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24/10/2006

Figure e immagini del XX secolo italiano

Guangdong Museum of Art, Canton

Opere dalle collezioni permanenti del Mart. La mostra prende le mosse dalle esperienze legate al Futurismo per poi testimoniare un periodo di "ritorno all'ordine" tra le due guerre, e giungere ai contributi italiani a movimenti internazionali come l'informale e la Pop Art. Gli ultimi anni del secolo sono rappresentati dall'Arte Povera e dalla Transavanguardia.


comunicato stampa

Opere dalle collezioni permanenti del Mart

Il Mart espone l'arte italiana in Cina
Pechino, National Art Museum of China, 10 settembre - 8 ottobre 2006 Canton, Guangdong Museum of Art, 25 ottobre - 10 dicembre 2006

Sara' il Mart, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, a presentare l'arte del Novecento italiano in Cina, in una mostra che si svolgera' a Pechino e Canton, tra il settembre e il dicembre del 2006, nell'ambito delle iniziative per l'anno dell'Italia in Cina, promosse dal Ministero degli Affari Esteri.

Figure e immagini del XX secolo italiano. Opere dalle collezioni permanenti del Mart, questo il titolo della mostra, e' stata realizzata con il finanziamento della Provincia Autonoma di Trento e con il supporto dell'Istituto di Cultura Italiano di Pechino, dell'Ambasciata d'Italia e del Consolato Generale d'Italia a Canton.

Gli appuntamenti previsti sono due: il primo al Namoc, il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Pechino dal 10 settembre all'8 ottobre, e successivamente al Guangdong Museum of Art di Canton dal 25 ottobre al 10 dicembre. Sara' un momento importante per far conoscere l'arte del XX secolo italiano, a completamento del progetto dedicato al Rinascimento italiano promosso alcuni mesi fa dagli Uffizi di Firenze.

Il percorso espositivo della mostra ripercorre alcuni passaggi della storia dell'arte italiana nel secolo appena trascorso, puntando l'attenzione sul succedersi di momenti diversi, ma anche sui superamenti reciproci tra correnti, esperienze d'avanguardia e recuperi di tradizioni artistiche precedenti. La mostra punta l'attenzione in particolare sull'evoluzione storica dei linguaggi. Prende le mosse dalle esperienze legate al Futurismo, uno dei piu' grandi contributi italiani all'arte del XX secolo, per poi testimoniare - attraverso l'opera di Massimo Campigli e Mario Sironi - un periodo di "ritorno all'ordine" tra le due guerre, e giungere infine all'arte del secondo dopoguerra, con i contributi italiani a movimenti internazionali quali l'arte informale e la Pop Art. Gli ultimi anni del secolo sono rappresentati dai nuovi linguaggi, tutti italiani, dell'Arte Povera e della Transavanguardia.

La svolta Futurista legata a Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Filippo Tommaso Marinetti e quella successiva, imperniata sull'opera di Fortunato Depero, sara' posta a confronto con i tentativi di un suo superamento operati da un ritorno alla figurazione, testimoniato da un lato dalla nuova direzione artistica di Carlo Carra', dall'altro dall'esperienza del gruppo Novecento, in cui spicca la figura di Mario Sironi.

Le sale successive testimoniano il nascere dell'astrazione geometrica di Alberto Magnelli, Osvaldo Licini, Fausto Melotti, Bruno Munari e Luigi Veronesi - un tentativo di fuoriuscita dai limiti della figurazione - e il suo riaffiorare, invece, nella rappresentazione dei paesaggi e delle nature morte di Giorgio Morandi.

Il secondo dopoguerra si apre con la querelle figurativo-astratto, incarnata dall'arte di Renato Guttuso e dai segni astratti e carichi di colore di Emilio Vedova. Gli anni Sessanta sono testimoniati dalle ricerche spaziali di Lucio Fontana, da quelle materiche di Alberto Burri, e da quelle piu' concettuali di Piero Manzoni.
Una sezione a parte ricorda la partecipazione degli artisti italiani alle vicende della Pop Art e del Noveau Re'alisme, con opere di Mimmo Rotella, Mario Schifano e Tano Festa.

Dopo la sperimentazione di nuovi materiali non tradizionalmente artistici da parte degli esponenti dell'Arte Povera - in mostra anche l'installazione 5 tronchi divisione moltiplicazione di Michelangelo Pistoletto - una svolta e' data dal rifiorire della pittura e del colore di una figurazione del tutto rinnovata quella degli artisti della Transavanguardia. Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Francesco Clemente e Nicola de Maria saranno presenti all'interno di una considerevole selezione delle loro opere.

Il progetto e' stato reso possibile grazie alla collaborazione di alcune tra le piu' prestigiose collezioni private italiane in deposito permanente al Mart, tra cui la Collezione Giovanardi, la Collezione Alessandro Grassi, la Collezione Luigi Ferro e altre importanti raccolte.

La mostra, a cura di Gabriella Belli e con il coordinamento organizzativo di Beatrice Avanzi, e' prodotta dal NAMOC, il Museo Nazionale d'Arte Moderna della Cina, e dal Mart, il Museo di Arte moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, con il finanziamento dalla Provincia Autonoma di Trento - Assessorato alle Attivita' Culturali.

L'esposizione e' stata realizzata con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e con il prezioso supporto dell'Ambasciata d'Italia, l'Istituto di Cultura Italiano di Pechino e il Consolato Generale d'Italia a Canton.

MartRovereto
Corso Bettini, 43 38068 Rovereto (Trento) Infoline 800 - 397760 0464 438887 http://www.mart.trento.it

Comunicazione:
Responsabile Flavia Fossa Margutti
Ufficio stampa: Luca Melchionna 0464.454127 press@mart.trento.it

Per informazioni http://www.italiaincina2006.org

Guangdong Museum of Art
38 Yanyu Road, Er-sha Island, Guangzhou 510105, Canton P.R.China

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