scatolabianca (etc.)
Milano
via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio)
340 1197983
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Paolo Peroni
dal 22/4/2013 al 23/5/2013
mart-ven 16-20.30

Segnalato da

Roberta Donato




 
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22/4/2013

Paolo Peroni

scatolabianca (etc.), Milano

Rottura spontanea di simmetria. Un passo doppio tra piani e contropiani in cui la sperimentazione linguistica e l'uso dei materiali sono spesso un espediente per suggerire una tensione.


comunicato stampa

A cura di Martina Cavallarin

In collaborazione con Raffaella De Chirico Arte Contemporanea

La ricerca di Paolo Peroni è un passo doppio tra piani e contropiani in cui la sperimentazione linguistica e l’uso dei materiali sono spesso un espediente per suggerire una tensione, mettere in connessione ed esplicare la sperimentazione. Si tratta di un sistema di relazioni in trazione costante, un gioco di scambi e immersioni in cui ciò che conta di più sono i rapporti e i conseguenti resoconti tra elementi. Il confronto si estrinseca quindi tra naturale e artificiale, singolare e plurale, privato e pubblico, impossibilità e potere.

L’esame di un tipo o di una tipologia conta per il giovane artista nella misura in cui è possibile sperimentare delle teorie legate alle leggi dell’economia e della biologia sempre raccordate da un’impronta umanistica e letteraria che lo staccano sottilmente dalla filosofia pura per immetterlo in quella corrente d’arte contemporanea che si nutre di espansione dell’errore, dati d’imperfezione, traumi da cui si generano delle duttilità possibili e sempre spinte al limite del parossismo. Paolo Peroni è un artista parresiasta nel senso di colui che “si assume il rischio della verità”, che insegue il tout-dire, il pan-rhema, il dire tutto della verità e dirla senza mascherarla (da Michel Foucault, conferenze del 1983 all'Università californiana di Berkeley).

Nelle sue opere Paolo Peroni organizza una decostruzione, imita e simula attraverso il negativo, danneggia forme organizzate in un universo che diviene universo scenico, spazio classico e luogo di rappresentazione entro il quale tutto può essere violentato mediante curvature, anamorfosi, sgretolamenti, impasti. Le condensazioni, le rimozioni, i dislocamenti lavorano sui materiali sprigionando un’altra energia che rende l’opera irriconoscibile rispetto alla sua matrice.

Questo avviene con il metacrilato dei cicli Bios, Genotipo eFenotipo, come con la gomma al silicone dei Sudari da Caccia. Nella vicinanza tra positivo e negativo di nietzschiana memoria, l’intensità del rappresentato e il fantasma del vocativo si rivelano disordine che è denuncia di un altro ordine e di un’altra natura smascherando tutto ciò che è formale, dichiarato, corretto, stabilito. In quest’universo a clima incostante la difformità crea uno scarto e provoca l’opera che altro non è che un’impertinenza (1), una necessità fisiologica, la più straordinaria delle imperfezioni possibili, è arte e vita insieme.

Martina Cavallarin

1. Jean - François Lyotard, DISCORSO, FIGURA, Mimesis Edizioni, 2008.

Paolo Peroni è nato a Cuggiono (Mi), vive e lavora a Torino.

Per ulteriori info e materiale:
Roberta Donato
press@scatolabianca.com
(+39) 340 1197 983

Opening: 23 aprile 2013, ore 18.30

scatolabianca (etc.)
via Ventimiglia (angolo via Privata Bobbio) - Milano
Orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.30 o su appuntamento
Ingresso libero

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