La coppia di artisti ha posto al centro del loro lavoro la riflessione sulla violenza della storia, la memoria personale e collettiva, la fragilita' delle culture umane e le forme della loro trasmissione. Sono esposti due minuscoli paesaggi sepolti nel fondo di due calotte craniche.
La Galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l’inaugurazione
della prima mostra personale a Napoli degli artisti Anne e Patrick
Poirier il 14 dicembre 2007 alle ore 19,30.
Anne e Patrick Poirer, nati entrambi nel 1942, di formazione la prima
architetto e il secondo archeologo, lavorano insieme dagli anni
Sessanta. Il loro sodalizio artistico venne sancito ufficialmente nel
1968, all’inizio del loro soggiorno romano, a Villa Medici, dove
arrivarono grazie al Grand Prix de Rome. Artisti interdisciplinari
(autori di sculture, fotografie, libri d'artista, installazioni -
minime o imponenti) hanno posto al centro del loro lavoro la
riflessione sulla violenza della storia, la fragilità delle culture
umane e le forme della loro trasmissione.
Temi quali la Memoria personale o collettiva, le sue tracce, la sua
architettura così come il suo funzionamento, da sempre hanno
costituito l’ambito della loro ricerca «Per successivi
avvicinamenti abbiamo tentato di esplorare e costruire la Memoria, di
comprendere questa funzione. Nel corso degli anni abbiamo utilizzato
diverse metafore visive e spaziali per tentare di figurarci la
‘memoria’». Sigmund Freud la descrisse utilizzando l’immagine
di una città diroccata. Anne e Patrick Poirier, quasi a seguire
quella metafora si appassionano di archeologia e di città antiche.
Attraverso la frequentazione di rovine, giardini e l’esplorazione di
città di civiltà scomparse il loro interesse per l’architettura è
andato nel tempo aumentando dando vita alle loro architetture-
cervello, città-memoria. Reinventando, infatti, paesaggi di rovine,
vere e proprie utopie ribaltate, gli artisti trasmettono la loro idea
di lavoro sulla memoria culturale.
Alla Galleria Alfonso Artiaco saranno esposti due minuscoli paesaggi
sepolti nel fondo di due calotte craniche, denominati “Pozzuoli”,
reminescenza del passaggio degli artisti in quella città; una grande
struttura di vetro al centro dello spazio espositivo, un “Labirinto
della Memoria”, riprende la forma ellittica del cervello. Costituito
da pannelli specchianti con parole e frasi incise su di essi, pone lo
spettatore all’interno di una rete inestricabile di pensieri ed
echi: una ‘stanza dell’interiorità’ che suggerisce il perpetuo
lavoro della memoria stessa che dimentica e custodisce, luogo dove
l’immagine collettiva incontra la psiche individuale. Saranno
inoltre in mostra foto di diversi soggetti: come quelle dei fiori
trovati da Anne e Patrick Poirier nel corso delle loro quotidiane
perlustrazioni, foto di paesaggi di 20.000.000 anni a.c, paesaggi
semplici ed incontaminati.
Inaugurazione 14 dicembre 2007
Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58 - Napoli
Orari di apertura: lunedì - sabato 10.00-13.30/16.00-20.00
Ingresso libero