Ars arte+libri
Bergamo
via Pignolo, 116
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Mario Consoli
dal 28/2/2013 al 2/4/2013
mar, merc, gio 14-18.30, ven e sab 10-3 e 15-18.30

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Mario Consoli



 
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28/2/2013

Mario Consoli

Ars arte+libri, Bergamo

Condanne. I lavori esposti: una grande tela e altre 5 piu' piccole, insieme a 3 quaderni di disegni, trattano del tema della guerra. Attraverso il colore rosso i corpi sono presenze, poco piu' che ombre.


comunicato stampa

E’ il corpo il centro della ricerca pittorica di Mario Consoli.
Un corpo fatto di materia, che invecchia e soffre.
Nei primi anni in cui conobbi il lavoro di Mario questa corporeità dei soggetti faceva tutt’uno con la materia della pittura. I corpi nascevano nello spessore stesso della materia pittorica a volte scalfendola e incidendola con la loro presenza.
La materia pittorica era in stretta simbiosi con la carne.
A poco a poco, col tempo, queste presenze corporee si sono “placate” e diventarono tutte interne alla pittura. Senza prepotenza andavano via via confondendosi in essa, diventando “ombre”, “presenze”, suggerite dalla pittura stessa e dalle luci in essa presenti.
La sofferenza fisica evocata dalla caducità della carne lasciava progressivamente il posto a una sofferenza più sottile, più tagliente, quella della psiche. Sono questi gli anni di una pittura di stati d’animo che traspaiono in corpi, presenze in più articolate situazioni spaziali e di luce.

Condanne, i lavori che Mario Consoli espone alla libreria Ars accumunati sotto questo titolo, sono un ulteriore sviluppo del percorso che ho qui tratteggiato.
Qui la corporeità è allusa, la sua materialità non sta nello spessore o nella plasticità delle forme, bensì nel colore, nell’essenza stessa di questo colore rosso; lo stesso colore rosso del sangue non rappreso, ancora vivo!
In questo rosso i corpi sono presenze, poco più che ombre, testimonianze di vita. Sono impronte umane, “fiammelle”, forse “fuochi fatui” o simbologie di una “Pentecoste” tutta umana.

In particolare, i lavori esposti: una grande tela e altre cinque di più piccole dimensioni, assieme a tre quaderni di disegni, trattano del tema della guerra, delle nefandezze e violenze della guerra, come altri grandi della pittura del passato hanno fatto.
Mario, umilmente, fa sua questa riflessione; del resto, dove più che negli atti di guerra il corpo è martoriato e vilipeso? E così, dopo il ciclo delle anime-corpo dei morti dell’attentato alle “Torri Gemelle”, Mario guarda alle testimonianze atroci lasciate dalla guerra in casa nostra.
Questi lavori nascono dall’osservazione attenta e rispettosa delle testimonianze fotografiche viste negli archivi della Storia della Resistenza; senza enfasi, senza retorica, traducendo in pittura i dolori e le sofferenze dei corpi, presenze indelebili, seppur ormai solo come tracce, come ombre, nelle nostre coscienze.

Inaugurazione: venerdì 1 marzo, ore 18.30 > 21.00

ARS arte+libri
via Pignolo 116, Bergamo
Orario: martedì, mercoledì, giovedì: 14 ̶ 18.30
venerdì, sabato: 10 ̶ 13 e 15 ̶ 18.30

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