Teatro Toniolo
Mestre (VE)
piazzetta Cesare Battisti, 1
041 2749068
WEB
Macchine Teatrali
dal 26/2/2002 al 3/3/2002
041 971666
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Segnalato da

Uff Promozione Comunicazione




 
calendario eventi  :: 




26/2/2002

Macchine Teatrali

Teatro Toniolo, Mestre (VE)

Appuntamento unico, mercoledi' 27 febbraio alle ore 21.00, al teatro Toniolo di Mestre, dove Ascanio Celestini e Olek Mincer accompagnati dai Klezroym presentano Saccarina, cinque al soldo! Nell'ambito della Stagione di Prosa 2001 - 2002


comunicato stampa

Saccarina, cinque al soldo!

Ascanio Celestini e Olek Mincer
di Ascanio Celestini
con la musica dei Klezroym

Mercoledì 27 febbraio 2002, ore 21.00 (abbonamento turno A)

Appuntamento unico, mercoledì 27 febbraio alle ore 21.00, al teatro Toniolo di Mestre, dove Ascanio Celestini e Olek Mincer accompagnati dai Klezroym presentano Saccarina, cinque al soldo! nell'ambito della Stagione di Prosa 2001 - 2002 organizzata dal Comune di Venezia, Beni e Attività Culturali, Cultura e Spettacolo in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven

"E' un racconto per voci e musica. Un percorso attraverso le storie di due luoghi lontani: Lodz e Roma. Il racconto delle strade e delle persone che le attraversavano 50 anni fa durante la guerra. È la storia di una moneta. Una moneta che non serve più per comprare e non può essere accumulata in un tesoro. È la moneta battuta nel ghetto di Lodz, il ghetto che in Europa ha avuto la vita più lunga. Ma è questa moneta la cosa che più ci affascina. O meglio, la possibilità di raccontare una storia a partire dalla quotidianità degli oggetti. La possibilità di portarsi dietro un racconto e tirarlo fuori dalla tasca come si fa con una moneta. Ho cercato di mettere una accanto all'altra due storie, due vite parallele: quella del ghetto di Lodz e quella del rastrellamento del 16 ottobre del '43 nel ghetto di Roma. Due storie profondamente diverse. Perché a Lodz il ghetto è davvero un carcere e la precarietà della vita di quelli che vi sono reclusi è oltre ogni limite umano. Mentre a Roma il ghetto è un quartiere. Ma una questione li accomuna e rende le due storie terribilmente simili: l'illusione che ci si possa relazionare in modo umano con un'istituzione disumana e criminale. Quando i nazisti occupano Roma, ordinano alla comunità ebraica di portare 50 chili d'oro. Se non verranno consegnati saranno deportati in Germania 200 capi famiglia. La comunità di Roma, allora, mette insieme l'oro e lo consegna. A Lodz Haim Mordechai Rumkowsky trasforma il ghetto in una sorta di azienda convinto che fino a quando produrrà i nazisti non lo smobiliteranno. Il 16 ottobre dal ghetto di Roma vengono portate via 1022 persone, mentre nel ghetto di Lodz ne sopravvivono solo 877. [.] In Saccarina abbiamo provato a mettere insieme eventi, cose e persone cercando di disegnare diverse prospettive. Una serie di persone si affacciano al racconto. Sono Letizia l'Occhialona che vede arrivare i tedeschi all'alba del 16 ottobre nel ghetto di Roma. Sono mio padre e mio nonno che attraversano la città con un fegato, una cipolla e un uovo incartati e pronti per la cena. [.] C'è il macchinista Quirino Zazza che conduce il treno dei deportati da Roma a Firenze e molti altri che da soli valgono meno di un testimone in un processo, ma che messi tutti insieme creano una prospettiva interessante. Qualcosa di molto simile alla memoria dove le cose e i personaggi in sé non ci dicono quasi nulla. Ma dove il personaggio ci aiuta a vedere qualcosa che lo circonda."
Ascanio Celestini

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sabato 2 marzo, ore 21.00 (abbonamento turno D)
domenica 3 marzo, ore 16.30 (abbonamento turno E)

Urfè Koupaki e Jean-Marie Lehec
Legame di sangue
di Athol Fugard (nella nuova traduzione di Papillon)

Le Lien du sang (Legame di sangue), è il titolo dello spettacolo che nell'ambito della Stagione di Prosa 2001-2002 organizzata dal Comune di Venezia, Beni e Attività Culturali, Cultura e Spettacolo, in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Teatrale Arteven, va in scena sabato 2 marzo alle ore 21.00 e domenica 3 marzo alle ore 16.30 al teatro Toniolo di Mestre.

