Un omaggio al ceramista: sono esposti oggetti di alta qualita' artistica che accolgono i nuovi segni offerti dal nascente industrial design.
Omaggio
Nato nel 1911 a Montelupo Fiorentino, Aldo Londi inizia appena undicenne il suo apprendistato ceramico nella locale manifattura “Fratelli Fanciullacci”.
Durante la lunga prigionia in Sud Africa, riesce ad allestire un primitivo laboratorio di ceramica dove realizza una statua di San Francesco, alta più di venti metri, che verrà collocata al centro del campo di Zonderwater.
Tornato in Italia nel 1946 entra alle dipendenze della “Cavalier Guido Bitossi e Figli” dove, diventatone direttore artistico, avvia una radicale trasformazione dei prodotti indirizzandola verso oggetti di alta qualità artistica che accolgono i nuovi segni offerti dal nascente industrial design.
Durante la sua quasi cinquantennale presenza alla “Bitossi” Aldo Londi ha lavorato fianco a fianco con numerosi artisti e designer che negli anni hanno frequentato la manifattura montelupina: da Remo Buti a Marco Zanini, da Matteo Thun a George Sowden, da Michele De Lucchi ad Aldo Cibic, solo per citarne alcuni.
Non ultimo anzi il primo, che accolse ed iniziò ai saperi della ceramica, l’allora trentottenne architetto Ettore Sottsass che con queste parole , in un suo scritto, presenta il maestro e l’amico: “Io penso che Aldo Londi sia una figura indimenticabile nella storia lunga e complicata del design italiano […] un personaggio da guardare bene, da rispettare molto, da imitare senza dubbi, da amare e da salutare sempre – togliendosi il cappello – come si faceva negli antichi rituali e dicendo: Buongiorno Maestro!”.
Galleria Terre d'Arte
via Maria Vittoria, 20/a -Torino
Ingresso libero