La vicenda italiana. In occasione delle due mostre Omaggio a Giuseppe Capogrossi e Generazione astratta, la Fondazione Bandera per l'Arte di Busto Arsizio ha organizzato un incontro. Si tratta di un'occasione per indagare i temi delle due esposizioni affrontando le caratteristiche specifiche dell'astrattismo italiano in un percorso che spazia dagli anni Cinquanta sino ad oggi. All'appuntamento prenderanno parte i critici Beatrice Buscaroli, Alberto Fiz, Walter Guadagnini, Marco Meneguzzo, oltre agli artisti Tommaso Cascella e Paolo Iacchetti.
La vicenda italiana
In occasione delle due mostre Omaggio a Giuseppe Capogrossi e Generazione astratta
aperte sino al 1° luglio prossimo, la Fondazione Bandera per l'Arte di Busto Arsizio
ha organizzato un incontro previsto alle ore 21 dal titolo
Pittura aniconica. La vicenda italiana. Si tratta di un'occasione per indagare i
temi delle due esposizioni affrontando le caratteristiche specifiche
dell'astrattismo italiano in un percorso che spazia dagli anni Cinquanta sino ad
oggi.
All'incontro intervengono i curatori della mostra Alberto Fiz, Direttore della
Fondazione Bandera per l'Arte e Beatrice Buscaroli. Ma anche il critico Marco
Meneguzzo e il Direttore della Galleria Civica di Modena, Walter Guadagnini. Il
dibattito coinvolge anche due artisti che espongono nell'ambito della mostra
Generazione astratta e in particolare Tommaso Cascella e Paolo Iacchetti a cui è
destinato il compito di portare una testimonianza diretta della loro indagine.
"La ricerca aniconica", spiega Alberto Fiz, "agisce in silenzio modificando la
percezione tradizionale e cogliendo la traccia invisibile del reale. Del resto,
la crisi della rappresentazione ha necessariamente messo in moto un meccanismo dove
la pittura passa attraverso la sua essenza pura, cogliendo la componente percettiva
e sensoriale in base ad un ripensamento complessivo del rapporto con il mondo
circostante". L'incontro consentirà , poi, d'indagare il significato della ricerca
aniconica in un paese come l'Italia dove la "l'astrattismo non ha vita facile",
come ha scritto Meneguzzo nel catalogo della mostra Generazione astratta. "In un
paese che strutturalmente crede di non poter sostenere più di una tendenza e che
culturalmente si è abituato ad obbedire al criterio avanguardistico che privilegia
sempre l'ultimo movimento, l'astrazione appare come un dato acquisito e perciò non
più molto interessante", ha scritto Meneguzzo. Ecco, dunque, che la serata
consentirà di sviluppare un confronto sulle prospettive dell'arte contemporanea
anche in relazione all'imminente apertura della Biennale di Venezia.
Gli otto
artisti della "generazione astratta" esposti nelle sale della Fondazione Bandera
per l'Arte, nati tutti intorno alla metà degli anni Cinquanta, pur non essendo
riconducibili né a un gruppo né a un movimento, hanno in comune una medesima
sensibilità che è quella di fare propria la grande tradizione pittorica italiana.
A recuperare le tracce della memoria ci pensano Arcangelo, Marco Tirelli e Roberto
Floreani. Per Arcangelo il segno viene interpretato spesso come apparizione
romantica di un mondo lontano; Floreani sviluppa l'aspetto ambiguo del reale
caricando i suoi simboli di un vasto retroterra culturale; Tirelli rappresenta
l'incarnazione pittorica dei nostri ricordi. Quanto a Gianni Asdrubali, la
superficie pittorica si dilata sino a contenere la totalità dello spazio, mentre
Paolo Iacchetti utilizza il colore come corpo vivo che conquista gradatamente la
dimensione temporale e spaziale. Se Tommaso Cascella scrive racconti invisibili che
passano attraverso frammenti di corpi e paesaggi, Luigi Carboni fonde scultura e
pittura rivelando l'ambiguità della natura. Per Gianni Dessì, infine, che in questa
mostra, insieme a Tirelli, rappresenta l'esperienza della cosiddetta Nuova Scuola
romana, il colore rimanda ad una dimensione simbolica e misteriosa che attraversa
universi poetici e luoghi dell'inconscio.
Le mostre Omaggio a Giuseppe Capogrossi e Generazione astratta rimangono aperte
sino al 1° luglio 2001
Orario; da martedì a venerdì 10-12,30; 15,30-19 Sabato e
domenica 10-13; 15-19; chiuso lunedì
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La Giornata del Bambino alla Fondazione Bandera
Venerdì 25 maggio un Convegno e una Mostra sulla Didattica
Una giornata interamente dedicata ai bambini, è quella prevista dalla Fondazione
Bandera per l'Arte di Busto Arsizio per venerdì 25 maggio 2001.
