#OWS: “insurrezione” e “linguaggio”

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Adbusters, #OWS, 2011

La rivista canadese Adbusters, attiva da ventidue anni e tradizionalmente schierata in senso “anticonsumistico”, ha contribuito in maniera consistente alla campagna Occupy Wall Street: ha lanciato l’iniziativa, sostenuto la protesta attraverso l’edizione cartacea e soprattutto i social network, prodotto infine l’immagine-manifesto, la danzatrice che volteggia sul toro.
Tutto questo è abbastanza noto perché lo si debba ripetere. Mi preme tuttavia osservare come l’efficacia mitografica dell’immagine in questione discende in misura decisiva da una riflessione critica sull’immagine pubblicitaria corrente e dalla radicale trasformazione del suo funzionamento.
“Il nostro proposito è creare rivelazione: crediamo che parole appassionate, informazione adeguata e una brillante immaginazione artistica possano farlo”, afferma Micah M. White, senior editor di Adbusters (*).
“Non abbiamo detto: ‘occupate a Wall Street’. Ci siamo limitati a dire: ‘Non sarebbe fantastico se una comunità di persone occupasse Wall Street?’
Molti hanno trovato la proposta attraente e hanno occupato Wall Street di propria iniziativa. La protesta non è stata posta in atto da Adbusters: una comunità di persone ha collaborato perché potesse essere messa in atto”.
Le istanze di democrazia partecipativa e di protesta non violenta che caratterizzano il movimento sarebbero state del tutto disattese da una comunicazione autoritaria che fosse risultata imporre anziché suggerire.
Un’eco estrema dell’insegnamento di Martin Luther King, cui la rivista rimanda in editoriali recenti (**), è dunque proprio nella scelta di un’immagine-manifesto che non prescrive alcunché, invita invece a una sorta di collaborazione immaginativa e introduce dimensioni di mutualità, scoperta e gioco nei territori abitualmente gerarchici della persuasione corporate o degli imperiosi appelli alla mobilitazione.
Il mutamento non violento ha inizio con la trasformazione degli atti comunicativi: questo è l’insegnamento che possiamo oggi trarre da OWS.
“Se riusciremo a essere brillanti, sagaci e perspicaci [inspired]”, conclude White, “potremo davvero mutare le regole. Viviamo un momento che dischiude grandi opportunità. Dobbiamo coglierlo” (***).

(*) http://thelinknewspaper.ca/article/1951

(**) http://www.adbusters.org/magazine/96/why-we-cant-wait.html

(***) http://micheledantini.wordpress.com/2012/01/15/innovazione-nelle-scienze-storiche-e-sociali-come-quando-a-quali-condizioni/

Sul tema cfr. anche http://micheledantini.wordpress.com/2012/01/17/scrittura-storiografia-movimenti/