Nascita dell'individuo libero. La mostra si divide tra gli spazi di Villa Bolasco la Galleria Flaviostocco, dove sono presentate installazioni, fotografie e sculture del giovane artista.
Sabato 30 Giugno, su iniziativa dell'assessorato alla cultura di Castelfranco Veneto, si inaugurerà la mostra sul
giovane artista Mattia Novello.
La mostra si dividerà tra gli spazi di Villa Bolasco, con installazioni e fotografie e nella Galleria Flaviostocco di
Castelfranco Veneto con altre foto-grafie e sculture. L'inaugurazione partirà alle ore 18.30 presso la Galleria
Flaviostocco in Borgo Pieve 21 e poi si sposterà alle 21.30 in Villa Bolasco.
Per l'occasione sarà presentato il catalogo sull'artista con presentazione della critica d'arte Carolina Lio.
L'iniziativa rappresenta un'intelligente convergenza di propositi tra pubblico e privato nel settore culturale,
un modo per far conoscere un giovane
artista del territorio di grande talento e per scoprire gli splendidi spazi di Villa Bolasco, una delle perle della
Città di Castelfranco Veneto.
Mattia Novello è un artista dal lavoro articolato, che come gran parte dei nuovi talenti emergenti sul
panorama contemporaneo sente di non
potersi limitare a un solo mezzo e crea ambientazioni più complesse.
La sua ricerca si concentra sulla sintesi degli opposti per creare una rinascita, o meglio una nuova nascita
consapevole come individuo che appar-tiene al mondo e a se stesso allo stesso tempo. In resina sono
realizzate tutte le sue nuove opere scultoree e installative e questo rappresenta un
punto di svolta simbolico importante, questa diventa gradatamente sfumata no alla trasparenza e all'oggetto
presentato nella sua forma pura,
cristallizzato e puricato dal tra-co delle idee che inquina le visioni quotidiane. In queste nuove opere
l'oggetto viene sacralizzato in un processo
di sublimazione, una “Nascita della purezza”. In questo modo la materia viene liberata e diventa uno
strumento catartico per la liberazione dello
stesso artista dagli schemi assillanti delle convezioni, di cui la diatriba bene-male e l'icona più evidente. Lo
sguardo di Mattia Novello può in questo
modo vedere il mondo in un'ottica di comprensione allo stesso tempo profonda e semplice.
La riaproppiazione degli spazi, avviene adesso in maniera silenziosa, con una superiorità che trasgura la città,
da New York a Parigi tornando in
Italia. Il prodotto di questa nuova visione urbana, di un nuovo modo di muoversi nel mondo e sentirvisi parte
con uno sguardo personale, lo si
trova in buona parte del suo lavoro fotograco. Per esempio, l'intera serie “Forme geometriche cittadine”
riprende dal basso angolature di palazzi o
altre strutture architettoniche fotografate e proposte in positivo. Quasi completamente bianche, con squarci
scuri verso il cielo, sono gure irrealis-ticamente luminose, spazi che sembrano allargarsi, pervasi da un senso
quasi mistico in direzione dell'innito. Mattia Novello trasforma gli spazi
della città in un controspazio in cui essere completamente immersi conservando un senso di isolamento che
perde le sue accezioni negative e si
direziona verso una solitudine cosciente e intima. In questo nuovo contesto, geometrico, dall'apparenza
glaciale e aperta eppure insolitamente
privato, parte la sua ricerca fotografia verso soggetti umani da contestualizzarvi, salvandoli dall'estraneità
banale della società di massa. Un mimo
chiuso su un fondo nero e cieco è costretto a mostrare la propria identità, così come vari soggetti trovati
casualmente per strada che diventano i
protagonisti di foto in cui cancellando il contesto viene cancellato il ruolo sociale e resta la persona in se
stessa, contornata da aloni di luce che le
danno vita, importanza, attenzione e senso. La stessa operazione può essere fatta non solo sulla gente, ma
anche sui luoghi. Ed è proprio quello che
l'artista fa nella serie “Pareti” in cui la materia della città, spezzettata in muri silenziosi, senza tracce umane e il
più possibile minimali e pulite, cerca
di raccontare la città al di fuori del suo ruolo di città.
In sintesi, l'atto di rinascita che Mattia Novello cerca in primis di dedicare a se stesso, si estende poi alle città,
alle persone che la abitano e alle
porzioni di spazio, in una personalizzazione e particolarizzazione che faccia emergere l'importanza di ogni
tassello della società di massa. L'artista
crea un punto di vista equilibrato che media tra il silenzio e il rumore, la socialità e l'isolamento, l'estraneità e
l'assorbimento, il bene e il male,
superando il bisogno di appartenenza a un estremo e vivendo in una purezza semplice, di trasparente forza.
Mattia Novello è nato il 6 ottobre 1985 si è laureato in comunicazione visiva presso I:E:D. Istituto Europeo di
Design Milano, minor in fotografia di
moda presso SCHOOL OF VISUAL ART New York e minor in mix e media art presso PARSONS SCHOOL New
York.
Vive e lavora a Castelfranco Veneto(TV).
Presentazione Sabato 30 Giugno 2012 dalle ore 18.30
Galleria Flaviostocco
Borgo Pieve 21 - 31033 Castelfranco Veneto(TV)
Orari di apertura: 10.00 - 12.30, 16.00 - 19.30
Villa Bolasco Borgo Treviso 73 - 31033 Castelfranco Veneto(TV)
20.00 - 23.00 (sere spettacolo)