Un Convegno sulla Didattica e una Mostra sui Laboratori Creativi e Didattici saranno
gli ingredienti di questo importante appuntamento che coinvolgerà bambini, genitori,
insegnanti, esperti di didattica e responsabili di spazi museali. La Giornata del
Bambino inizia alle ore 14 con il convegno Il Bambino e l'Arte tra Scuola e Museo
(ingresso gratuito) che, come spiega Alberto Fiz, Direttore della Fondazione Bandera
per l'Arte e coordinatore dell'incontro, "si pone l'obiettivo di mettere a confronto
modelli didattici differenti coinvolgendo scuole e musei nell'intento di comunicare
l'arte intesa come spazio di creatività e di formazione".
Il dibattito è articolato in due parti: la prima riguarda L'Esperienza nella scuola e
la seconda L'Esperienza nel Museo.
Si parte proprio dalla scuola con gli interventi del Pedagogista del Comune di
Milano, Francesco Caggio e della Pedagogista della Scuola Materna Comunale Via
Giacosa a Milano, Maria Luisa Colizzi. Non manca, poi, un intervento della Direttrice
Didattica Alida Gottardi per illustrare l'esperienza della Scuola Materna Statale di
Parabiago. Molto ampio, poi, è il confronto tra i musei che consente di approfondire
la metodologia didattica di diverse istituzioni tra cui il Castello di Rivoli,
il Museo in Erba di Bellinzona, la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate e la
Fondazione Bandera per l'Arte di Busto Arsizio.
Per il Castello di Rivoli è previsto l'intervento della Responsabile del Dipartimento
di Educazione Anna Pironti, così come del Responsabile delle Relazioni Esterne
Massimo Melotti. A documentare l'importante esperienza del Museo in Erba, nato pochi
mesi fa nel Canton Ticino in stretta sinergia con il Musée en Herbe di Parigi creato
nel 1975, sono stati invitati Loredana Bianchi e Stella Nessi, rispettivamente
Presidente e Responsabile del Museo di Bellinzona.
La sezione didattica della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate viene
presentata dalla direttrice Emma Zanella e dalla Coordinatrice Francesca Consonni.
Assai significativo è poi, l'apporto di Vittoria Dal Verme, Responsabile Settore
Scuola Educazione del Fai con particolare riferimento a Villa Panza che custodisce
la celebre raccolta d'arte contemporanea di Giuseppe Panza di Biumo, uno dei più
celebri collezionisti al mondo.
Quanto alla sezione didattica della Fondazione Bandera per l'Arte, a fare gli onori
di casa sono Beba Restelli e Michela Dezzani, Responsabili del Laboratorio Munari
che da due anni opera con successo a Busto Arsizio.
I contenuti delle visite guidate, invece, sono illustrati da Angela Pisoni e Emanuela
Bessega. Ma il convegno viene completato dall'intervento della storica dell'arte
Rossana Bossaglia, curatrice della mostra Infanzie. Il bambinto nell'arte tra '800
e '900 aperta sino al 1° luglio a Palazzo Cavour di Torino e dell'artista Corrado
Bonomi che collabora con i Laboratori Didattici del Museo Erre come conoscere e
giocare con i rifiuti e con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
Alle ore 18,30, al termine dell'incontro, è prevista la Mostra-Festa (tutti i bambini
che entreranno verranno truccati dagli animatori) per insegnanti, bambini e i loro
genitori che hanno preso parte ai Laboratori Creativi e Didattici organizzati dalla
Fondazione Bandera per l'Arte.
A testimoniare in modo emblematico la varietà delle esperienze, è un grande labirinto
che contrassegna un percorso fatto d'infinite variazioni segniche e linguistiche
sviluppate in relazione con le mostre presentate nello spazio di Busto Arsizio.
Così, si possono ammirare le sculture filiformi liberamente ispirate a Fausto Melotti,
i giochi linguistici che prendono spunto dalle celebri "forchette" di Giuseppe
Capogrossi o le elaborazioni con tecniche e materiali differenti create partendo
dalla scultura di Aldo Mondino Busto Arsizio esposta durante la mostra Artisti in
gioco. La Fondazione Bandera per l'Arte, insomma, offre l'opportunità di vivere
l'esperienza di un Museo che si fa laboratorio favorendo nei bambini un approccio
concreto alle opere d'arte. La mostra si potrà visitare sino al 5 giugno prossimo.
Durante la giornata del 25 maggio sarà possibile iscriversi ai Laboratori Didattici
previsti per la stagione 2001/2002.
Per informazioni e materiale fotografico
Elisabetta Farioli; Ufficio Stampa
Fondazione Bandera per l'Arte
via Andrea Costa 29, Busto Arsizio (Va)
tel. 0331.322.311; fax 033.398.464