Centro del progetto espositivo e' una grande Croce ideata dallo scultore giapponese che ha interpretato nella sua visione di artista orientale un soggetto caro alla spiritualita' occidentale. All'interno del convegno organizzato in occasione del 400' anniversario della morte di Matteo Ricci.
a cura di Andrea Dall’Asta S.I., Ede Palmieri e Francesco Tedeschi
La mostra, a cura di Andrea Dall’Asta S.I., Ede Palmieri e Francesco
Tedeschi, è interamente dedicata al tema della Croce, simbolo per eccellenza
del “religare”, quindi dell’unire, concetto chiave nello stile missionario
di Padre Ricci per il quale la missione non si deve tradurre in una
strategia di conquista ma in una relazione di reciproca accoglienza e di
amicizia perché “Il mondo senza amicizia sarebbe come il cielo senza sole e
come un corpo senza occhi”.
Centro del progetto espositivo è una grande Croce ideata dallo scultore
giapponese Hidetoshi Nagasawa che ha interpretato nella sua visione di
artista orientale un soggetto caro alla spiritualità occidentale. L’opera,
realizzata in marmo bianco di Carrara, è composta di otto braccia, ciascuna
delle quali poggia da un lato a terra e dall’altro tende verso l’alto, così
da rappresentare al tempo stesso il legame tra terra e cielo e la possibile
unione tra le diverse culture del mondo.
All’interno della mostra, la Croce di Nagasawa è volutamente posta in
relazione con un’antica Croce astile in rame dorato, completata da inserti
in argento, conservata oggi in San Fedele e originariamente appartenuta alla
chiesa di Santa Maria della Scala a Milano. Questa croce, risalente alla
seconda metà del XV secolo, ha subito negli anni diversi interventi quasi a
testimoniare le differenti fasi dell’esperienza della fede cristiana durante
i secoli.
Dal punto di vista iconografico la croce presenta medaglioni
lavorati a niello e bassorilievi in argento risalenti alla prima metà del
secolo XVI, il cui tema dominante è la salvezza dell’uomo in relazione a
Gesù Cristo. Infatti, tra i bassorilievi, spiccano all’intersezione dei
bracci una Crocifissione da un lato e un Cristo Pantocrator dall’altro.
Colui che giudica l’uomo è colui che lo giustifica con il dono della sua
vita.
La mostra è completata da documenti e opere antiche appartenenti alla
memoria spirituale e culturale della Compagnia di Gesù, come le incisioni
del celebre libro Evangelicae historiae imagines del 1593 che ebbe tanta
importanza nell’evangelizzazione dell’Oriente nel XVII secolo. In
esposizione anche opere di autori contemporanei, tra cui Mirco Marchelli,
Pietro Coletta, Giancarlo Marchese, realizzate in passato per la Galleria
San Fedele, a testimonianza della volontà della Compagnia di Gesù di farsi
sempre interprete del proprio tempo.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla conferenza:
Ore 12.00: a cura di Andrea Dall’Asta S.I.
«Per una più grande gloria di Dio».
Missione e arte nella Compagnia di Gesù
L’attenzione alla cultura e alla scienza, da sempre aspetto fondamentale
dell’orizzonte missionario della Compagnia di Gesù, non è strumentale o
preparatoria all’evangelizzazione, ma è connaturata alle modalità con le
quali si è configurata l’attività apostolica della Compagnia di Gesù per una
maggior gloria di Dio (secondo il motto di Ignazio, ad maiorem Dei gloriam).
Lo studio della scienza e della cultura sono fondamentali per permettere
all’uomo di entrare in un mondo abitato dalla presenza di Dio. Più si entra
nel mondo naturale più si coglie nel mondo la traccia divina, che si
dispiega nella sua pienezza alla luce degli occhi della fede. P. Andrea
Dall’Asta svilupperà questo tema da un punto di vista artistico, attraverso
il commento di alcune opere capitali per l’Ordine dei Gesuiti, come la volta
del Gesù del Baciccio e quella di Sant’Ignazio di Andrea Pozzo a Roma.
Con il contributo di FONDAZIONE CARIPLO
All’interno del convegno organizzato in occasione del 400° anniversario
della morte di Matteo Ricci
Catalogo in galleria con testi di Carlo Casalone S.I., Giacomo Costa S.I., Andrea Dall’Asta S.I., Ede Palmieri, Francesco Tedeschi
e Beatrice Brandalise, Jean Paul Hernandez, Vittorio Soana
Inaugurazione della mostra sabato 23 Gennaio, 12.45
Galleria San Fedele
Via U. Hoepli 3a, Milano
Orario: 16.00 – 19.00 dal martedì al sabato (chiuso festivi)
ingresso libero