Elif Ayiter
John Brown
Raffaella Budson
Michele Ciardiello
Melita Couta
Ivana D'Addona
Giuseppe Di Guida
Alemka Djvoie
Huxiang Dong
Gradski-Zeljka Galic
Sergio Gentili
Juan Giordano
Dario Goldaniga
Artur Holling
Rosaria Iazzetta
Marlen Karlen
Antoniou Klitsa
Pierre-Yves Le Duc
Liz Magic Laser
Giuseppe Mastromatteo
Monoscopestudio
Andrea Montagnani
Nina Nikolowa
Odelot Group
Jimmy Owenns
Antonio Pannullo
Tina Ponticelli
Oksana Shatalova
Vincenzo Starnone
Eliana Vamvakinos
Cesare Vignato
Tadeu Vilani
Huang Yan
Liu Yang
Qing Yue
Wanda Zyborska
Antonio Manfredi
Paintings, sculptures, photographs, videos, installations, performances. La mostra intende suggerire un'idea del corporeo che si dibatte tra il concetto di immagine artistica e quello della pura rappresentazione estetica. L'organismo umano diviene il mezzo e contemporaneamente il soggetto della comunicazione emozionale, si trasforma in foglio su cui incidere grafismi arcaici, insetti invasivi o paesaggi di memorie di civilta' lontane. Il corpo diviene statua, oggetto di modificazioni reali che testimoniano la volonta' di vivere sul proprio organismo le sensazioni della mutazione.
a cura di Antonio Manfredi
Klitsa Antoniou Cipro Elif Ayiter Turchia Raffaella Budson Italia Melita Couta Cipro Giuseppe Di Guida Italia Alemka Djvoie Croazia Huxiang Dong Cina Gradski_Željka Galić Croazia Sergio Gentili Italia Dario Goldaniga Italia Artur Holling Germania Rosaria Iazzetta Italia Marlen Karlen Svizzera Liz Magic Laser USA Pierre-Yves Le Duc Francia Giuseppe Mastromatteo Italia Monoscopestudio Ungheria Andrea Montagnani Italia Nina Nikolowa Bulgaria Odelot Group Spagna Jimmy Owenns Francia Antonio Pannullo Italia Tina Ponticelli Italia Oksana Shatalova Kazakistan Vincenzo Starnone Italia Cesare Vignato Italia Tadeu Vilani Brasile Huang Yan Cina Liu Yang Cina Qing Yue Cina
John Brown, Juan Giordano Galles Real-time exhibition from Wales
Michele Ciardiello Italia Action Art
Ivana D'Addona Italia Music performance
Eliana Vamvakinos Grecia/Italia Video performance
Wanda Zyborska Galles Real-time performance from Wales
La mostra “BODY” intende suggerire un'idea del corporeo che si dibatte tra il concetto di immagine artistica e quello della pura rappresentazione estetica. L’organismo umano diviene il mezzo e contemporaneamente il soggetto della comunicazione emozionale, si trasforma in foglio su cui incidere grafismi arcaici, insetti invasivi o meravigliosi paesaggi da memorie di civiltà lontane. Il corpo diviene statua, oggetto di modificazioni reali che testimoniano la volontà di vivere sul proprio organismo le sensazioni della mutazione. Occhi che si piegano alla tensione di misteriose forze interiori o volti segnati dagli anni eppure sempre identici a se stessi. Ritratti che vivono al di fuori dell’artista come specchio di spettatori inermi. Il corpo decontestualizzato assurge a ready-made dell’organico, scarto materiale dell’era digitale e contenitore della bellezza da cui spuntano piante rigogliose nate da prese di corrente di un’entità meccanica.
Il corpo sembra quindi diventare un nuovo mezzo di comunicazione, una materia da plasmare e una nuova forma di espressione della libertà individuale. Le tradizionali tematiche rappresentative e i codici comportamentali si liberano per dare spazio alla materia: dall’assoluta affermazione di se stessa alla negazione di fisicità attraverso la virtualità. La riproduzione di esperienze drammatiche vissute sul proprio corpo esorcizza il male, la ferita diventa segno di vittoria e linguaggio comunicativo con l’altro fuori dal se. Immagini sacre che mostrano un corpo mai nato, animali frutto di ripensamenti genetici o semplici organismi-oggetto a cui è negato sopravvivere. La valenza ribaltata del concetto di individuo lascia aperta la possibilità di riflessione e interpretazione sulla corporeità mettendo in crisi la cristallizzazione delle idee su tale argomento. Corpi avvolti in teli trasparenti ricordano le fanciulle velate di antica tradizione ma le attuali figure femminili sono soffocate, non protette ma bendate o coperte da un sudario. Una donna si guarda allo specchio con postura civettuola ma è ricoperta di peli portando agli estremi la riflessione sul valore estetico come nell’opera che ritrae un busto pingue il cui contorcersi produce ipnotiche luci e ombre. Una mostra ricca di opere dal forte impatto emozionale, con performances, azioni e un collegamento in real-time dal Galles. Una webcam permetterà a corpi reali di invadere virtualmente lo spazio del museo di Casoria alludendo e negando le peculiarità di un corpo: la prossimità e il contatto fisico.
Casoria International Contemporary Art Museum
via Duca D'Aosta, 63 - Casoria (NA)
Orari: martedì-giovedì-sabato 17.30/20.30 domenica 10.30/13 lunedì-mercoledì-venerdì 10/13 solo gruppi per appuntamento
Ingresso libero