L'artista ha voluto turbare, deturpare e deformare la pittura, mettendone in evidenza il suo aspetto emofiliaco, di sanguinosa metamorfosi. Il titolo della mostra, Die Verwindung, e' preso in prestito da Heidegger e indica un atteggiamento infedele nei confronti della tradizione.
Sabato 26 gennaio alle ore 18,30 Nicola Samorì inaugura la sua prima mostra personale
presso la Galleria Mazzoli di Modena. Il titolo della mostra, Die Verwindung, è preso in
prestito da Heidegger e indica un atteggiamento infedele nei confronti della tradizione,
ossia un tradimento – che è anche un’abietta transizione – che riprende e al contempo
ripensa i tegumenti della pittura.
Tale distorsione/dislocazione ha permesso all’artista di
investigare e reinterpretare la Storia dell’arte, mettendo in pratica i suoi delitti-diletti ai
danni della pittura (disciplina accettata come eredità scomoda ma allo stesso tempo
necessaria).
Nel loro farsi e disfarsi, i dipinti assecondano un’intrinseca frantumazione “dell’identità e
dell’identico” che intende scandagliare i limiti grammaticali e le possibilità sintattiche di
immagini estremamente diffuse. Trafugando le memorie che languono nelle pinacoteche di
tutto il mondo, Samorì ha quindi deciso di profanare i capolavori dell’arte, nella speranza di
«comprendere la vitalità violata della nostra cultura, un capitale inconscio e materiale».
Incoraggiando la forza istintiva e distruttiva dell’organizzazione formale, i quadri di questa
mostra infrangono l’armonia delle immagini per svelare e svellere la pittura stessa.
Trasformando i suoi soggetti in molossi (vale a dire: in una materia in via di disgregazione
che regge su di sé l’insopportabile gravame del supplizio), l’artista ha finito per castigare
ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della
pittura. Nelle opere realizzate espressamente per gli spazi della galleria, Nicola Samorì ha
infatti voluto turbare, deturpare e deformare la pittura, mettendone in evidenza il suo
aspetto emofiliaco, di sanguinosa metamorfosi.
Inaugurazione: Sabato 26 Gennaio ore 18.30
Galleria Emilio Mazzoli
via Nazario Sauro n.58/a, Modena
Orari: 10.00-13.00/16.00-19.00 chiuso i festivi
Ingresso libero