Renzo Gandini e Gino Taraboi. Nelle opere grafiche che Gino Taraboi presenta raggiunge risultati di notevole interesse per l'originalita' dei temi e per lo stile compositivo. Renzo Gandini si presenta come processo tatuatesi nella contemplazione di chi si pone davanti alle sue opere. ( Augusto Timperanza).
Renzo Gandini e Gino Taraboi
Gino Taraboi
Pittore, scultore, Gino Taraboi, ha partecipato a molti simposi in
Lombardia e Trentino, raccogliendo numerose attestazioni e vincendo
diversi premi con opere plastiche di sicuro valore. Nelle opere grafiche
che qui presenta raggiunge risultati di notevole interesse per
l'originalità dei temi e per lo stile compositivo. Arte istintiva la
sua, senza mediazioni cerebrali o motivazioni intelletÂtualistiche, le
"figure" non sono rappresentazioni realistiche, forme evocate, quasi
viste con la coda dell'occhio, senz'altro in controluce perché solo
cosi chi lo sguardo può percepire l'essenza, si può dire, magica.
Un'arte senza pretese che vuoi mettere in comunicazione diretta
attraverso il mezzo dell'artista, con ciò che l'apparenza formale vuol
significare. Con il risultato di rendere l'effimero, un simbolo", come
scriveva Goethe. Ma simbolo non "voluto", e proprio per questo ottenuto
attraverso una "semÂplificazione" degli oggetti del mondo, che non ha
nulla di "soggettivo". Non è un'interpretazione delle forme
dell'apparenza, ma un ridare all'apparenza la sua reale sostanza. Non
è un'interpretazione delle forme, di ciò che appare pur rimanendo su
un piano di immaterialità . Una restituzione del reale alla sua
essenzialità metafisica, allo quale chi guarda non può non
ricondursi.
Renzo Gandini
Al di là di ogni definizione l'arte di Renzo Gandini si presenta come
processo tatuatesi nella contemplazione di chi si pone davanti alle sue
opere.
E chiaro che per arrivare a questo bisognerà vuotare la "tazza", per
utilizzare un termine Zen, cioè sbarazzarsi di tuffi i pregiudizi,
soprattutto positivi, nei riguardi dell'astratto. Non si tratta infatti
di "pittura astratta", modi un processo concreto di intimo avvicinamento
alla realtà , che si presenta come flutto di un atteggiamento
meditativo, per il quale le opere di questo singolare artista sono
appunto meditaÂzione in se stesse.È un processo che coglie l'attimo
illuminante e si fa cosa, anzi essenza della cosa. Non si può quindi
non far riferimento a un particolare tipo di percezione quando si
contemplano le improvvise illuminazioni di moti che si riflettono
nell'anima: come se l'anima, nulla volendo sapere di se stesso, fosse in
quell'animo gioia, profondità , unione che si manifestano in lei.
Il vibrare improvviso dello luce su un fiore, passaggi d'ombre, come
nuvole riverÂberate dai raggi di sole, il lento sorgere o tramontare
delle falci di lana sono tutte analogie di sentimenti cui bisogna
attingere per sperimentare quest'arte. Ed essa si pone con una
precisione che potremmo definire "geometrico", nel senso dell'arÂmonia
delle forme che si complementarizzano e si pongono tra loro in reciproco
e quasi matematico rapporto. Il mistero di una sostanza del mondo
pervasa ovunque da correnti invisibili di forza si fa via via presente e
l'invisibile diviene così attuale visione. In questo senso si potrò
parlare anche di arte educativa, perché induce in colui che ne
fruisce, un processo nel quale egli potrò a sua volta essere condotto
o "vedere". Questa la funzione dell'artista: aiutare a percepire ciò
che continuamenÂte sfugge nella quotidianità , ma che è pur sempre
all'origine della quotidianità stessa. Non lampi improvvisi o voli
fantastici di evasione dal quotidiano, ma una penetraÂzione lucido e
consapevole del "luminoso" che pervade l'oscurità della materia.
Un'attenzione alle piccole cose, non per for-male reazione
all'importanza che dà certa "arte" ma per l'intima conoscenza che
l'infinito si fa strada solo nel finito, trascendendolo di vota in
volta.
Augusto Timperanza
Nell'immagine un'opera di Gino Taraboi
Inaugurazione: sabato 26 gennaio alle ore 17.00
ore 18.30: "La funzione dell'artista oggi" Conversazione con Augusto Timperanza
Apertura tutti i giorni dalle ore 16.30 alle ore 20.00 e su appuntamento
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