Chorus line. Dalle prime bende su tela della meta' degli anni '70, ad alcune tele dei primi '90 fino all'ultimo lavoro, composto da sei elementi sempre in acciaio e bende, nel quale la tensione pare risolversi in un tratto piu' pacato. A cura di Andrea Alibrandi.
a cura di Andrea Alibrandi
Questa esposizione di Paolo Cotani allestita nelle sale della galleria Il Ponte di Firenze è fondamentalmente incentrata sugli ultimi lavori dell’artista. Oltre alle Tensioni e Torsioni degli anni immediatamente precedenti, composte da strutture in acciaio in cui bende e corde costituivano l’elemento dinamico dell’opera. In questo ultimo grande lavoro, Chorus line, da cui prende il titolo la mostra, composto da sei elementi sempre in acciaio e bende, la tensione pare risolversi in un tratto più pacato. Le bende si sono rarefatte rendendo maggiormente visibile la struttura e hanno acquisito la notazione di segno, quasi illeggibile e corale scrittura epigrafica scolpita nello spazio.
A questo nucleo si legano alcuni gruppi tematici di opere, che non intendono costituire un percorso retrospettivo dell’ampio, complesso e al tempo unitario lavoro di Cotani, ma vogliono rendere il senso di alcuni tratti specifici dell’artista. Dalle prime bende su tela della metà degli anni ’70, ad alcune tele dei primi ’90, pressoché monocrome, giocate su rarefatti scarti geometrici e con una ricchezza quasi “barocca” nella stesura della superficie pittorica. Ricchezza che ritroviamo nella pelle vellutata di alcune tavole realizzate a cera, in alcune carte fotografiche dipinte e nelle sue carte carbone, dove la sottile bianca traccia dello strappo è un lampo di luce che diviene elemento strutturale e dinamico interno all’opera.
Ufficio stampa Susanna Fabiani (susy@galleriailponte.com): dettagli e materiale fotografico disponibili su richiesta
Inaugurazione ore 18
Galleria Il Ponte
via di Mezzo, 42/b - Firenze
Ingresso libero