E' la parabola di due fratelli, un bianco e un nero, che si dividono una baracca in una sudafricana. Questo testo-denuncia è una riflessione sulle paure e le angosce che si legano alle questioni razziali e fu interpretato al suo debutto, nel 1961, dallo stesso autore Athol Fugard, uno scrittore bianco impegnato sul fronte dei diritti civili. La rappresentazione fece scalpore in patria per l'elevato livello tecnico e per l'audacia dei suoi contenuti e, dopo pochi anni, essa approdò alle platee internazionali con grande successo. La trama si sviluppa nella periferia di Port Elisabeth, dove le personalità contraddittorie di Morris, bianco, e Zach, nero, si incontrano, si scontrano, si fondono in una nozione del tempo che non tiene conto della vita reale e che scorre nell'esiguità e modestia della loro marginale dimora, rifugio e ripiego da un mondo che non dà spazio alla loro condizione, alla loro in-cultura, al loro "colore". La differenza tra i due si esprime anche all'interno delle mura domestiche, attraverso l'antitesi di due diversi modi di sentire; punto d'incontro la fraternità che li lega e li lascia come "inchiodati" alla forza e all'evidenza del loro percorso comune: l'affettività esuberante e impulsiva di Zach si piega con un'inconsueta rassegnazione all'umiliazione e alla disumanità alla quale è sottoposto al lavoro, mentre Morris si entusiasma nel prendersi cura della loro misera abitazione, sforzandosi con gioia e abnegazione a renderla più intima e accogliente. Dalla tristezza del fratello, che nella semi-confessione di una sera ripercorre i bei momenti trascorsi con l'amata Connie e si dispera dell'assenza di nuovi amori, nasce in Morris l'idea sulla quale si appoggerà l'intera storia: trovare a Zach una corrispondente con la quale possa "comunicare". Su consiglio di Morris, Zach rientrerà dunque la sera successiva con un giornale di annunci che gli permetterà di scoprire il profilo di tre brillanti fanciulle tra le quali sceglierà Ethel. Commovente sarà poi la solidarietà di Morris che, facendosi interprete delle aspirazioni dell'altro e tentando di rimediare al suo analfabetismo, lo aiuterà a redigere anche una lettera di presentazione. La risposta tanto sospirata non tarda ad arrivare: qualche parola e una foto sono sufficienti a far di nuovo palpitare il cuore di Zach. Ma la sensibilità e la compassione che avevano spinto Morris a venire in soccorso del fratello si trasformano, ad un tratto, in un irrimediabile senso di colpa quando questi si accorge dello stupido errore nel quale sono caduti entrambi involontariamente: Ethel è bianca e, ironia della sorte, il fratello di lei è un poliziotto. Ma ormai l'altro non vuol più rinunciare alla sua parte di sogno e alla speranza di poter esser amato nonostante il colore della sua pelle e così cadono nel vuoto i moniti di Morris che, anzi, è costretto da Zach a scrivere un'altra missiva alla quale la ragazza risponderà entusiasticamente. Tuttavia è a questo punto che per la prima volta Zach vedrà il fratello in maniera diversa, egli scorgerà distintamente in lui un uomo bianco a tutti gli effetti e lo sconforto per la propria paradossale condizione gli suggerirà l'idea "luminosa" di cedergli Ethel. Dopo una titubanza iniziale, Morris accetterà di prender parte a questo pericoloso gioco. Ma un colpo di scena finale unirà nuovamente i due di fronte ad una società che di colpo assumerà per essi un nuovo significato: saranno così entrambi pronti a ricominciare e a concludere un nuovo patto, quello "fraterno", il cui motivo è iscritto nel loro stesso sangue.

BIGLIETTI
Platea interi £ 25.000 (euro 12,91), ridotti £ 23.000 (euro 11,88)
Galleria interi £ 20.000 (euro 10,33), ridotti £ 17.000 (euro 8,78)

ORARIO BIGLIETTERIA
Dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 Chiuso il lunedì Tutte le informazioni sulla Stagione di Prosa del teatro Toniolo si trovano nel sito web.

Settore Teatro e Spettacolo tel. 041 2749068 - 9062 dalle 9.00 alle 13.00 escluso sabato e domenica

Teatro Toniolo tel. 041 971666 dalle 10.00 alle 12.30 a delle 17.00 alle 19.30 escluso il lunedì

Teatro Toniolo, Mestre

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