Fortezza Monumentale del Priamar
Savona
corso Mazzini (Palazzo del Commissario)
019 8310390
WEB
Claudio Carrieri
dal 22/2/2012 al 23/3/2012
mar - dom 15,30-18, mattino su prenotazione
328 9451144
WEB
Segnalato da

Conarte



approfondimenti

Claudio Carrieri



 
calendario eventi  :: 




22/2/2012

Claudio Carrieri

Fortezza Monumentale del Priamar, Savona

Abissi di speranza. Dipinti ed installazioni dedicate ai migranti che dall'Africa attraversano il Mediterraneo per approdare alle coste europee. Insieme alle opere dell'artista sono esposti 30 racconti scritti dagli alunni delle scuole medie e secondarie di Savona. Uno spazio e' dedicato alla documentazione video e fotografica del viaggio 'Invertirelarotta'.


comunicato stampa

Le società sono in rapido mutamento, spinte, nello svolgimento inarrestabile della rete globale, a nuovi processi di relazione, a nuove connessioni.
Adeguarsi a questi cambiamenti, con il compito di comporre i canoni del bello, è continuo esercizio dell’arte.
Laddove, sicuramente le scienze economiche, ma anche quelle tecnologiche e perfino la fisica fondamentale interagiscono con le dinamiche collettive, certamente la conformazione delle regole non può prescindere da scelte legate all’etica; questo, tanto più, vale per l’arte. Qui occorre che la ricerca artistica non si restringa al campo della pura estetica, ma acquisisca la coscienza, oserei dire scientifica, di un intervento concreto nella dialettica sociale.
In questo senso, su un altro versante, si ascriverà il punto di vista dell’arte alla discussione sulla qualità, la direzione, il significato delle conoscenze, ciò che per Edgar Morin è: “Il Metodo”,
Ecco perché il fare artistico è destinato a diventare una delle più ardue attività umane e perché è necessario, oggi più che mai, che si rivolga verso nobili scopi come quello di porsi a trait d’union fra le persone e le loro comunità.

L’arte è complementarietà

Il “manufatto” artistico a questo punto si ridefinisce ancora attraverso le qualità che derivano dalla sua funzione, funzione che si può individuare soltanto partecipando al dibattito civile, non per rappresentare fazioni o ideologie, ma intervenendo direttamente nella definizione dei valori.
La leva emotiva, centrale nella tessitura di un migliore equilibrio sociale, appartiene, nella sua accezione più alta, all’arte.
Pensieri e culture distanti, se non addirittura inconciliabili, attraverso l’arte possono trovare affinità, possibilità per un completamento che non resti confinato nel cielo mentale delle pure ricerche linguistiche e formali, ma venga assimilato nelle coscienze e diffuso attraverso una luce perfino spirituale.
Questo tentativo è il valore aggiunto che scamperà l’arte dal rischio di arroccarsi sulle torri del concettuale o, ammantata di nero nichilismo, tornare a visitare il già visto, tradendo il limite del modello estetico borghese che, non riuscendo a superarsi, diventa autoreferenziale, declina e, tramontando, dell’arte annuncia la morte.
L’intento è quindi rivoluzionario: innovare, cambiare i parametri, assumere nuovi canoni di riferimento, fare piazza pulita del vecchio.
Ma Rivoluzione qui non significa sovversione dell’ordine sociale, al contrario, significa integrazione, reciproca acquisizione, sinergia valoriale: un processo di sviluppo culturale, dove l’arte diviene elemento catalizzatore, capace di stimolare la curiosità per l’altro, favorire l’incontro, l’armonia fra le diversità, con lo scopo di una crescita civile comune.
Da qui nasce:
“Abissi di Speranza”
Questa mostra dichiara il valore politico del punto di vista dell’arte, che si può rinnovare solo se prende parte attivamente alla costruzione sociale.
Solo così il suo linguaggio, depurato dagli orpelli concettuali, dal decadentismo estetico, può diventare autenticamente popolare, tornare ad essere accessibile ai più.
Bello è ciò che si rappresenta attraverso il buon gesto, buono è qualità concordata nel dibattito civile al quale l’arte deve partecipare schierandosi.
Questa oggi è la genesi formale del bello.
Claudio Carrieri

La mostra, progettata da Claudio Carrieri e organizzata da U.S. Letimbro “Santuario”, patrocinata dalla Città di Savona, sarà realizzata in collaborazione con CGIL, FLC, AUSER, Galleria Conarte e con il coinvolgimento degli allievi delle scuole medie e secondarie di Savona.

Insieme ai dipinti e alle installazioni dell’artista savonese verranno esposti 30 racconti, scritti dagli alunni, ispirati al tema dei migranti. I testi migliori saranno votati dal pubblico e premiati giovedì 22 marzo 2012, ore 16,30 nella sala della Sibilla.

Alcuni alunni del Liceo Artistico parteciperanno, nel corso della mostra, a un laboratorio di pittura e realizzeranno, insieme all’artista, alcune opere ispirate ai racconti.
Queste opere resteranno come parte integrante della mostra.
Uno spazio sarà dedicato alla documentazione video e fotografica di: “Invertirelarotta”; viaggio per mare tra la riva nord e sud del Mediterraneo: diritti umani, memoria, reciprocità.

Per documentare l’evento, sarà realizzato un catalogo in formato digitale e, a richiesta, cartaceo (disponibile a fine mostra) a cura del fotografo Fulvio Rosso. Presentazione di Ferdinando Molteni.

Pubbliche relazioni e organizzazione generale a cura di:
Sabrina Pellegrini t.3496651882 pellegrini.sabrina@tiscali.it
Mauro Baracco t.3493230991 mbaracco@gmail.com
Marilena Boggiano t.3283829018 marilenaboggiano@libero.it
Conarte t. 019828695 conarte@galleriaconarte.it

Inaugurazione: giovedì 23 febbraio ore 17,00
L’apertura della mostra sarà preceduta da una conferenza sui migranti, organizzata da FLC-CGIL, nella sala della Sibilla, alle ore 16,00

Fortezza Monumentale del Priamar - Palazzo del Commissario
corso Giuseppe Mazzini Savona
Orario mostra: da martedì a domenica 15,30-18,00
(mattino su prenotazione cell. 3289451144)

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