Triennale di Milano
Milano
viale Alemagna, 6
02 724341 FAX 02 72434239
WEB
Massimo Iosa Ghini / Gae Aulenti
dal 7/4/2013 al 7/9/2013
mart - dom 10.30-20.30, giov 10.30-23; 8 - 14 aprile 10.30-22 (Iosa Ghini e Meet Design fino al 1 maggio)

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7/4/2013

Massimo Iosa Ghini / Gae Aulenti

Triennale di Milano, Milano

L'esposizione dedicata a Massimo Iosa Ghini ripercorre la sua carriera dagli anni '80 ad oggi. Sono esposti disegni, progetti d'interni e di architettura, oggetti, illustrazioni, filmati. Contemporaneamente Triennale Design Museum ricorda Gae Aulenti attraverso una selezione dei suoi piu' iconici oggetti di design realizzati dal 1962 al 2008, con allestimento dello studio Gae Aulenti Architetti Associati. Infine, Case Da Abitare e RCS propongono un viaggio nel mondo del design dal titolo "Meet Design".


comunicato stampa

Massimo Iosa Ghini
Architetto e designer

Dal 9 aprile all’ 1 maggio 2013

L’esposizione ripercorre trent’anni di carriera, dagli anni Ottanta a oggi, di una delle personalità più eclettiche dell’architettura e del design internazionale, attraverso una ricca selezione di disegni, progetti d’interni e di architettura, oggetti, illustrazioni, filmati.

Dal 9 aprile all’ 1 maggio 2013, la Triennale di Milano ospita una mostra dedicata a MASSIMO IOSA GHINI, (Bologna, 1959), una delle personalità più eclettiche dell’architettura e del design internazionale.

L’esposizione, curata da Iosa Ghini Associati, con la partnership di Fiandre Architectural Surfaces, Iris Ceramica, Rossato, ripercorre 30 anni di carriera di Iosa Ghini, dagli anni ’80 a oggi, attraverso una ricca selezione di progetti d’interni e di architettura, oggetti di design, illustrazioni, contributi audiovisivi, che si caratterizzano per il minino comun denominatore del disegno, sentito dall’architetto bolognese come una costante pratica e un imprescindibile punto di partenza di tutto il suo iter creativo.

“Negli anni Settanta-Ottanta - afferma lo stesso Iosa Ghini - il mio è stato un grande lavoro di segno, basato sull’esercizio anche manuale del disegno, fino al raggiungimento della coscienza di poter trasformare uno scenario bidimensionale in uno reale, capace di evocazioni, in oggetti anche slegati dalla mia formazione progettuale, come occhiali, oggetti per la tavola, carrelli per gelati, lampade”.

Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, in ordine cronologico, si apre con la sezione, Disegnare, che analizza i suoi esordi quando, nel vivace fermento culturale bolognese dei primi anni Ottanta, caratterizzato, tra gli altri, dalla nascita dell’università delle arti e comunicazione di Umberto Eco, partecipa attivamente alla creazione di una nuova visione dell’integrazione dell’immagine, tra illustrazione, moda, comunicazione e fumetto. Proprio dai comics - in mostra saranno presentati alcuni suoi disegni per Frigidaire, Alter Linus, Vanity, WP Store - e dalle suggestioni della fantascienza avvia la sua ricerca professionale. Nel 1985, trasferitosi a Milano, prende parte alle avanguardie del design, fondando il gruppo del Bolidismo, che si caratterizza per la tensione e la purezza delle linee curve di matrice futurista.

Nello stesso anno, l’azienda Moroso realizza il suo primo oggetto, la poltrona Numero Uno, vero manifesto di questa tendenza, subito seguita dalla produzione della poltroncina Otello per Memphis. Nasce così quello che si può definire lo ‘stile Iosa Ghini’. L’anno seguente viene chiamato da Ettore Sottsass a far parte del gruppo Memphis, nel quale le sue forme aerodinamiche riescono a mantenere la propria riconoscibilità. Disegna poi la collezione di oggetti Dinamic di Moroso, il cui successo gli aprì le porte alla consacrazione europea e mondiale.

