Museo di Palazzo Pretorio
Prato
piazza del Comune, 2
0574 1835028 FAX 0574 1837313
WEB
Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato
dal 1/3/2015 al 2/5/2015
10.30-18.30, chiuso martedi'
WEB
Segnalato da

Maria Lardara




 
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1/3/2015

Jacques Lipchitz a Monaco, Firenze e Prato

Museo di Palazzo Pretorio, Prato

Disegni per sculture 1910 -1972. Un progetto espositivo congiunto con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi: 21 sculture e 43 disegni, raccontano l'evoluzione di uno dei protagonisti del nuovo linguaggio figurativo sviluppatosi nei primi del 900.


comunicato stampa

A cura di Marzia Faietti con Maria Elena De Luca e Giorgio Marini

Nel segno di Jacques Lipchitz, un progetto espositivo congiunto con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi: dal 3 marzo al 3 maggio, 43 disegni e due sculture in gesso raccontano l’evoluzione di uno dei protagonisti del nuovo linguaggio figurativo sviluppatosi nella Parigi dei primi del Novecento insieme a Modigliani e Gris. La mostra pratese, a ingresso libero e allestita nelle sale a piano terra, è in collegamento ideale con la selezione di opere del maestro lituano esposta al terzo piano di Palazzo Pretorio e facente parte del collezione permanente del Museo.

Ciò che potranno ammirare i visitatori nelle sedi di Prato e Firenze saranno due mostre riunite in unico progetto espositivo che prende le mosse dalla Staatliche Graphische Sammlung di Monaco dove, nella mostra allestita dal 2 ottobre al 7 dicembre 2014, era stata esposta la duplice donazione di opere su carta – oltre 60 tra disegni, acqueforti e un taccuino di schizzi – destinata dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi a Firenze e, appunto, alla Staatliche Graphische Sammlung.

Nell’attuale progetto espositivo, in aggiunta agli Istituti fiorentino e monacense, svolge un ruolo chiave proprio il Museo di Palazzo Pretorio, che conserva un consistente nucleo di opere dell’artista costituito da 21 sculture in gesso, un bronzo e da 43 disegni donati due anni fa dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz e da Hanno Mott, grazie alla preziosa mediazione del collezionista toscano Giuliano Gori.

Opere
La collezione è stata donata al Museo di Palazzo Pretorio dalla Fondazione Jacques e Yulla Lipchitz di New York e dal suo presidente, avv. Hanno Mott.

Unico nucleo consistente di opere di Jacques Lipchitz in un museo italiano, le opere pratesi consentono di seguire, passo dopo passo, l’intera genesi della creazione artistica, dal primo schizzo di un’idea alle fasi di definizione su carta fino alla realizzazione dell’opera plasmata in gesso.

Le terrecotte e i modelli in gesso, ancor più che le sculture in bronzo, sono infatti alla base della ispirazione del Maestro e rappresentano l’espressione più spontanea e ispirata della sua arte. Parte dei gessi, che Lipchitz ha sempre conservato con cura durante la sua lunga vita d’artista, fanno parte ora della collezione del Palazzo Pretorio a documentare, insieme ai disegni, il suo percorso artistico, dagli anni del Cubismo alle successive tendenze surrealiste, alle forme più arrotondate e “classiche” dell’ultima fase della sua produzione: la mitologia greca, la Bibbia, l’incontro degli opposti- spontaneità e completezza, energia formale della tradizione e impeto sperimentale – sono tematiche ben presenti nella collezione pratese, sia nei disegni che nei gessi.

Per citare solo alcune delle opere del Palazzo Pretorio, si ricorda il bellissimo bassorilievo con Scena Mitologica (1911) che rappresenta una delle prime opere realizzate a Parigi dal giovane Lipchitz; il sorprendente Arlecchino e mandolino (1920) del più puro periodo cubista; il Ritorno del Figliol prodigo (1931) che precorrendo i “vuoti” di Henry Moore attiene alla fase delle cosiddette “trasparenze”. Il periodo dell’esilio negli Stati Uniti si apre con Mother and Child II, la prima opera realizzata a New York nel 1941, per poi proseguire con Agar (1949) e Bellerofonte doma Pegaso (1964), collocata alla Columbia University di New York, e con gli espressivi ritratti dei galleristi Albert Skira e Curt Valentin. Il lavoro insieme all’architetto americano Philip Johnson nella Roofless Church di New Harmony in Indiana è ben documentato con la scultura Between Heaven and Earth, e con le porte d’ingresso (1960) della chiesa, ritenuta un tempio aperto a tutti i tipi di spiritualità.

Immagine: Arlecchino con mandolino, 1920. Scultura in gesso patinata 66,7 x 25,4 x 21,6 cm

Ufficio Comunicazione Opera Laboratori Fiorentini - Civita Group
Marco Ferri tel. +39-055-2388721; cel. +39-335-7259518 mail: marcoferri.press@gmail.com

Ufficio Stampa Museo di Palazzo Pretorio
Maria Lardara Società Cooperativa Culture Mob.+39 338 4005369 ufficiostampapretorio@coopculture.it

Conferenza stampa di lunedì 2 marzo, alle 10.30
Interverranno
Simone Mangani Assessore alla Cultura del Comune di Prato
Marzia Faietti Direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e co-curatrice della mostra
Rita Iacopino Conservatrice del Museo di Palazzo Pretorio e co-curatrice della mostra
Seguiranno visita della mostra pratese e drink
Alle ore 14 è prevista la preview della mostra al GDS Uffizi
Per i giornalisti che ne facciano richiesta agli uffici stampa è disponibile un servizio navetta da Firenze a Prato e ritorno

Museo di Palazzo Pretorio
piazza del Comune, 59100 Prato
Aperto tutti i giorni (eccetto il martedì non festivo) con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30
Ingresso
Intero € 8, Ridotto € 6, gratuito fino a 6 anni

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