Arte pubblica e riqualificazione urbana // SANBA 2015 - 2° PARTE

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Indice :

1 Black Box: un registratore di arte pubblica, oggi.

2 2014: stato della (street) arte ::: Roma

3 2014: stato della (street) arte ::: Bologna

4 2014: stato della (street) arte ::: Torino, Milano e oltre

5 Torna l'arte pubblica a Roma: SANBA 2015

6 MEMORIE URBANE STREET ART FESTIVAL 2015

7 Pao a Milano: Black Hole Fun

8 Arte pubblica e riqualificazione urbana // SANBA 2015 - 2° PARTE

9 Cheap 2015: il poster art festival bolognese apre la "call for artists"

10 "Being here": Wunderkammern presenta la prima personale di Alexey Luka in Italia


Come promesso qui http://www.undo.net/it/my/blackbox/314/874, Black Box torna ad occuparsi di quella bella esperienza che è SANBA. http://www.progettosanba.it/

Rapido flash per chi non si ricordasse il primo articolo: SANBA è un festival di street art nel periferico quartiere romano San Basilio. È alla seconda edizione e, oltre alle performances murali, propone percorsi di riappropiazione e riqualificazione degli spazi quotidiani mediante laboratori artistici per gli abitanti più giovani; in questa circostanza, 100 alunni della scuola elementare del quartiere "Mahatma Gandhi".

È curato da Simone Pallotta e prodotto da WALLS (http://onthewalls.it/), associazione di progettazione culturale, con il sostegno di Roma Capitale.

Putroppo non eravamo presenti quando sono stati proiettati sulle 6 grandi facciate (dove poi ha dipinto Hitnes) i disegni dei 100 bambini, ma alla festa di chiusura di SANBA 2015 di sabato 28 febbraio noi di Black Box non potevamo mancare.

Raggiungere San Basilio con i mezzi pubblici non è difficile: da Termini si deve prendere la metro B in direzione Rebibbia e si scende al capolinea.
Mentre si aspettano gli autobus 444 o 404, che in poche fermate portano a destinazione, si possono ammirare dentro e fuori la stazione i recentissimi "pezzi" di Pepsy, Ironmould e Zerocalcare.

Il programma della giornata prevedeva di cominciare con una "passeggiata" nel quartiere, guidata dal curatore, ideatore ed in questo caso oratore Simone Pallotta, alla ricerca delle grandi facciate dipinte l'edizione precedente dagli artisti Liquen e Agostino Iacurci. Con onesta e doverosa sosta alla facciata dipinta da Blu, estranea al progetto SANBA.
È stato facile individuare, fra gli attenti e curiosi partecipanti del gruppo, gli abitanti del quartiere, che (mi piace pensare) con orgoglio si godevano le parole di Simone.

Si può capire quanto SANBA sia apprezzato e benvoluto dalla comunità osservando queste facciate: a distanza di un anno sono ancora intonse e immacolate.
Non è un dettaglio secondario per valutare la riuscita del progetto; significa che il lavoro di comunicazione e collaborazione con gli abitanti del quartiere è stato impeccabile e l'inizio dei lavori, con la chiusura temporanea di pezzi di strada, l'occupazione del suolo pubblico etc. etc., non sono stati considerati un'invasione da parte di estranei. Anzi, Simone ha raccontato diversi episodi in cui gli stessi abitanti dei palazzi si sono offerti di aiutare gli artisti e gli organizzatori, magari organizzando una merenda o una cena tutti insieme.

Il tour è terminato nell'area verde tra via Arcevia e via Treia, dove convergono le 6 grandi facciate dipinte da Hitnes per quest'edizione di SANBA.
Mentre si preparavano i gruppi sul palco ne abbiamo approfittato per ammirare le nuove opere.
A Hitnes (street artist romano che avevamo già avuto modo di ammirare all'opera sui muri esterni del Teatro Ringhiera di Milano lo scorso settembre) è stato chiesto di dare un'identità artistica, culturale e stimolante ad uno spazio semi abbandonato e piuttosto desolante. "È stato selezionato per la sua capacità di leggere il contesto nel quale va ad operare".
L'artista ama mescolare i soggetti del regno animale con atmosfere fantastiche, rese tali anche dall'utilizzo atipico del colore per la street art. Animali (orsi, gatti giganti, pappagalli, rospi, pavoni, pesci, anatre) che in natura non coesistono, nei suoi pezzi dialogano e si intrecciano. Come nelle fiabe.
Nonostante fosse comprensibilmente stanco e desideroso di partecipare alla festa finale, si è fermato a chiacchierare con Black Box, spiegandoci di non essere abituato ad opere di tali dimensioni "in solitaria": normalmente lavora fianco a fianco con altri artisti, ognuno col proprio pezzo e muro.
Essendo romano conosceva già San Basilio e le sue numerose problematiche ma, pure lui come Simone, ha tenuto a sottolineare lo spirito solidale, di accoglienza e di confronto costruttivo che si è creato nei confronti di SANBA.
Ci ha rivelato che la facciata con l'enorme orso bruno che pare stia per compiere una magia gli è stata consigliata da Tommaso, un ragazzino del quartiere, che gli ha fatto compagnia, assistente e "supervisore" per tutta la durata dei lavori.
Alla domanda sui suoi prossimi progetti non ha potuto risponderci per motivi scaramantici, ma ha assicurato che in pentola sta bollendo qualche cosa di grosso e di stupefacente. Vedremo. http://www.hitnes.org/

Anche grazie ad una buona copertura mediatica e - ripeto - ad un ottimo lavoro di comunicazione e collaborazione col quartiere (sia a livello amministrativo che squisitamente umano con gli abitanti) SANBA è un progetto conosciuto e vincente. Le 10 grandi facciate di street artist affermati di queste due edizioni non sono il punto di arrivo, ma sono (usando le parole di Simone) "un volano, un avanposto visivo ad un impegno quotidiano fatto di cultura e partecipazione".

A noi di Black Box non rimane che fare i complimenti a Simone Pallotta, ai ragazzi di Walls, a Hitnes ed a tutti gli abitanti di San Basilio.