Mostra Occidentale. "...Vedere per credere! In un tempo in cui non sembra esserci spazio per credenza alcuna, ecco riapparire il sospetto laico di un tempo migliore, trasparente e semplice, permissivo ed invitante all’introspezione e alla possibilita' di organizzare il quotidiano in una forma rispondente allo sguardo interno di una coscienza che salda in uno spazio comunitario l’artefice dell’arte e il suo gratificato beneficiario.†(dal testo di Achille Bonito Oliva in catalogo).
Mostra Occidentale
A cura Achille Bonito Oliva
Saranno esposti dipinti realizzati recentemente dall’artista.
Nelle opere presentate in mostra la memoria personale di Montesano “diventa la materia necessaria per la costruzione di una forma oggettiva e lampante. L’unica capace di confrontarsi, per la sua inedita complessità , con la smemoratezza spettacolare dei mass-media elettronici, tesi a restituirci soltanto la celebrazione di un costante presente. Alla bidimensionalità della telematica l’artista risponde con lo spessore delle proprie immagini, portatrici di una particolare intenzione che vuole sottoporre alla contemplazione dello spettatore forme frutto personale di un processo creativo e non di un’anonima catena di montaggio del gusto sociale. Il processo creativo diventa il sintomo neo-umanistico di un rinnovato livello di resistenza del soggetto che adotta non per cancellare il presente, ma piuttosto per restituirgli un tempo che corre dal passato verso il futuro.â€
Come alcune opere d’arte antiche, immortali, nelle quali il ruolo creativo dell’artista è stato “esercitato contro il potere del presente e a favore della possibilità del futuroâ€, così i dipinti di Montesano sembrano “voler stimolare nello spettatore la dignità silenziosa di una riflessione lenta e progressiva, la contemplazione di uno stato di diversa visibilità .
Vedere per credere! In un tempo in cui non sembra esserci spazio per credenza alcuna, ecco riapparire il sospetto laico di un tempo migliore, trasparente e semplice, permissivo ed invitante all’introspezione e alla possibilità di organizzare il quotidiano in una forma rispondente allo sguardo interno di una coscienza che salda in uno spazio comunitario l’artefice dell’arte e il suo gratificato beneficiario.â€
(dal testo di Achille Bonito Oliva in catalogo).
Gian Marco Montesano (Torino,1949) è uno degli artisti che hanno segnato il ritorno alla pittura dai primi anni settanta in avanti; il suo tratto, che azzera ogni forma di passionalità , è spesso ispirato dalla storia o dai ricordi collettivi. Forse Montesano è l’unico artista italiano che ha realizzato una pittura autenticamente concettuale, che ha saputo confrontarsi con gli atri mezzi espressivi ritenuti più vicini alla sensibilità contemporanea, come le installazioni o la fotografia. Sono ormai celebri i suoi quadri nei quali sono protagonisti Hitler o Stalin, letti alla luce non solo di quanto hanno fatto come dittatori e teorici del nazismo e del comunismo ma in quanto si sono interessati a più riprese dell’arte come veicolo di cultura e propaganda, come testimonia Un mondo di fratelli, dipinto nel quale è raffigurato Lenin che aspetta la Befana davanti al camino, esposto alla Biennale di Venezia del 1993.
Inaugurazione sabato 15 dicembre 2001 alle ore 18.30
Orari 10 - 13 / 16 -19.30
dal 15 dicembre 2001 al 22 gennaio 2002
Emilio Mazzoli Galleria d’Arte Contemporanea
via Nazario Sauro 62, Modena
telefono 059243455 - fax 059214980