Giardino del Guasto
Bologna
via del Guasto (angolo via Belle Arti, 19/21)

In.Sight.Out
dal 8/9/2008 al 10/9/2008
20-22.30
338 8614359
WEB
Segnalato da

Associazione ERRARS




 
calendario eventi  :: 




8/9/2008

In.Sight.Out

Giardino del Guasto, Bologna

Una rassegna sperimentale di video arte che si pone come un'indagine sulla trasposizione di un limite. Un limite intrecciato tra visioni microscopiche del reale e stravaganti proiezioni psichiche; tra l'apoteosi del dettaglio onirico e una feroce profanazione visionaria. A cura di Andrea Pagnes e Roberta Venturi.


comunicato stampa

A cura di Andrea Pagnes e Roberta Venturi

Ognuno degli artisti invitati da ERRARS a partecipare ad In.Sight.Out, è forte di importanti esperienze espositive, sia in ambito nazionale che internazionale; pur affrontando il media video con linguaggi molto diversi fra loro, gli artisti, per qualche ratio, hanno attraversato quel peculiare fermento creativo che -per decenni- ha reso Bologna centro d’avanguardia della cultura creativa condivisa.

Nella scelta dei lavori presentati, Errars ha seguito -quale denominatore comune- il sovrapporsi -in via del tutto transazionale- tra dato di fatto e proiezione psico-simbolica; mentre il taglio dato alla rassegna – il come proporla e presentarla - è fortemente sperimentale: performance e video-performance si svolgeranno all’interno di un percorso scandito da diverse video installazioni ed insieme ai video arte: tout-court, all’interno di un allestimento ideato dall’artista Mirko Donati.

Seguendo i dettami della “poiesis aristotelica” -fare ad arte nel puro senso etimologico- Mirko Donati -al quale va attribuito prima d’ogni ulteriore riconoscimento la partecipazione alla rassegna del maestro Umberto Bignardi- è riuscito a creare un allestimento del tutto innovativo, capace di aprirsi all’articolato apporto di tutti: una sintesi creativa del senso di “IN.SIGHT.OUT” - come dell’intero progetto di “BE’arti per LIBER’arti” -: “andare oltre solo dopo aver guardato e non prima d’aver visto”.

Il Giardino del Guasto è uno spazio pubblico onirico dedicato ai bambini che di norma chiude la sera. Grazie anche all’ospitalità dell’omonima Associazione, la rassegna – realizzata in totale autonomia di mezzi e di risorse - si terrà in prima edizione assoluta nelle serate del:

FRAMMENTI DI FOTOGRAMMI
Testo critico di Roberto Cavallini

L’uomo aspetta sempre qualcosa, altrimenti non sarebbe. Ed è per questo che può sempre essere sorpreso. Questa attesa costituzionale non è né corpo né mente ma l’uno e l’altra.
(Paul Valéry, Tempo, Quaderni, Volume IV)

La video-esposizione In.Sight.Out si pone come indagine sulla trasposizione di un limite. Un limite intrecciato tra visioni microscopiche del reale e stravaganti proiezioni psichiche; tra l’apoteosi del dettaglio onirico e una feroce profanazione visionaria. Questo limite congiunge realtà e visione in un percorso logico ma scomposto allo stesso tempo.

frammento fotogramma n° 0001
Nel quale la visione è sospesa su una nuvola che accoglie riflessi e citazioni ben istruite. L'esplicito della creazione rivela passaggi inattesi, il rifiuto dai contorni imperfetti evapora e ci disarma.

L’energia disponibile e usufruibile all’interno del Giardino del Guasto si svolge attraverso corpi senza nome, paesaggi silenziosi e passaggi spezzati, occhi saturi e creazioni contuse.

frammento fotogramma n° 0002
Nel quale immagini s'inseguono, si perdono, corpi scivolano e anime rimangono oscillanti su una liquida superficie bianca nutrita da brani immaginari di strisce di polvere.

L’immagine in movimento e il suo immediato apparire delinea l’attesa che non si riferisce all’inevitabilità di dover attendere la comparsa dell’immagine, ma all’inevitabilità dell’immagine stessa e del suo mescolarsi in un percorso che si sviluppa attraverso cinque zone di proiezione. Cinque ‘stazioni’ che configurano altrettanti ambienti secondo una scelta espositiva che evita di istituire tematiche creando invece relazioni tra opere diverse attraverso giustapposizione.

frammento fotogramma n° 0003
Nel quale uno specchio si trasforma in immagine doppia ed ogni voyeurismo è esaltato attraverso la censura.

