quasi Aperto

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Indice :

1 quasi Aperto

2 L'inaugurazione (bagnata) del 22 maggio 2014

3 venerdì 23 maggio 2014

4 sabato 24 maggio 2014

5 domenica 25 maggio 2014






Dal 23 al 25 maggio 2014

quasi Aperto nasce dal desiderio di un confronto tra discipline e generazioni diverse sul fare arte, sulla necessità di spazi di produzione, condivisione e dialogo ma anche sullo spazio fisico, sull'utilizzo delle risorse esistenti e delle potenzialità del territorio. L'Associazione 89/a dà così seguito alla proposta di progetto per la ristrutturazione e nuova gestione della casa consegnato al Comune di Milano nel 2012.
In questa tre giorni, artisti di varie discipline si confrontano intorno a un edificio storico, creato per incentivare e favorire le arti.

La mostra ospita opere di alcuni autori “storici” che hanno avuto per anni il loro luogo di lavoro all'interno dell'edificio o collaborato con gli artisti della Casa: Giuseppe Spagnulo, ferro spezzato, Paola Brusati anima animale, Paul Goodwin barca risuonante, Franco Tripodi, Spazio minimo, Chiara Pellegrini, punto di avvistamento.
Accanto a questi vediamo artisti più giovani, legati dall’esperienza fatta presso la vicina Accademia di Belle Arti di Brera nel corso di Gianni Caravaggio: Simona Andrioletti, Bros, Ryan Contratista Aria sublimazione 2012, Rebecca Moccia.

Dialogano con queste esperienze altri giovani, milanesi di adozione, che attraverso la loro pratica artistica vanno alla ricerca proprio di quelle stesse dinamiche produttive di condivisione e contaminazione che hanno animato l'attività che ha avuto sede fino al 2007 nella Casa degli Artisti: Patrizia Emma Scialpi, Lucia Barbagallo, Patrizia Bonardi, Chiara Luraghi, Carlo Michele Schirinzi, Iva Kontic, Terzo Fuoco, Stefano Urkuma De Santis e Claudio Corfone.

L’Archivio Luciano e Carla Fabro presenta un regesto iconografico delle edizioni Per l’Arte, autoprodotte e autofinanziate da Jole De Sanna, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e dal gruppo di artisti che lavorano con loro.

In continuità con l'esperienza ventennale del laboratorio di liuteria nella Casa degli Artisti, si tiene per la prima volta in Italia una maratona di liuteria: una squadra di giovani allievi della Civica Scuola di liuteria di Milano lavora 24ore su 24 per costruire un violino in 3 giorni: Giulio Amato, Nicolas Bonet, Marianna Ercole, Teresa Maino, Valerio Nalin, Giacomo Nibid, Agustein Ouchi Kenshin, Palmiro Pianpiani, Gabriele Pirronitto, Giacomo Rocca, Gino Sfarra e Daniele Tassi con coordinamento di Pierre Bohr, Stefano Gibertoni e Lorenzo Rossi.

In via Cazzaniga è attiva la Tavola dei segni, ingorgo artistico, a cura di Edi Sanna: tavola imbandita con attrezzi per l’incisione grafica sulla quale i passanti possono cimentarsi assieme agli artisti.

quasiAperto
a cura di Paola Brusati e Antonella Gradellini
organizzazione: Antonella Gradellini e Maria Grazia Recrosio
documentazione fotografica: Danilo Borrelli e Marco De Giovanni
pagine web a cura di UnDo.Net


La Casa degli Artisti di corso Garibaldi 89a fu costruita tra il 1910 e il 1911, per volere di due mecenati milanesi, per ospitare studi di artisti. Il progetto, sobriamente classico in facciata e razionalista sul retro, utilizza tecniche innovative per l'epoca quale il primo impiego di cemento armato per i solai. Le stanze hanno grandi vetrate tutte esposte a nord per sfruttare al meglio la luce indiretta, ai piani superiori sono provviste di una terrazza, che si riteneva indispensabile a un atelier.

Alla fine degli anni Trenta la Casa viene espropriata dall'allora Podestà, inizia un periodo di abbandono, che si conclude con l'occupazione nel 1978 da parte di un gruppo di artisti, gli stessi che nel 1979 fondano l'Associazione Casa degli artisti: Paola Brusati, Jole De Sanna, Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa e Giuseppe Spagnulo. Inizia l'attività di discussione sull'arte e organizzazione di mostre.

Dopo un imponente lavoro di recupero della struttura, in questi stessi spazi, negli anni a venire, si succedono artisti di discipline diverse. Nel 1988 il Comune sposta l'ingresso dell'edificio in via Cazzaniga. Nello stesso anno arrivano i liutai Pierre Bohr, Olivier Fadini, Kevin O'Neal e Stefano Solari che risistemano lo spazio al piano terra a cui si aggiungeranno poco dopo il fotografo Danilo Borrelli e la scenografa Maria Grazia Recrosio.

In uno spirito di apertura alla città e condivisione della cultura che qui veniva prodotta, gli artisti organizzano negli anni mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, performance e spettacoli teatrali.
Nel settembre 2007 la Casa viene sgomberata e da allora è vuota, esposta a incuria e vandalismo, rischia ogni giorno di più di trasformarsi in un rudere irrecuperabile mentre rappresenta un tassello importante della storia civile e culturale della città di Milano.