La dimensione internazionale di Iosa Ghini sarà oggetto d’indagine della terza sezione, Parlare con il mondo, con oggetti - come la poltroncina Metropolis, le lampade Aladin, Scuba e Solar II e le rubinetterie Duravit - progettati per importanti aziende estere, come IBM Italia, Zumtobel, Duravit, Dornbracht in Germania, Roche Bobois International in Francia, Silhouette Modellbrillen in Austria, Yamagiwa in Giappone.

La mostra prosegue con l’area Interpretare la quintessenza italiana, in cui si propongono i lavori che Iosa Ghini ha realizzato per i marchi che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo, tra cui Ferrari, Maserati, Superga, per i quali ha progettato spazi per il lavoro, negozi e l’immagine coordinata che permette all’azienda di essere immediatamente riconoscibile. Un fattore di fondamentale importanza, perché, come ricorda lo stesso Iosa Ghini, “oggi, la qualità aziendale va oltre il prodotto e coinvolge la comunicazione”. E poi ancora, la collaborazione con Alitalia; per quanto riguarda il design di prodotto, con Cassina, Poltrona Frau, Snaidero cucine e con Oikos che con il suo colore e texture per l’architettura sostenibile segue le esigenze progettuali dell’architetto.

L’esposizione continua e si chiude con l’attualità - dagli anni Novanta a oggi - ovvero con i progetti architettonici e di design, in cui il tema della sostenibilità ambientale diventa preminente coniugata con la capacità di innovazione tecnico stilistica del sistema produttivo italiano, riassunte nella frase Sostenibile ma bello. Ne è un esempio il progetto People Mover, che sposa il tema architettonico del trasporto con quello della sostenibilità ambientale, che l’architetto aveva già affrontato nella main station della metropolitana di Hannover. Sono inoltre da ricordare l’installazione South Face e i prodotti quali la balaustra di Faraone, la lampada Leva di Leucos e il faretto Pixel Pro di iGuzzini Illuminazione.

Un ricco apparato audiovisivo darà conto, con filmati d’epoca, delle scenografie che Iosa Ghini ha realizzato per programmi Rai, come Disco Ring, Obladì obladà condotto da Serena Dandini, o Fuori Orario di Enrico Ghezzi. Accompagna la mostra un catalogo Skira, coordinato da Alessandra Coppa e Anna Maria Mainoli, con testi di Luca Beatrice, Stefano Casciani, Aldo Colonetti, Luigi Prestinenza Puglisi e Gillo Dorfles.

Note biografiche
Massimo Iosa Ghini (Bologna, 1959) è architetto, laureato al Politecnico di Milano. Dal 1985 partecipa alle avanguardie del design italiano, per il gruppo Bolidismo di cui è fondatore, e fa parte del gruppo Memphis con Ettore Sottsass. Come architetto la propria evoluzione professionale si svolge nella progettazione di architetture e spazi espositivi, ridefinendo l’interior design identity di un gruppo altamente selezionato di aziende con l’applicazione world-wide a tutte le loro sedi, consociate e punti vendita. I suoi progetti hanno ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Good Design Award dal Chicago Athenaeum e il Red Dot Award. Ha tenuto conferenze e lectures in varie università, tra le quali il Politecnico di Milano, la Domus Academy, l’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Elisava di Barcellona, la Design Fachhochschule di Colonia, Hochschule für Angewandte Kunst di Vienna. Dal 2007 è docente di Industrial Design e Made in Italy all’Alma Graduate School di Bologna. Dal 2008 è Adjunct Professor alla School of Design del Politecnico di Hong Kong.

