Il lavoro di Roberto Lucca Taroni e' risultato particolarmente complesso sia nella fase di elaborazione che di raccolta del materiale - fase svolta con stage di otto incontri con sei utenti delle strutture del presidio ospedaliero -, che in quella di scelta e di costruzione finale dell'installazione. L'intera operazione e' partita dal concetto del "guardare" come sistema di creazione oltre che di apertura di un mondo.
a cura di Marco Meneguzzo
Nel proseguire il programma di mostre espressamente progettate per il MAPP
Museo Arte Paolo Pini, lunedì 3 giugno alle 18 00 si inaugurerà l'
esposizione di Roberto Lucca Taroni.
L'intento del MAPP è quello di coinvolgere gli artisti delle ultime
generazioni in un progetto che tenga conto non solo della particolari
caratteristiche storiche e culturali del luogo dove esporranno - alcune
stanze del più noto ex-Ospedale Psichiatrico di Milano-, ma che coinvolga a
pieno titolo l'esperienza dei pazienti che ancora usano il Paolo Pini come
day-hospital, o che frequentano corsi di recupero terapeutico attraverso
attività creative, realizzati nello stesso presidio ospedaliero. Per questo
la struttura espositiva "Padiglione 7" si caratterizza come luogo di
esperienze unico nel panorama italiano, e uno dei pochissimi a livello
europeo.
Il lavoro di Roberto Lucca Taroni è risultato particolarmente complesso sia
nella fase di elaborazione che di raccolta del materiale - fase svolta con
stage di otto incontri con sei utenti delle strutture del presidio
ospedaliero -, che in quella di scelta e di costruzione finale dell'
installazione.L'intera operazione è partita dal concetto del "guardare" come
sistema di creazione oltre che di apertura di un mondo. Per questo è stata
eseguita un'ampia ricognizione fotografica sui luoghi del vissuto dei sei
coautori, e sono state elaborate tre opere fotografiche in forma di
"finestre" che risultano contemporaneamente reali ed immaginarie . Inoltre
il concetto del "guardare" è stato allargato a quello del "descrivere": una
sorta di colonna sonora, con una serie di racconti partiti dall'
elaborazione dei luoghi fotografati, accompagna l'installazione e, anzi, la
precede all'esterno dell'edificio.L'aspetto fortemente metaforico del
"guardare" entra in rapporto dialettico con le tre "finestre" tramite il
lavoro più propriamente legato alla recente attività di Lucca Taroni: il
pavimento del "Padiglione 7" è stato trasformato in un gigantesco intarsio
che riproduce la pianta di un bunker - che l'artista chiama "Sentimental
Bunker", a indicare la valenza metaforica del luogo, inteso come rapporto
conflittuale tra "dentro" e "fuori" - e in due grandi fotografie che,
riprese con il fish-eye, riproducono altrettanti interni di abitazioni
diversissime - un interno altoborghese e la stanza di un immigrato
clandestino -, e dove la deformazione del guardare , visivamente evidenziata
dalla ripresa grandangolare, paradossalmente unifica le immagini, rendendo
quasi impossibile distinguere le due condizioni sociali, pur così diverse.
Così, la difficoltà e la fatica del "guardare" - cioè il raccontare l'
apertura di un mondo - si ritrova in tre "stazioni" ideali, collegate tra
loro dalla compresenza di analisi psicologiche, personali, storiche e
sociali, ma anche dalla coscienza della possibilità del superamento del
disagio attraverso il dialogo, l'elaborazione linguistica e la restituzione
narrativa del mondo stesso.
Inaugurazione Lunedì 3 giugno 2002 alle ore 18
Dal 3 giugno al 31 luglio 2002 lunedì- venerdì 10.00/16.30 sabato
10.00/13.00
Comunicazione e ufficio stampa : Giuliana Montrasio
Progetto ARCA ideato ed organizzato da Teresa Melorio
timelorio@iol.it ed Enza Baccei
In collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale Azienda Ospedaliera
Niguarda CÃ Granda
Allestimento: Francesco Popolizio Mezzi di trasporto : Ferrovie Nord : fermata Affori - bus: 70, 40, 52, 82
Informazioni Segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.30 tel e
fax 0264445392-5325 arca.mapp@tiscali.it
"Padiglione 7" MAPP Via Ippocrate 45, Milano
Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini