The Frieze 2013 Journal – 0.4

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Indice :

1 The Frieze 2013 Journal – 0.4

2 The Frieze 2013 Journal 1.1.4 - "Frieze London - La Piccola Italia"

3 The Frieze 2013 Journal 1.2.4 "Buonanotte dall'Africa"

4 The Frieze 2013 Journal 2.1.4 "La bellezza sta negli occhi di chi guarda"

5 The Frieze 2013 Journal 2.2.4 "Le freak, c'est chic!"

6 The Frieze 2013 Journal 2.3.4 "Friezey Friday"

7 The Frieze 2013 Journal 3.4 "MULTIPLIED"

8 The Frieze 2013 Journal 4.4 "La quiete dopo la tempesta"




Christie's + Saatchi "Thinking Big" le dimensioni delle installazioni vanno a ricollegarsi al titolo della mostra



Christie's + Saatchi "Thinking Big" - The Sorting Office, lo spazio espositivo



Christie's + Saatchi "Thinking Big" - "Immigrants" l'incredibile lavoro di Kader Attia, consistente in 260 figure di alluminio modellate una per una sul corpo della madre



"Saatchi New Sensations 2013" at Victoria House - l'insostenibile pesantezza di un pneumatico di carta



"Saatchi New Sensations 2013" at Victoria House - installazione in cera, la donna è sdraiata sulla vecchia sedia di una chiesa abbandonata e va lentamente sfaldandosi



"Saatchi New Sensations 2013" at Victoria House - "Father" del giovane artista irlandese Glenn Kennedy, rielaborato dalla tragica fotografia di padre Daly durante il bloody Sunday del 1972



16 Oct 2013, Christie's Italian Sale Viewing - Pomodoro in primo piano, sullo sfondo Fontana e Cattelan



16 Oct 2013, Christie's Post-War and Contemporary Viewing - Damien Hirst, dettaglio



16 Oct 2013, Christie's Post-War and Contemporary Viewing - Basquiat

Senza contare il potenziale della splendida venue nel cuore di Regent’s Park, quello che rende davvero unica Frieze London – e dall’anno scorso anche la sua satellite, Frieze Masters- è il fatto che per circa dieci giorni Londra (dove già di per sé si potrebbe trascorrere ogni giorno ad una mostra diversa), moltiplica tutto: mostre, eventi, aste, party, happening, vernissage, appassionati d’arte, curatori pittori scultori, collezionisti artisti.

Le premesse, e le promesse, che Frieze porta con sé non sono solo legate al mercato dell’arte ma anche a tutto quello che lo circonda, in termini di glamour. Immancabili le feste pre-opening delle eterne amiche-nemiche Sotheby’s e Christie’s, che hanno finito per contendersi gli stessi ospiti in due serate diverse, e riuscire così ad accontentare tutti quanti.

Martedì sera, Sotheby’s. Stasera è mercoledì, ed il palcoscenico è di Christie’s, in perfetta coincidenza con l’apertura esclusiva di Frieze ai VIP del mondo dell’arte, e non solo, avvenuta questa mattina stessa.
Per i grandi collezionisti, la tabella di marcia oggi era serratissima, il tempo di fare una veloce colazione tra le farfalle di Hirst ed i tagli di Fontana al viewing (interessantissimo) di Christie’s nella sede storica di King Street, per poi dirigersi alla fiera e incontrare amici e colleghi, fare un veloce cambio d’abito e dirigersi al volo (si fa per dire, nessuno arriverà mai in orario), in New Oxford Street al party di Christie’s e Vanity Fair.

La location della festa, The Sorting Office, in questi giorni è sede di “Thinking Big”, un’iniziativa a quattro mani di SAATCHI e Christie’s che vede esposti su tre piani, in uno spazio a dir poco incredibile, le sculture e le installazioni di artisti del panorama inglese e internazionale.
Il ricavato dell’asta, che si svolgerà giovedì sera, andrà a supportare Saatchi Gallery affinché possa mantenere la sua policy di libera entrata nell'iconica – e costosissima, in termini di manutenzione- sede di King’s Road.

