Centro d'Arte Piana dei Colli (Villa Alliata Cardillo)
Palermo
via Faraone, 2 (nei pressi della Fabbrica delle Idee e del Velodromo)
091 6790853 FAX 091 6790241
WEB
Rui Inacio
dal 24/11/2011 al 20/12/2011
gio-sab 15:30-19:30

Segnalato da

Centro d'Arte Piana dei Colli villa Alliata Cardillo



approfondimenti

Rui Inacio
Giulia Ingarao



 
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24/11/2011

Rui Inacio

Centro d'Arte Piana dei Colli (Villa Alliata Cardillo), Palermo

Dormant Places. L'artista si cimenta con uno dei piu' diffusi temi iconografici della tradizione nordica, quello del paesaggio, in una interpretazione ricca di elementi familiari.


comunicato stampa

a cura di Giulia Ingarao

Direzione e Coordinamento Attilio Lodetti Alliata
Responsabile dell'allestimento tecnico e logistico Giuseppe Carli
Sponsorship Fondo Antico – Vini, Giunta – Catering, Lodetti Commerciale Metalli

La mostra Dormant Places ha come tema centrale la riflessione sul paesaggio. Rui Inácio si cimenta con con uno dei più diffusi temi iconografici, soprattutto nella tradizione nordica, per raccontare attraverso uno sguardo allo stesso tempo analitico e visionario, un paesaggio alterato ma formato da elementi familiari.

La personale dell’artista portoghese Rui Inácio, promossa dal Centro d'Arte Piana dei Colli e patrocinata dall'Ambasciata del Portogallo a Roma, è composta da due momenti espositivi.

1. Quattro video-pitture realizzate tra il 2006 e il 2010. Le 4 Video Pieces declinano il tema del paesaggio e la sua relazione con la memoria e la tradizione estetica. Le opere di Inácio non sono mai descrittive ma sono frutto di una complessa rielaborazione del dato naturale. I suoi video mescolano pittura e video attraverso un ricercato processo di manipolazione che a tratti sembra disfarsi della realtà per approdare all'astratto “Inácio fa proprie – scrive Giulia Ingarao - le poetiche di Constable e Turner rendendole complementari: sintetizza le forme, che appaiono come chiazze di colore sciolto, inserendole in un ritmo più ampio senza però disfarsene mai”. A essere rappresentato non è il paesaggio ma l’idea archetipica di ciò che il paesaggio può essere.

2. Il secondo momento espositivo è un omaggio alla Sicilia: un’installazione dal titolo Etna Project composta da un video a tre schermi e una serie di disegni, Etna studies (2011). Il video mostra tre diverse e simultanee prospettive dell’Etna rielaborando un bagaglio di immagini raccolte dall'artista durante un viaggio in Sicilia nel 2007. I disegni che accompagnano il video Etna (2011) “appaiono - scrive G.Ingarao - immersi in un’atmosfera favolistica come illustrazioni romantiche di un mondo immaginario. I colori accesi esaltano l’aspetto fantastico delle vedute del vulcano raccontando uno spazio palpitante fatto di segni nervosi e colori che si sciolgono” . Nelle sue opere Inácio altera la disposizione degli elementi nello spazio, stravolge il ritmo di fruizione dell’osservatore, per recuperare la relazione con la natura e stimolare una diversa capacità di osservazione.

“Dormant Places” è il titolo che Rui Inácio sceglie per questa mostra nella quale espone gli esiti di una ricerca sul paesaggio iniziata nel 2006 con i video Slow waves into distant scenarios 1 e 2. Le immagini che raccoglie e ricompone nei suoi frames sono luoghi addormentati, o momentaneamente inattivi (dormant) ma solo apparentemente statici.

Se in Slow wave 1 il profilo del paesaggio terrestre riflesso, per quanto compresso da un orizzonte altissimo, resta riconoscibile, è l’acqua che conquista uno spazio determinante. Ed è sempre l’acqua, nei due video che compongono la serie, a dettare il ritmo lento ma costante, quasi ipnotico, del fluire della natura che Inácio registra. L’immagine riflessa, vista attraverso un filtro deformante, fonde lo scorrere delle nuvole, l’incresparsi delle acque, le ombre degli alberi e le momentanee apparizioni di figure umane che, confondendosi con il paesaggio, si inseriscono in modo naturale nel ritmo di insieme. Poi l’ombra inizia a colorarsi di rosso-arancio e l’immagine sullo schermo evoca la perdita di forme nelle chiare atmosfere impressioniste, ma il movimento appena percettibile delle ombre che attraversano gli alberi allontana il riferimento inserendo un elemento perturbante, emotivo.

