Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Prato
viale della Repubblica, 277
0574 5317 FAX 0574 531900
WEB
Lena Liv
dal 23/9/2009 al 9/1/2010
tutti i giorni, ore 10-19, chiuso martedi'
0574 531828

Segnalato da

Studio Pesci



approfondimenti

Lena Liv
Marco Bazzini



 
calendario eventi  :: 




23/9/2009

Lena Liv

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

In mostra immagini fotografiche recuperate su bancarelle o in archivi per privarle del loro contesto e trovar loro un nuovo senso. Un processo di straniamento che, partendo da dettagli privati non riconducibili a un singolo, permette all'artista di creare grandi installazioni nelle quali chiunque puo' identificarsi.


comunicato stampa

a cura di Marco Bazzini

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci in collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art presenta la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista russo/israeliana Lena Liv dall’evocativo e allo stesso tempo enigmatico titolo Hekhalòt. Il termine è tratto dalla cabala ebraica e fa riferimento ai “Palazzi Divini” in un percorso mistico tra mondo visibile e invisibile.

La mostra, a cura del Direttore Artistico Marco Bazzini, si svolgerà presso il Centro Pecci dal 25 Settembre 2009 al 10 gennaio 2010 per fare poi tappa presso il museo di Tel Aviv nel prossimo febbraio.

Lena Liv ha utilizzato in maniera pittorica immagini fotografiche recuperate su bancarelle o in archivi per privarle del loro contesto e trovare così nuove profondità di senso. Un processo di straniamento che partendo da dettagli privati non riconducibili a un singolo permette all’artista di creare grandi installazioni nelle quali chiunque può identificarsi. “Io cerco di non rappresentare ma di dare la sensazione di qualcosa di molto vicino”, dice Lena del suo lavoro, “intimo a noi tutti e nello stesso tempo indecifrabile. Un’attesa o forse una promessa, un dubbio, una domanda. E’ un tentativo di sacralizzazione di semplicità, di essenzialità e di verità”.

L’immaginario di Lena Liv è fatto di oggetti semplici appartenenti ad un universo passato, di volti di altri tempi - come nella serie dedicata ai degenti di un ospedale psichiatrico o a quella dei bambini - ed è sempre una rappresentazione archetipica del mondo e del tempo. I suoi lavori sono di suggestiva potenza e di grande emozione, coinvolgono la memoria dello spettatore in ricordi personali e allo stesso tempo riportano a nuova vita ciò che viene da lontano.

Tutti i suoi soggetti emergono, in un gioco di chiaroscuro, dalla profondità del nero che li avvolge e li isola. Un uso della luce come svelamento e come rimando alla grande tradizione pittorica fiamminga della quale riprende anche l’attenzione al dettaglio.

La mostra presenta circa quaranta lavori dell’artista, molti di grande dimensione, a partire dai primi anni Novanta, periodo di sua piena maturità, fino all’ultimo progetto dedicato alla metropolitana di Mosca.

Un contributo originale e prezioso alla lettura delle opere in mostra sarà dato da un video del Prof. Haim Baharier, tra i principali studiosi di Ermeneutica Biblica e di Pensiero Ebraico, autore per Garzanti de “La genesi spiegata da mia figlia” (2006) e “Il tacchino pensante” (2008).

Lena Liv e Haim Baharier si sono conosciuti e avvicinati alcuni anni fa per un progetto artistico al quale entrambi avevano lavorato.

Il lavoro della Liv è fortemente basato sul concetto di memoria, e la diaspora comporta un certo rapporto con la memoria. Lena, come artista, elabora questo rapporto attraverso le proprie creazioni, Haim Baharier lo elabora attraverso il pensiero. Haim e Lena hanno così iniziato un dialogo. “Il mio lavoro, dice Lena, ha a che fare con alcune domande: cosa ricordiamo, cosa cancelliamo e cosa salviamo”.

Lena Liv (San Pietroburgo, 1952) vive e lavora tra Pietrasanta, New York e Tel Aviv, ha partecipato a numerose mostre personali e colletive sia in Italia che all’estero. Suoi lavori sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, alcuni dei quali saranno presenti in mostra. Nel 1997 il Tel Aviv Museum of Art le dedicò una prima mostra personale.

Haim Baharier, nato a Parigi nel 1947, è stato allievo dei filosofi Emmanuel Lévinas e Léon Askenazi e del Maestro Israel di Gur. Matematico, si è anche abilitato in Francia alla psicanalisi. E' oggi tra i principali studiosi di ermeneutica biblica e di pensiero ebraico. Viene definito ‘l’arredatore di precipizi’ per il ponte che ha gettato tra lo studio del Talmud, l’elaborazione della tradizione cabalista e l’attività di consulenza e di formazione in impresa. E' autore di La Genesi spiegata da mia figlia(Garzanti 2006) e Il Tacchino pensante (Garzanti 2008).

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo dal Centro Sperimentale di Arte Contemporanea, in cui sarà presentata una vasta selezione delle sue opere che saranno accompagnate da testi critici di Marco Bazzini, Direttore artistico Centro Pecci, di Mordechai Omer, Direttore Tel Aviv Museum of Art, e di Giuseppe Grilli, Angela Madesani e Alexander Borovsky, curatori e critici d’arte.

Alla vernice parteciperanno tutte le autorità coinvolte nel Festival Economia oltre alla vice Ambasciatore dello Stato di Israele Lironne Bar-Sadeh. E’ attesa inoltre una delegazione di collezionisti e galleristi da Londra, fra i quali non ci sarà purtroppo uno dei più famosi collezionisti della Liv, Elton John.
Contemporaneamente alla mostra di Lena Liv saranno visitabili le sale del Museo con la mostra di video arte Lumen a cura di Raffaele Gavarro (per Videominuto 2009) fino alle ore 23.00 e la mostra di Massimo Listri “Biblioteche” nel Sottoteatro.

Inaugurazione giovedì 24 Settembre, ore 20.00

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
viale della Repubblica 277, Prato
Orario: tutti i giorni, ore 10-19, chiuso martedì
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [160]
Inferni Artificiali
dal 9/12/2015 al 9/12/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede