Galleria Gino Ramaglia
Napoli
via Broggia, 10
081 5640738 FAX 081 5640738
WEB
Fabio & Paolo Lastrucci
dal 1/10/2015 al 14/10/2015
081 5640738

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Galleria Gino Ramaglia




 
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1/10/2015

Fabio & Paolo Lastrucci

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Liberare Stereotipi Dopandoli. Gli artisti "quando lavorano insieme usano le mani. Ritagliano. Incollano. Assemblano deliziosi patchwwork pop-psichedelici".


comunicato stampa

a cura di sarajevo supermarket TemporaryAutonomousZone

Nei romanzi di Philip Kindred Dick davanti alla catastrofe si salva, e tiene in piedi l'"universo", chi è capace di usare le mani. Sempre nei testi dell'autore di Ubik spesso la realtà scivola via, si confonde con altre dimensioni e si frantuma in mille pezzi.

Per la Meccanica quantistica siamo macchine che producono realtà. Tutto questo per dire della Napoli di oggi. Un Universo che cade a pezzi. Una città bladerunniana dove più livelli convivono e collidono. Una città che se la osservi ti sembra di guardare attraverso la lente rotta di un caleidoscopio esploso. Un puzzle senza soluzione. Un luogo dove si aprono voragini e intercapedini che chiedono di essere esplorate e vissute. Porte che si aprono su dimensioni parallele. Un posto che magicamente induce a fabbricare e frequentare altre realtà.

Tutto questo per dire di Fabio e Paolo Lastrucci che a Napoli lavorano e producono realtà. Artisti visivi. Molto diversi tra loro. La produzione di Paolo è intima e scarna. Tesa a svelare l'essenza/assenza delle cose. Fabio, ormai votato alla scrittura con la pubblicazione di romanzi, racconti e saggi, frequenta la letteratura di genere. Usa e studia linguaggi "convenzionali" svelandone le potenzialità. Pur frequentando gli stessi locali e passeggiando per le stesse strade vivono in due città diverse. Quando lavorano insieme usano le mani. Ritagliano. Incollano. Assemblano deliziosi patchwwork pop-psichedelici.

Tutto questo per dire di Liberare Stereotipi Dopandoli che è l'ultima fatica in coppia dei fratelli Lastrucci. Un Totò metallico circondato da mani che ne iconizzano la gestualità. Un potente Ex-voto. Uno stereotipo drogato. Un omaggio irriverente. Una trasfigurazione. Ma soprattutto luogo dove dialogano due sensibilità distanti. Grazie al gioco di mani degli autori. Gioco di mani che con perizia assembla materiali ma anche esistenze e visioni. Cosa c'è di meglio del principe Antonio De Curtis in acido per tenere insieme gli universi che si scollano?

Inaugurazione venerdì 2 ottobre ore 19

Gino Ramaglia - Artisti in vetrina
via Broggia, 10 - Napoli
ingresso libero

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