L’immagine del secondo video, immersa nell’acqua, diventa mutevole nella definizione della forma delle cose; Inácio fa proprie le poetiche di Constable e Turner rendendole complementari: sintetizza le forme che appaiono come chiazze di colore sciolto, inserendole in un ritmo più ampio senza però disfarsene mai. In Beyond the mountains (2008) il profilo definito delle montagne, l’aura rosata delle nuvole e il lento muoversi di luci e ombre sull’acqua creano un senso di smarrimento provocato dall’immobilismo composto dell’immagine e dall’inquietante sdoppiarsi delle forme sull’acqua. Inácio si muove con delicata maestria sull’incerto confine tra la cosiddetta realtà e la dimensione immaginativa, creando una complessa partitura di non immediata lettura e di cui le complesse stratificazioni vanno decifrate. Come Fridrich, a cui l’artista guarda, Rui Inácio racconta un paesaggio dove la figura umana è assente o appare come ombra indecisa, appena riconoscibile, creatura quasi mitologica che si dissolve tra gli specchi d’acqua e i labirinti d’alberi.

“I paesaggi possono essere ingannevoli. A volte un paesaggio non sembra essere tanto uno scenario della vita dei suoi abitanti quanto un sipario dietro cui hanno luogo le loro lotte, gesta e fatalità…” (Bergler). Così in Trees (2009) il paesaggio è immerso in uno scenario onirico, abitato da ombre, sagome deformate, come oscure ma innocue creature dell’acqua che si stirano, si segmentano fino a diventare mobili linee di luce e ombra. Anche qui il processo di dileguazione della forma è indagato fino alle estreme conseguenze per arrestarsi nel momento precedente il disfacimento nell’astratto.

Infine l’ultimo progetto della serie è un omaggio alla Sicilia, un’installazione dal titolo Etna Project composta da un video a tre schermi e una serie di disegni, Etna studies.

Tre visioni simultanee dell’Etna: una vista ravvicinata delle pieghe della roccia dove si annidano chiazze di neve, il profilo nitido del vulcano sul cielo azzurro accompagnato dal ritmico sbuffare di fumo bianco e, infine, una schermata azzurra attraversata da uno sbiadito profilo di nuvole. L’effetto di straniamento che caratterizza il progetto video è determinato dalla visione ravvicinata dell’Etna, assimilabile ad un quadro informale, e dalla ambiguità creata dalla sovrapposizione di fumo e nuvole.

Un aspetto centrale nella ricerca di Inácio è la tendenza a rallentare il tempo dell’immagine stimolando una visione nuova e analitica della natura, impossibile da cogliere ad occhio nudo. Il suo lavoro stimola dunque una contemplazione attiva del mondo, provocata proprio dal disordine nell’ordine di quegli elementi che, nell’immaginario comune, compongono il paesaggio evocandone la sua essenza archetipica. Nell’installazione dei disegni che accompagna il video Etna (2011) si accentua questa attenzione al particolare, ma gli scorci dell’Etna, che ritrae da diversi punti di vista, appaiono immersi in un’atmosfera favolistica come illustrazioni romantiche di un mondo immaginario. I colori accesi esaltano l’aspetto fantastico delle vedute del vulcano raccontando uno spazio palpitante fatto di segni nervosi e colori che si sciolgono e, cancellando i confini di questo mondo disabitato, invitano lo spettatore a diventare un insider del suo scenario. Se “il paesaggio è un modo di vedere il mondo” (Cosgrove), Rui Inácio riorganizza la propria visione, proponendoci una delle possibili, condivisibili, costruzioni del mondo.
Giulia Ingarao

L’artista, profilo biografico
Rui Inácio (Loures, Portogallo 1971) vive e lavora tra Londra e Lisbona; si è specializzato presso la Chelsea College of Art and design, University of Arts - London. Ha concentrato la sua ricerca sulla memoria pittorica e sulle diverse possibilità di rappresentazione del visibile. Soggetti dei suoi lavori sono prevalentemente paesaggi archetipici o elementi del paesaggio decontestualizzati. Crea luoghi che non esistono ma, poiché sono composti da elementi riconoscibili - la linea d’orizzonte, le ombre degli alberi o le nuvole -, soddisfano le aspettative visive che abbiamo del paesaggio. Inácio usa quasi ogni medium ed è uno ottimo disegnatore. Oltre che alla video-arte, si dedica anche alla fotografia, alla pittura e alla scultura. Tra le sue mostre : Between Documentation and Fition, Maus Habitos, Porto, Portogallo; Landschaft als Weltsicht, Wiesbaden Museam, Wiesbaden, Germania; Cologne Art Fair, Hans Strelow, Colonia, Germania (2011); Emil Schumacher Museum, True Images, Hagen, Germania; Silent Trees & Other Landscapes, Galeria Hans Strelow, Dusseldorf, Germania (2010); Espaço Ilimitado- Porto, Portogallo (2009); Unit 7- Unit 7, Londra, Inghilterra (2008).

Rui Inácio
Nasce a Loures, Portogallo nel 1971 Vive e lavora tra Londra e Lisbona.

Formazione
2004 | 2005 Master Fine Arts, Chelsea College of Art and Design, University of Arts - London, Londra, Inghilterra.
2003 | 2004 Post - Laurea Fine Arts, Chelsea College of Art and design, University of Arts - London, Londra, Inghilterra.
1996 | 2001 Laurea in Arti Plastiche Scultura, Faculdade de Belas Artes da Porto, Universidade do Porto, Porto, Portogallo.
1993 |1994 Corso di Formazione Professionale in modellazione della ceramica, CENCAL Caldas da Rainha, Portogallo.

Borse di Studi
2001 Sócrates Erasmus, Faculdad de Bellas Artes da Universidad Castilla de la Mancha, Spagna.
1994 Comunità Europea, Liceo professionale della ceramica di Longcham, Francia.

Premi
1995 1 º Premio per la Ceramica JOVART Loures, Portugal.
1993 3º Premio di Pittura JOVART Loures, Portugal.

Mostre Individuali
2010 Emil Schumacher Museum, Hagen, Germania. Silent Trees & Other Landscapes, Galeria Hans Strelow, Dusseldorf, Germania.
2009 Espaço Ilimitado- Porto, Portogallo.

Mostre Collettive
2011 Between Documentation and Fition, Maus Habitos, Porto, Portogallo. Landschaft als Weltsicht, Wiesbaden Museam, Wiesbaden, Germania. Cologne Art Fair, Hans Strelow, Colonia, Germania.
2008 Unit 7- Unit 7, Londra, Inghilterra.
2007 Glocal Bodies – Shifting Borders and Hybrid Identities, Primo Piano Linvingallery Lecce, Italia.
Trasparent 2 ed., Kunstkub, Berlino, Germania.
2006 Trasparent 1 ed., B.I.G. Contemporary Art Project, Atene, Grecia.
2005 MAFA, Chelsea College of Art and Design, Londra, Inghilterra. Big Make me Feel Good, Chelsea College of Art and Design, Londra, Inghilterra.
36 Craven Street ,Benjamin Franklin House, Londra, Inghilterra.
Made Up, Chelsea Space, Londra, Inghilterra.
Late at Tate Britain, Tate Briton, Londra, Inghilterra.
2004 PGDIP, Chelsea College of Art and Design, Londra, Inghilterra. My Best Nightmare, Bagley`s Lane, Londra, Inghilterra.
2003 Kensiton Chelsea College, Exposição final do Curso de Gravura, Londra, Inghilterra.
2001 Destinos e direções, Atmosferas, Porto, Portogallo. Noites Belas, Bar Anikibobo, Porto, Portogallo.

Evento promosso dal Centro d'Arte Piana dei Colli – Villa Alliata Cardillo
con il patrocinio dell'Ambasciata del Portogallo a Roma

Venerdì 25 novembre ore 17:30 conferenza: “L’invenzione del paesaggio. L’arte di vedere e costruire il mondo”.

La conferenza invita, attraverso interventi di specialisti, ad una riflessione sulla storia della rappresentazione del paesaggio dalle origini fino agli ultimi esiti della videoarte, introducendo e contestualizzando il tema della personale di Rui Inácio, Dormant Places, che si inaugura a seguire. Introduce: Giulia Ingarao, direttore artistico del Centro dìArte Piana dei Colli di Villa Alliata Cardillo Intervengono: Davide Lacagnina, storico dell'arte :"Moderno, postmoderno, ipermoderno? Alle origini del paesaggio" Alessandro Rais, critico cinematografico: “Video Landscapes” Paola Nicita, giornalista e critico d'arte: “Gli ultimi esiti della videorte: la costruzione dello spazio”

Inaugurazione 25 novembre ore 19

Centro d'Arte Piana dei Colli (Villa Alliata Cardillo)
Via Faraone, 2 - Palermo
Orari: dal giovedì al sabato dalle 15: 30 alle 19:30
Ingresso gratuito

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Javier Garcera'
dal 3/4/2013 al 29/4/2013

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