L’ipotesi preliminare che sottintende In.Sight.Out si configura come scarto temporale di una superficie concretamente cementata d’attesa. Tale ipotesi progettuale diviene riflessione sul tempo come produzione di pure intensità. Le immagini e i suoni di questa rassegna non scorrono su schermi e superfici consumate dall’inerzia ‘mediatico-divertentistica’; a volte però ne tratteggiano i contorni o ne penetrano l’essenza.

frammento fotogramma n° 0004
Nel quale tre visioni si dispongono poeticamente tra gli alberi e sussurrano parole, sguardi e corpi senza nome, soggetti di un esperimento di lotta.

Ogni zona è un’inquadratura sfocata che si auto-determina come tensione e mai come sintesi particolare; essa diviene tempo in divenire, decentrata e autonoma dal profilo di un dialogo immaginario tra le diverse opere in mostra.

frammento fotogramma n° 0005
Nel quale un quadro bianco di tela preparata si manifesta come cornice e chiusura del percorso espositivo con tre lavori che incidono obliquamente il rapporto tra realtà e memoria, società e singolo individuo.

Un’inquadratura non scelta, ma che s’impone in un rimando continuo di ricerche visuali che creano cinque imperscrutabili territori isolati. Frammenti di fotogrammi che configurano una costellazione (l’inquadratura che inscrive in sé tutte le altre) in cui l’attesa, come dimensione sospesa in cui corpo e mente coincidono, ne delinea lo spostamento continuo di territorio in territorio.

Il catalogo è, dunque, questo: pelle di un sogno. Pelle profonda, una pelle che assorbe gli odori e i sapori, che si macchia, si rovescia e, perché no, si auto-celebra. (roberto cavallini)

ALLESTIMENTO
Prima di ogni altra informazione ci piace evidenziare che l’allestimento prevede l’uso responsabile delle risorse:

- per evitare inquinamento acustico e consentire al pubblico di ascoltare i video arte in totale astrazione dai rumori esterni, l’audio di tutta la rassegna verrà trasmesso esclusivamente in radio cuffie;
- grazie al “video di benvenuto” –per la regia di Fabio Fiandrini- la fruibilità/uso pratico della la rassegna è stato dispiegato evitando sprechi di carta. Creato appositamente per il Giardino del Guasto. Protagoniste: Bimba -il cane pastore vestito da pecora- e l’attrice Laura Gigante diretta da Federico Mutti.
- nel medesimo intento di evitare sprechi la descrizione dei lavori/artisti/ canale di ricezione sono realizzati su diapositiva ad immagine fissa. I diapo-proiettori saranno posizionati nell’area contigua al lavoro presentato: serviranno al contempo da supporto informativo e per illuminare il percorso all’interno del Giardino;
- attraverso http://www.errars.it sarà possibile accedere ai contenuti della rassegna: il link dell’Associazione verrà impresso nel cuscino gonfiabile: un dono (consegnato all’ingresso insieme alle radio cuffie).

Al Giardino del Guasto si accede da Via del Guasto/ angolo Via delle Belle Arti n. 19/21. Salendo la scalinata in ferro, il visitatore è accolto dal video di benvenuto, proiettato in diversi monitor.

Giunti al termine della rampa, a destra sotto il pergolato di vite, verrà allestito il Caffè. Consisterà in un bancone art decò lungo sei metri e molto stretto (grazie a DELTA BO modernariato-Bologna). Gli addetti al bar sono tutti vestiti di bianco. I frigo e le zone d’utilità saranno coperti con tende in tela bianca, antica. Il Caffè verrà reso parte della “citazione allo schermo di carta igienica” del maestro Umberto Bignardi: allestimento creato con strisce di tela che arrivano a terra, rotoli di carta igienica e di multiuso, che pendono dalla struttura del pergolato ed arrivano a terra. L’allestimento consente l’agile passaggio degli utenti, da un fronte appare un unico schermo a brandelli. Dalle altre angolazioni gli addetti al Caffè, le strumentazioni coperte da tela bianca, e gli Utenti, interagiscono tra loro e con lo schermo: lo animano e ne sono parte. Congiuntamente ai video del Maestro proiettati senza audio: l’illuminazione del Caffè.

A fianco del Caffè, dalle h. 21.40 alle 23.30 il pubblico potrà scegliere di farsi coinvolgere nell’esperienza –unica- di creare personalmente, insieme a FEDERICO AJELLO graffiti di luce: è SUPERFICI la performance video live-priva di audio.

Più avanti, lungo il percorso, la video installazione -priva di audio- di BARBARA KOWA WE KNOW – BASIC KNOWLEDGE (2”) creata con due schermi “a specchio” che proiettano in loop il positivo ed il negativo del video.

Giardino del Guasto
Via del Guasto, angolo via Belle Arti, 19/21 Bologna
Orario 20 – 23,30
ingresso libero

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