Hara Museum
Tokyo
4-7-25 Kitashinagawa, Shinagawa-ku
+81 03 34450651 FAX +81 03 34730104
WEB
Visioni a catena
dal 19/4/2001 al 1/7/2001
WEB
Segnalato da

Angela Maria Gili



 
calendario eventi  :: 




19/4/2001

Visioni a catena

Hara Museum, Tokyo

In occasione di Italia in Giappone 2001, l’Hara Museum e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte presentano all’Hara Museum di Tokyo Visioni a Catena; Famiglia, Politica e Religione nell’ultima generazione di Arte Italiana. La mostra propone dodici artisti italiani contemporanei ed e' inserita ufficialmente nel programma della Manifestazione Italia in Giappone 2001. La mostra e' a cura di Francesco Bonami.


comunicato stampa

In occasione di Italia in Giappone 2001, l’Hara Museum e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte presentano all’Hara Museum di Tokyo Visioni a Catena; Famiglia, Politica e Religione nell’ultima generazione di Arte Italiana. La mostra propone dodici artisti italiani contemporanei ed è inserita ufficialmente nel programma della Manifestazione Italia in Giappone 2001.

La mostra, curata da Francesco Bonami -direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte e Manilow Senior Curator al Museum of Contemporary Art di Chicago- vuole sottolineare come la cultura e l’arte contemporanea italiana, così come quella giapponese, liberandosi da una tradizione profonda e dalle istituzioni più forti, quali la famiglia, la politica e la religione, si trovi di fronte ad una importante trasformazione della propria identità.
Le opere di Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Simone Berti, Lina Bertucci, Marco Boggio Sella, Maurizio Cattelan, Giuseppe Gabellone, Luisa Lambri, Margherita Manzelli, Diego Perrone, Paola Pivi e Grazia Toderi dimostrano in che modo l’artista e l’individuo contemporaneo, abbandonati i vincoli antichi, stiano affrontando il problema della propria autonomia: indipendentemente, ma anche in solitudine. Davanti alla propria immagine, l’individuo vede rispecchiarsi una catena di visioni, attraverso le quali vengono a formarsi nuovi legami con il mondo. Se prima i vincoli con il nucleo familiare, il partito politico o la chiesa offrivano una direzione ed una protezione espressiva chiara, oggi tutto dipende dalla forza che ognuno è capace di proiettare su una società sempre più ampia. E questi dodici artisti mostrano come il linguaggio dell’arte contemporanea possa non solo definire nuove regole estetiche, ma anche offrire riflessioni profonde sui rapporti sia personali che con la società che li circonda.
Portare in Giappone questo progetto significa mettere a confronto due mondi lontani che poco si conoscono, ma che tuttavia, in modo molto indiretto, si assomigliano. Lo spettatore giapponese troverà nel lavoro di artisti italiani più o meno conosciuti -Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan o Lina Bertucci, Luisa Lambri, Diego Perrone e Margherita Manzelli- la sorpresa di prospettive che convergono sulla propria realtà altrettanto trasformata e pronta ad abbracciare i linguaggi del nuovo millennio. L’Hara Museum, con i suoi spazi intimi, rafforzerà il contenuto di ogni opera scelta appositamente per dialogare in modo equilibrato con l’architettura del museo.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’Arte, con questa uscita internazionale in occasione di un evento prestigioso come Italia in Giappone 2001, vuole sottolineare il proprio impegno pubblico a sostegno dell’arte contemporanea in Italia e all’estero, promuovendo il dialogo fra la cultura italiana e giapponese.

In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con testo di Francesco Bonami e progetto grafico del gruppo A12.

La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Italia in Giappone 2001 e con il contributo di Ponte Vecchio, Tokyo e COORD 3, Torino.

Orari: 11-17 (fino alle 20 il mercoledì). Chiuso lunedì (o martedì se lunedì è vacanza)

Hara Museum of Contemporary Art, 4-7-25 Kitashinagawa, Shinagawa-ku, Tokyo 140-0001, Tel.03-3445-0651 Fax.03-3473-0104

Ufficio Stampa, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte http://www.fondsrr.org write@fondsrr.org

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