Il progetto “Walther.2” vince il concorso Casanova

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Indice :

1 Le fasi del progetto

2 Intervista all'Assessore e Vicepresidente della Provincia Christian Tommasini

3 Disciplinare di gara

4 Progetto didattico

5 Intervista ad Antonio Lampis

6 Comunicato del convegno del 20 gennaio 2012

7 Il progetto “Walther.2” vince il concorso Casanova


PORTIAMO WALTHER A CASANOVA E CASANOVA IN PIAZZA WALTHER...

Si è svolto venerdì 20 gennaio, il convegno “Quando un posto diventa un luogo”, presso il centro Trevi di Bolzano, alla fine del quale è stato finalmente annunciato il nome del progetto vincitore del bando per la progettazione del parco d’artista nel quartiere “Casanova Kaiserau” di Bolzano, indetto dall’IPES (Istituto per l'Edilizia Sociale della Provincia Autonoma di Bolzano) in collaborazione con il Dipartimento alla cultura italiana della Provincia, sotto la direzione artistica di Annalisa Cattani e la direzione della comunicazione di Sergio Camin.

Il convegno è stato un’occasione di dialogo molto produttiva ed ha costituito il primo tavolo di mediazione della seconda fase di sviluppo del progetto e del premio.
La curatrice del progetto, Annalisa Cattani, ha messo in luce la declinazione dell’arte pubblica a cui mirava il bando, aprendo il convegno affrontando l’argomento dell’arte pubblica come social turn (dalla definizione di Claire Bishop), evidenziando come oggi la creatività possa diventare strumento di conoscenza e di mediazione culturale e sociale.
Dopo aver sottolineato l’importanza all’interno dei progetti di continuità della ricerca e di tempi dilatati, ha altresì sottolineato come l’arte pubblica contemporanea debba distinguersi da pura operazione di advertising, agendo più in profondità nella compagine sociale attraverso progetti attivamente condivisi che forniscono codici creativi nuovi.

Sono seguiti poi gli interventi di Anna Detheridge, Giorgina Bertolino e Luisa Perlo, Alessandra Pioselli, Ilaria Riccioni, Giuseppe Donato, Dino Ferruzzi, Julia Draganovic e Claudia Löffelholz, Federico Montanari, Sergio Camin che hanno declinato in maniera interdisciplinare le tematiche relative all’arte pubbliche da un punto di vista storico, sociologico, semiotico e metodologico.

Giunti a fine convegno, dunque, è stata proclamata ufficialmente la proposta vincitrice del bando: “Walther.2”, ideata dal team composto da Alessandro Gatti, Valeria Saggio, Alexandre Wihally, Peter Senoner.
Di formazioni diverse, tra loro un avvocato, un artista, un esperto di comunicazione, il gruppo è riuscito a colpire la giuria composta da Marion Piffer Damiani, Marco Scotini, Emanuela De Cecco, Roberto Pinto, Alexandra Pan, che hanno avuto l’arduo compito di selezionare tra più di cento progetti partecipanti.

L’idea che sta alla base della proposta è un’operazione di collegamento forte con il centro della città: la “ripetizione differente” della statua di Walter von der Vogelweide, poeta e uomo politico di origine alto-atesina vissuto tra la fine del X e l’inizio dell’XI sec., posta attualmente nella piazza principale di Bolzano, nel pieno del centro storico della città, e posizionarla nella nuova area del quartiere Casanova.
Lo slogan “portiamo Walther a Casanova e Casanova in piazza Walther” è l’input iniziale.

E’ stata immaginata una nuova statua in alluminio, anziché in marmo assieme ad un piccolo edificio il cui uso sarà scelto assieme agli abitanti. Il senso di appartenenza creato da questo monumento dovrebbe, secondo i progettatori, traslarsi dal centro alla periferia. Alla domanda che si sono posti: Qual è il luogo più frequentato della città di Bolzano che può essere identificato come centro? Segue la risposta: Piazza Walther. Di conseguenza, hanno pensato di prendere questo luogo e ricollocarlo a Casanova. Addirittura, anche i sistemi GPS dovrebbero adeguarsi e cercando con Google Maps, apparirebbero due piazze denominate con lo stesso nome e quindi due poli di interesse, due centri.
Walther.2 non è la realizzazione di un falso, esisterebbe piuttosto come luogo speculare che racconta differentemente il suo doppio.

Il progetto contiene in sé l’idea di work in progress e si articolerà così in due fasi: una prima, che consisterà nella costruzione del monumento in alluminio e la creazione del verde circostante.
Il secondo step, sarà invece, la realizzazioni di questa area lounge, che dovrebbe divenire un luogo di attrazione-incontro-soggiorno, come un bar o una biblioteca.

L’intento è ambizioso: dare agli abitanti di Casanova un forte punto di riferimento nel quartiere, che al momento manca; dall’altro lato, far sì che gli abitanti degli altri distretti urbani lo frequentino come un centro vivace, pulsante e parte integrante ella vita sociale culturale della città.
Walther.2 aspira a venire un luogo di orgoglio per gli abitanti di quell’area e di interesse e relazione per il resto dei cittadini. Gli eventi che si svolgono ora in Piazza Walther potrebbero addirittura essere raddoppiati, coinvolgendo e rivitalizzando entrambi i luoghi.

Si auspica ora che, per lo svolgimento ottimale del processo di realizzazione dell’opera d’arte pubblica, abbia inizio una mediazione condotta con l’aiuto della curatela artistica del progetto, con la collaborazione dei cittadini e degli abitanti di Casanova.

Oltre al progetto vincitore, alla fine del convegno, sono stati annunciati e premiati gli altri due che si sono aggiudicati il secondo e il terzo posto in classifica: rispettivamente Kloster Garten, di Gianluca Cosmacini, Emmanuel Louisgrand, Claudio Cravero; e Platea Silencio di Paride Piccinini.
Il quarto posto a pari merito è toccato invece a Cosimo Veneziano, Margit Klammer, Marcoemilio Perugini, Alessandro Baldo, Valentina Milani, Maurizio Cilli, Niccolò Pietro Baldi.

PROGETTO CASANOVA
Quando un posto diventa un luogo
Convegno di arte pubblica partecipativa
20 gennaio 2012 - Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano



Walther.2



Walther.2



Walther.2



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