Mars 06. L’installazione modifica nell’aspetto e nella percezione il profondo tunnel bianco adibito alle esposizioni. Un’opera ambientale in cui lo spazio si popola di omini neri, una proliferazione di individuiche che e' il risultato e la necessita' di una ricerca da poco cominciata.
Installation, mars 06
Jihane Soua e' una giovanissima artista parigina (nata nel 1985) che esordisce a Genova con un’opera che si confronta direttamente con lo spazio della Galleria Studio 44.
L’installazione marzo 06 modifica nell’aspetto e nella percezione il profondo tunnel bianco adibito alle esposizioni. Una proliferazione di individui, che l’artista ama definire piuttosto invasione, e' il risultato e la necessita' di una ricerca da poco cominciata. Jihane Soua abbandona solo apparentemente il lavoro compiuto sino ad oggi in Francia: venuta in Italia per “ri-iniziare" a fare arte, Jihane, mentre modifica radicalmente la sua tecnica esecutiva, conserva l’urgenza e la necessita' che in passato la spingevano a dipingere e a fotografare.
Nelle tele parigine, dipinte precedentemente all’arrivo di Jihane a Genova, gia' da qualche anno cominciavano a comparire piccoli omini: pupazzetti neri in situazioni buffe che, con invadenza, si presentano dipinti accanto a nature morte ed altri soggetti analizzati dall’artista. Lo studio di quel periodo riguardava l’identita' dell’uomo, il corpo affrontato nella sua matericita' e corruttibilita' e il suo rapporto costante con lo spirito.
La presenza di angosce e paure veniva trasposta dalla giovane Soua con linee chiuse e decise, poi cancellate con le mani; opere di grande formato che non vedevano trascurati i dettagli in una dialettica equilibrata tra espressione istintiva e lucidita'. Un lavoro accurato intorno alla scomposizione della materia veniva affrontato anche nella rappresentazione fotografica di frammenti del proprio corpo.
Questa ferma concentrazione sul rapporto tra interno (spirito) ed esterno (corpo e materia) si esprime nella Galleria 44 con un altro registro: si tratta di un’opera ambientale in cui lo spazio si popola di omini neri, individui che iniziano un’intrusione ben organizzata nella nostra vita; uscendo dal dilatato mondo mentale, dove instancabilmente portano dubbi e paure funeste, attraversando i muri della galleria insinuata tra i vicoli, appaiono per scrutarci. Un elemento importante per comprendere o per godere l’installazione e' la consapevolezza che queste scure presenze giungono a noi indipendentemente dalla nostra volonta': sono esseri che scorrono nel nostro incessante flusso di pensieri e non possiamo fare niente per prevederne o impedirne l’arrivo.
Forse nel gioco della performance, realizzata sempre dall’artista in occasione dell’inaugurazione, si puo' cercare un sistema per prevenire quest’invasione senza pero' illudersi di fermarla definitivamente: l’origine di questi esseri e' sconosciuta e instancabile e' la loro prolificazione. Un’idea nata dall’esperienza di un’installazione simile realizzata da Jihane Soua in un ambiente dell’ Universite' Paris 8 Saint-Denis, dove l’artista e' iscritta al corso di Arti Plastiche. Jihane presenta a Genova i primi sviluppi concreti di una riflessione che comprende il pubblico e il suo essere artista in una sola opera di analisi estetica e concettuale. Luca Bochicchio
Inaugurazione e inizio performance giovedi' 2 marzo 2006 ore 18
Galleria Studio 44
vico Colalanza 12 r - Genova
[da piazza Banchi seguire via San Luca fino al terzo vicolo a destra]
Orari: da mercoledi' a domenica dalle 16.00 alle 19.00