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Gianluca Cavallo
dal 18/1/2008 al 9/2/2008

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Gianluca Cavallo



 
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18/1/2008

Gianluca Cavallo

GenomART, Salerno

La personale presenta opere pittoriche differenti per formato e tematiche. "Non esiste piu' un modello di riferimento ma una memoria universale, da respirare e da vivere."


comunicato stampa

La cultura contemporanea si è liberata della cultura moderna, della sua prassi ribelle, necessaria per far decadere la cultura classica o quella precedente. La cultura del moderno ha combattuto guerre linguistiche clamorose per introdurre concetti di libertà espressivi e innovativi, radicali, rivoluzionari. Grazie alla comunicazione interplanetaria il pensiero contemporaneo può finalmente elaborare concetti creativi di vera libertà espressiva e di comunicazione alla gioia. Non esiste più un modello di riferimento ma una memoria universale, da respirare e da vivere. Riempirsi di mondo vuotarsi di mondo. Colmarsi di mare e liberare tutte le onde possibili. Mangiarsi un vulcano e vomitare lune, ma, anche, trattenere terre tra le mani e attendere che nasca il paesaggio. La Monna Lisa coi baffi di Duchamps dal titolo ironico “lei ha il fuoco sulla coda” e Le Demoiselle D'Avignon di Picasso sono le due opere d'arte, che , circa cento anni fa, hanno rotto i canoni estetici e ci hanno proiettato in una dimensione di linguaggio dove il bello, il buon gusto, non faranno parte più della ricerca artistica.

Ai pittori sono venuti i brividi. L'artista ha cercato dentro di se i soggetti da creare. Perfino i ritratti sono stati e saranno dipinti a memoria. Questo il paradigma di ripartenza dell'arte che da moderna si trasforma, per sempre, in contemporanea. Con la transavanguardia, poi, si esaurisce la ricerca d'avanguardia e si liberano i linguaggi. E' possibili adoperare ogni tecnica, qualsiasi formato, ritorna la figura, il paesaggio, la natura con tutti i suoi oggetti. Ci troviamo di fronte ad una pittura intelligente, qualche volta inquietante, sicuramente liberata. Ecco Gianluca Cavallo, trentun'anni, giovane e vecchio insieme; forte nel fisico, dagli occhi ispirati. Sicuramente, è dotato, ha una gran voglia di dipingere. Ha creato dipinti per la sua chiesa di Sassano e questa avventura coraggiosa è ancora segnata ed è trasmessa nel suo sguardo. Sono curioso e interessato a studiare questo lavoro per capire se il luogo comunica un sacro reinventato.

E' proprio giusto invitare artisti giovani ad esporre le loro opere qui nelle sale della Provincia, a mostrare e mostrarsi, a comunicare un'esperienza ad un gran numero di persone, per crescere e ripartire su paradigmi più rivoluzionari. Intanto Gianluca Cavallo ci mostra opere di diversi formati e questo e' importante poiché la scelta del campo pittorico: piccolo, medio, grande, gigante, la sua orizzontalità o verticalità marcata è già una lodevole spinta di ricerca per trovare ispirazioni pittoriche inusuali. Notiamo pure il suo interesse a dipingere in diversi modi e tecniche. Parimenti diversi sono i temi affrontati. Come se in ogni opera si tuffasse in un piccolo burrone. L'artista lavora senza modelli prefissati, soggetti e oggetti preparati in studio. Crea a memoria e già questa metodologia lo proietta in un'area di contemporaneità obliqua. Parte bene.
Ugo Marano

Inaugurazione: Sabato, 19 gennaio 2008 ore 17.30

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