaturgia nel 1995. Nel 1996 Scimone scrive Bar e nello stesso anno, Scimone e Sframeli vincono il premio Ubu rispettivamente come nuovo autore e nuovo attore.
Teatro Aperto
Teatro Aperto nasce dal nucleo di Renzo Martinelli e Federica Fracassi nel 1992, sviluppando, oltre agli spettacoli, una rassegna sul territorio di Rozzano, dove opera, giunta alla sua settima edizione. La scena predilige il rapporto con la testualità di autori come Alda Merini, Marguerite Duras o Clarice Lispector, quando non è una scrittura propria a segnarne l'immaginario più vicino al visivo, spesso spostato sull'azione performativa: Quel m2 mai visto. E' del '93 Sebastian, del '95 Lenti in amore e del '97 Cuore d'infinita distanza. Con il rocker Alberto Camerini presenta nel '98 il lavoro Legittima difesa.
Deicalci Teatro
Deicalci Teatro nasce nel gennaio del 1998, nei sotterranei del Link di Bologna, centro multiculturale che, ancora, ospita l'attività di prova dell'ensemble. La compagnia è composta da Massimiliano Martines e Marco Petroni, entrambi hanno una formazione assai simile che ruota, principalmente, attorno a due figure teatrali: Danio Manfredini e Cesare Ronconi. Anche se, poi, l'occasione per sperimentare la possibilità di un connubio artistico è stata la partecipazione al workshop diretto da Giorgio Barberio Corsetti tenutosi a Bologna nel 1997. A disegnare l'assetto iniziale del percorso artistico della compagnia concorrono, da un lato, gli amori per Beckett, Pasolini, Koltès e, dall'altro la frequentazione dei seminari di Danio Manfredini, che costituisce la figura di riferimento per quanto concerne il lavoro fisico. Proprio dal lavoro sull'improvvisazione, sul movimento nasce il desiderio di confrontarsi con la possibilità di strutturare un'opera più compiuta.
In collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Bologna
Teatro Iaia
Teatro Iaia ha messo in scena spettacoli continuando a svolgere comunque attività di studio e confronto con altre associazioni e realtà palermitane e non. Ha curato: Una strada per Schizopolis : laboratorio sulla drammaturgia di P.V:Tondelli, Salinger e B.E. Ellis . Nel 1997 è iniziato un dialogo con altre associazioni palermitane che ha portato alla nascita della "Scena Dinamica Teatri Associati", costituita oltre che dal Teatro Iaia, da Lusama Teatro, La Corte di Federico II e La Postilla, un coordinamento di diverse associazioni con l'obiettivo di collaborare nell'attività artistico teatrale ed organizzativa .Attualmente sta collaborando con l' Assessorato Diritti ai Minori e al Ministero
di Grazia e Giustizia per cui sta realizzando il progetto Laboratorio Moda presso il Centro Giovani di Borgonuovo rivolto al coinvolgimento
delle realtà giovanili in questo disagiato quartiere palermitano. 1996 The Mousetrap di A. Christie , L'Aumento di George Perec ; 1997 Schizopolis: spettacolo-concerto da testi di Tondelli, Salinger, Ellis.
Teatro dei Sassi
La storia del Teatro dei Sassi comincia nel 1992, anno in cui ha fondato una scuola di teatro di durata triennale. Il 1992 è stato un anno di pratiche, riflessioni, dubbi, analisi su un tema che nasce sempre da condizioni, situazioni, emergenze che questo Paese e questo territorio esprimono come urgenti: la memoria storica con lo spettacolo In fondo al fiore, nel tentativo di rimettere in discussione la storia della Resistenza; la condizione degli artisti indipendenti, con lo spettacolo Magnifico Teatro Luminario, per ribadire quanto sia utile per tutti il nostro esserci, di quanto la cultura in altri termini sia indispensabile per cambiare le cose, anche senza sostegni e garanzie da parte dello Stato; e poi l'immigrazione, l'emarginazione, la condizione dell'umanità alle soglie del terzo millennio, con il progetto 'labirinti'. Nell'ambito di Teatri Meridiani è stato condotto un laboratorio di formazione per giovani attori residenti in Basilicata, un laboratorio per "spettatori attenti" e sta per partire il progetto "Restare in Basilicata" rivolto ai giovani della provincia di Matera e incentrato sulla comunicazione teatrale e l'arte scenica.
CHL4
La compagnia è costituita da un gruppo di danzatori diplomati all'Atelier Teatro Danza alla Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi a Milano, nel 1998. Cute è stato ideato da Leszek Chmielewski come studio finale di diploma presso la Scuola.
Informazioni e prenotazioni
tel. 02.809885, 809889
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, tel. 02.5457174
Teatro Litta, corso Magenta 24, tel. 02.86454545
Teatro Out Off, via Dupré 4, tel. 02.39262282
Teatro Verdi, via Pastrengo 16, tel. 02.6071695
Leoncavallo, via Watteau 7, tel. 02.6705185
http://undo.net/teatri90
e-mail teatri90@undo.net
Biglietti e T90card
Nei teatri: posto unico lire 15.000
T90card10: 10 spettacoli a scelta nei quattro teatri lire 100.000
T90card5: 5 spettacoli a scelta nei quattro teatri lire 60.000
Al Leoncavallo: posto unico lire 10.000
Leoncard: 4 spettacoli al Leoncavallo più 1 a scelta nei quattro teatri (fino a esaurimento delle disponibilità) lire 35.000
Teatri 90 festival
progetto e cura
Antonio Calbi
organizzazione
Anna Cremonini
Lory Dall'Ombra
Clara Gebbia
ufficio stampa
Renata Viola
coordinamento tecnico
Mario Loprevite
immagine e progetto grafico
David Moretti
consulenza fiscale
Antonietta Morelli
amministrazione
Valeria Loche
hanno collaborato
Paolo Ruffini, Stefania Chinzari, Andrea Interlandi, Veronica Antini, i ragazzi dell'Arci