L'alloggio del Capitano - Phase #1, Spedizione Etnografica

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Indice :

1 After The Storm

2 the Paradigm

3 Lamarck vs Darwin, an evolutionary sound floor. Vol. 2 - Chromatic Evolution

4 La Pittrice: “Io dipingo solo ciò che vedo”

5 La pittrice e il suo Charm

6 L'alloggio del Capitano - Prologo, Vernissage

7 L'alloggio del Capitano - Phase #1, Spedizione Etnografica

8 L'alloggio del Capitano - Phase #2, on Osloo

9 I hired a contract gallerist.

10 Siamo tutti appesi a vortici cartesiani / We are all hanging to cartesian vortexes

11 Kontinentalverschiebung

12 Group showers!

13 La Mappa dell’esploratore

14 Il Cameriere del “Bar di folli polpi”

15 Nonostante tutto io gioco

16 The power of language and the language of power

17 L'illuminato

18 The Ideological Intruder

19 The Hiring hall: refund your trip!

20 Fær Øer Islands (Le isole Feroe)

21 Della Medusa sulla zattera si accorsero solo i francesi - Emissioni altrove

22 THE END





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Proposta per la creazione del “Collettivo Etnografico Padiglione Italia”

Leone Contini, nel doppio ruolo di artista ed etnografo, guiderà una spedizione antropologica nel Padiglione Italia a partire dal campobase collocato nel Padiglione Danese. Dopo un breve incontro preliminare i partecipanti al progetto saranno tenuti a cimentarsi nel fieldwork. Durante la ricerca sul campo, vero pilastro dell’antropologia da Malinowski in poi, i partecipanti saranno guidati attraverso i rudimenti della pratica etnografica. Primo compito dell’etnografo è di documentare e descrivere l’incontro con l’alterità e tentare di stabilire un contatto il più possibile intimo con i “locali” (eventuali artisti presenti nel Padiglione, loro amici o parenti, lo stesso curatore). Se l’antropologo riuscirà a stabilire un rapporto di fiducia con l’abitante-frequentatore del Padiglione, questi potrà divenire suo interlocutore privilegiato o informatore, svelandogli dall’interno la visione del mondo della sua comunità. Il materiale verrà archiviato e discusso il giorno successivo durante un talk nel padiglione danese. Ricordiamo ai partecipanti che scopo dell’etnografia non è deridere il padiglione ma comprenderne le dinamiche intrinseche. L’osservazione partecipante impone rispetto per i codici culturali ed estetici altri, anche qualora ci appaiano primitivi e disturbanti. Ricordiamo infine che nella grande letteratura antropologica l’osservazione partecipante è generalmente accompagnato da un attegiamento benevolente nei confronti dei selvaggi.


/EN/

Proposal for the creation of the “Italian Pavillion Ethnographic Collective”

Leone Contini, in his double role of artist and ethnographer, will lead an anthropological expedition to the Italian Pavillion from the basecamp located on the Danish Pavillion. After a brief preliminary meeting the participants will be involved in the fieldwork. During the field research, the anthropological methodology par excellence from Malinowski on, they will be guided through the basics of ethnographic practice. First task of an ethnographer is to document and describe the meeting with the other and to try and establish the most intimate possible contact with the ‘locals’ (maybe the artists from the Pavillion, their friends or relatives, the curator). If the anthropologist succeeds in establishing a faithful relation with the inhabitant/Pavillion goer, he/her could become his interlocutor of choice, his/her informer, so disclosing the insider view of the world and of the community. The material will be archived and discussed the following day during a talk on the Danish Pavillion. We remind participants that the aim of ethnography is not to mock the pavillion but to understand its intrinsic dynamics. A participating observation demands respect for others’ cultural and aesthetic codes, even when they appear primitive and disturbing. We finally remind that in the great anthropological literature the participating observation is generally accompanied by a kind attitude towards the savage.