Ma le iniziative di Saatchi sull’onda di Frieze non finiscono qui: in Bloomsbury Square, a cosiddetta “walking distance” dal party di Christie's al 21-31 di New Oxford Street, si conclude stasera con un’altra festa “Saatchi New Sensations”.

Sponsorizzato dai patroni della storica bevanda che ha dissetato lo Studio 54 in cambio di una bottiglia disegnata da Andy Warhol, la mostra raccoglie i lavori di una serie di giovani artisti appena laureati dalle principali scuole del Regno Unito (Goldsmith, Central Saint Martins, per menzionarne un paio), e selezionati da una giuria capitanata da Rebecca Wilson, curatrice e direttrice di Saatchi Gallery.
Il vincitore del premio ABSOLUT potrà beneficiare di un proprio studio, a disposizione per un anno.

I lavori sono in vendita a prezzi più che ragionevoli, calcolati quasi da almanacco considerando le dimensioni dell’opera, il materiale o le quotazioni del graduation show dell’artista.
La scorsa domenica mattina, per i giovani collezionisti e interessati, la stessa Wilson ha offerto un piccolo tour nella galleria della celeberrima Victoria House, dove sono esposte le opere, accompagnato da qualche considerazione sul mondo dell’arte contemporanea.

Quello che mi ha stupita è stato l’approccio spiccatamente “pop” della curatrice, che ha ribadito più volte il concetto che l’arte dovrebbe essere percepita come qualcosa alla portata di tutti, e non solo dei portatori di grandi capitali. Il mio stupore non è tanto dovuto all'idea in sé, che abbraccio pienamente (Art, for Art's Sake!), quanto al fatto che si tratta di una considerazione rara per il ramo commerciale del mondo dell'arte, sempre più concentrato sulla nicchia dei grandi capitali.
A questo proposito, la scelta di creare l’evento, ormai alla sua settima edizione, in contrapposizione (o in coincidenza, chissà) con la prossima apertura al pubblico di Frieze Art Fair è dichiaratamente strategica. Permette infatti di dare ai giovani artisti una visibilità speciale, e forse la chance di essere notati da un grande gallerista di passaggio per Bloomsbury Square.

Tornando alle aste, da non perdere d’occhio è il tradizionale “Italian sale”, con pezzi degli artisti italiani del ventesimo secolo, e di nuovo proposto da entrambe le grandi madrine della fiera, Christie’s e Sotheby’s.
Domani sera sarà il turno di Sotheby’s, mentre venerdì toccherà a Christie’s - che però aggiunge al vassoio anche un incredibile selezione di Post-war and Contemporary, dove Jeff Koons sembra quasi "farla da padrone" – perlomeno, stando alle magliette che costituivano il cadeau del viewing di questa mattina. Tornando a Koons, sembra che le sue coloratissime installazioni stiano già facendo parlare di sé dopo la preview di oggi a Frieze…

Nell’overdose di opening, degno di nota quello di lunedì sera firmato Steve Lazarides (proprietario dell’omonima galleria) in collaborazione con The Vinyl Factory allo Strand, dove una ventina di artisti britannici sono stati invitati a realizzare la loro produzione più tagliente e sconvolgente, sotto forma di scultura, film o installazione a rappresentazione della brutalità dei nostri tempi moderni.. nelle parole dello stesso Lazarides “un’esibizione brutale in un bellissimo palazzo, per tempi brutali”.
Da non dimenticare J13, che la scorsa settimana ha tappezzato il patio di Somerset House con i poster di centinaia di volontari per il suo “Inside Out Project”, mentre in quel di Shoreditch Whitechapel Gallery ha lanciato il primo dei i suoi “First Thursdays”, una serie di primi giovedì del mese dedicati alla promozione di artisti emergenti.


Matilde Cerruti Quara




Su UnDo.Net una panoramica ad ampio raggio delle proposte londinesi di questi giorni:

http://www.undo.net/it/citta/London