Informazioni: www.iosaghini.it

Catalogo: Skira

Segreteria organizzativa: tel. 051.236563; comunicazione@iosaghini.it

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco tel. 02 36 755 700 press1@clponline.it

Preview: lunedì 8 aprile 2013, dalle 11.00 alle 18.00

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Meet Design
Around the World

Dal 9 aprile all’ 1 maggio 2013

AROUND THE WORLD è la terza edizione di MEET DESIGN, un evento organizzato da RCS. Una grande iniziativa dedicata al design italiano diventato icona di creatività e innovazione in tutto il mondo. Un contenitore di idee e attività in grado di veicolare i valori concettuali, progettuali, creativi e produttivi di questa disciplina, raccontando i protagonisti della cultura italiana dell’abitare. Around the world è un viaggio ‘internazionale’ nel mondo del design, un percorso che parte da Milano e prosegue in sette città del mondo: San Paolo, New York, Vienna, Pechino, Tokyo, Parigi e Melbourne.

“La mostra mette in scena la vocazione internazionale del Made in Italy e la sua capacità di ispirare gli stili abitativi delle grandi capitali del mondo. Dagli stucchi parigini all’essenzialità giapponese, dal modernismo brasiliano al loft di New York, sette scenari domestici selezionati da Case da Abitare dialogano con l’eleganza contemporanea degli arredi italiani. Protagonisti di interni, lounge e spazi verdi a tutte le latitudini” – dichiara Francesca Taroni, direttore di Case da Abitare curatrice della mostra insieme a Ico Migliore.

Around the world - progettata e allestita da Ico Migliore e Mara Servetto, Migliore+Servetto Architects - inaugura il 9 aprile e rimarrà aperta fino al 1° maggio 2013.

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Gae Aulenti
Gli oggetti e gli spazi

a cura di Vanni Pasca
Dal 9 aprile all'8 settembre

Triennale Design Museum ricorda Gae Aulenti attraverso una selezione dei suoi più iconici oggetti di design realizzati dal 1962 al 2008, a cura di Vanni Pasca con progetto di allestimento dello studio Gae Aulenti Architetti Associati.

Triennale di Milano e Triennale Design Museum negli ultimi anni hanno avviato un percorso di promozione e valorizzazione dei maestri del design e della architettura italiani con una serie di mostre e iniziative specifiche. Dal 2003 Gae Aulenti è stata protagonista della mostra itinerante Maestri del design italiano presentata al Grand Hornu in Belgio, a Tokyo, Osaka, Hong Kong e Mosca e nel 2012 è stata insignita dalla Triennale della Medaglia d'Oro alla carriera. Ora è protagonista di un omaggio volto a ricordare un aspetto meno valorizzato della sua progettazione, rispetto agli interventi in campo urbanistico, alle architetture e ai progetti di allestimento: il design.

Nella mostra viene ripercorsa la storia progettuale di Gae Aulenti, capace di guardare al razionalismo e al good design attraverso la lente del Neoliberty e dell’Art Deco e di reinventarli con eleganza (come nella Pipistrello o nello Sgarsul) ma anche capace di recuperare con ironia la pratica dell’assemblage e la lezione delle avanguardie (come nel Tavolo con ruote).

Triennale Design Museum conferma così la sua duplice natura di luogo della sperimentazione, da una parte, e luogo della memoria e della conservazione, dall’altra, sulla scia dei recenti omaggi a figure fondamentali per il design italiano come Carlo De Carli e De Pas D'Urbino e Lomazzi”.

Immagine: Massimo Iosa Ghini, Lúmina, Faraone, 2011

Triennale di Milano
viale Alemagna 6, Milano
Orari: Martedi - Domenica 10.30 - 20.30 Giovedi 10.30 - 23.00
8 - 14 Aprile 2013 10.30 - 22.00

IN ARCHIVIO [844]
Rosanna Bianchi Piccoli
dal 14/12/2015 al 23/1/2016

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