Accademia d'Ungheria
Roma
via Giulia, 1 (Palazzo Falconieri)
06 68896721 FAX 06 68805292
WEB
Frigyes Konig
dal 18/4/2006 al 18/5/2006
10.00-13.00 e 16.30- 19.30, sabato 16.30 - 19.30 (domenica chiuso)

Segnalato da

Andrea Cangelli



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Frigyes Konig



 
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18/4/2006

Frigyes Konig

Accademia d'Ungheria, Roma

Nelle 22 opere in mostra e' possibile rintracciare i temi caratteristici della pittura di Konig: la centralita' dello studio anatomico, l’analisi dello spazio artistico, il riferimento a temi e stilemi del passato. Mostra dedicata agli scavi dell’antica Gorsium.


comunicato stampa

I corpi sospesi nel tempo. Una sintesi di pittura, scultura e architettura nella mostra dedicata agli scavi dell’antica Gorsium.

Un viaggio intorno all’anatomia umana e i suoi misteri: ombre, sagome, ma anche corpi che si espongono con naturalezza, come i bagnanti delle terme di Gorsium, la cittadina della Bassa Pannonia, colonia romana tra il I e il V secolo d.C., ai cui reperti archeologici si ispirano le opere del pittore ungherese Frigyes Konig, in mostra in Accademia d’Ungheria fino al 19 maggio.

Nelle 22 opere ad olio di grandi e piccole dimensioni e' possibile rintracciare i temi caratteristici dell’arte di Frigyes Konig: la centralita' dello studio anatomico, l’analisi dello spazio artistico, il riferimento a temi e stilemi del passato riletti in chiave modernista.
I nudi femminili e maschili, motivo ricorrente nella serie “Gorsium" e in tutta la produzione di Konig, rappresentano la continuita' del genere umano attraverso i secoli. “I corpi presenti negli affreschi scoperti nel corso degli scavi di Gorsium sono stati per me una vera rivelazione." dichiara l’artista" L’incontro cosi' personale con questi reperti della pittura d’eta' antica mi ha fatto pensare ad uno strano fenomeno di globalizzazione, ossia all’eternita' della pittura stessa." Frigyes Konig e' infatti colpito dal come l’arte praticata tanto lontano dal centro dell’Impero mantenesse, comunque, un elevato standard, conservando il valore estetico degli affreschi romani coevi.

La mostra presenta anche alcuni pannelli che raccontano il percorso dagli scavi al restauro dei resti di Gorsium, a cui ha partecipato attivamente la moglie di Konig, Eszter Harsa'nyi, pittrice e restauratrice.

La serie di “Gorsium" e' strettamente legata a quella dei “Bagnanti" , di cui e' una naturale evoluzione stilistica e concettuale; realizzata fra il 1999 e il 2002, la serie ritrae scene di balneazione dove le figure umane vivono senza imbarazzo la nudita', e il paesaggio lacustre stilizzato e immobile trasferisce l’azione sul piano del surreale. Anche in “Gorsium" il corpo si inserisce in uno spazio mitico, al limite fra il mondo reale e quello metafisico, assumendo l’enigmaticita' e l’ancestralita' della statua dell’arte classica o del manichino del costruttivismo, in una tensione verso l’infinito e la ricerca dell’autenticita'.

L’accostamento di elementi architettonici alle figure umane non vuole essere una mera associazione di elementi di differente natura, ma di forme geometriche: linee curve, linee spezzate, ovali, che rivelano l’interesse del pittore per l’architettura classica e l’evoluzione della prospettiva. E gli oggetti della vita quotidiana, come tazze, piatti, cucchiai, in primo piano rispetto ai corpi degli affreschi, suggeriscono la presenza umana, diventano simboli della memoria. Secondo Frigyes Konig il tempo non separa e distrugge le cose, ma le rende migliori e le carica di valore, e la condizione per capire questo processo e' l’attenzione, quella che l’artista chiede allo spettatore ponendolo di fronte a corpi che si espongono nella loro nudita' e nel loro mistero.

“La vita puo' essere molto interessante, ci puo' rendere curiosi, puo' portare felicita' e ricchezza.": e' questo il pensiero che stimola la creativita' di un’artista come Frigyes Konig.

Ufficio stampa:
Amelia Vescovi 339 3151147 ameliavescovi@libero.it
Cristiana Persia 393 9719595 cristianapersia@tiscali.it
Andrea Cangelli 347 5201446 andrea.cangelli@fastwebnet.it

Galleria dell’Accademia d’Ungheria
via Giulia 1 (Palazzo Falconieri) - Roma
Orario: 10.00-13.00 e 16.30- 19.30, sabato 16.30 - 19.30 (domenica chiuso). Ingresso libero.

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