Ceresoli realizza un progetto organico in cui pittura, installazione e scultura si compenetrano creando un ambiente dall'atmosfera sospesa ed evocativa. Il sottosuolo, nella sua dimensione reale e fantastica, e' il filo conduttore dell'intera esposizione.
Mostra personale
Alessandro Ceresoli, alla prima personale da Francesca Minini, trasforma lo spazio
espositivo evocando un mondo sotterraneo misterioso e affascinante.
Il sottosuolo, nella sua dimensione reale e fantastica, e' il punto di
partenza dei suoi grandi disegni e il filo conduttore dell'intera esposizione.
Ceresoli realizza un progetto organico in cui pittura, installazione e scultura si
compenetrano creando un ambiente dall'atmosfera sospesa ed evocativa.
Il visitatore all'ingresso e' subito accolto da un rumore come di
liquido in effervescenza.
Lo spazio e' velato di mistero, di attesa, modellato com'e' dal
suono e dall'incombente presenza di tre grandi tubi in polistirolo di cui non
si riesce ad intravedere la fine.
Alle pareti i dipinti neri amplificano queste sensazioni, con il loro lavorio di
segni, di tracce sovrapposte visibili poco a poco.
I disegni di Ceresoli tendono alla monocromia, indagano le diverse
possibilita' espressive del nero, le sue tonalita', gli effetti
cangianti.
La riduzione delle forme e' il frutto della stratificazione del gesto, di un
atto ripetuto incessantemente in maniera rituale.
L'artista trae ispirazione da una realta' nascosta, arcaica; e'
interessato ai materiali e alle loro possibili trasformazioni: il pigmento nei
disegni, il polistirolo nella scultura o una soluzione d'acqua, acido citrico
e bicarbonato di sodio in grado di produrre una continua effervescenza.
Nella seconda stanza Ceresoli colloca una grande vasca contenente questo liquido in
"ebollizione" da cui ha origine il suono che invade, amplificato dai
tubi, l'intero ambiente.
Una scultura in polistirolo oscura in parte le grandi vetrate della galleria,
dialogando con i pochi fasci di luce percepibili.
Anche questo intervento rivela l'interesse dell'artista per i materiali
e per le loro potenzialita' espressive: il polistirolo viene trasformato in un
prezioso rilievo attraverso il paziente intaglio.
L'installazione nasce dalla relazione con un luogo specifico ed e'
concepita in continua trasformazione; potra', nell'intenzione
dell'artista, evolversi, modificarsi o morire venendo distrutta.
Inaugurazione gioved' 18 Gennaio 2007, ore 19
Galleria Francesca Minini
Via massimiano 25 - Milano
Orari di apertura: dal martedi' al sabato dalle 12 alle 19.30
Ingresso libero