In mostra saranno esposte diverse serie di lavori fotografici che insistono su un'idea di sequenza, di mini-serie producendo l'effetto di brevi story board nei quali le immagini si susseguono come a raccontare brevi storie senza trama.
Mostra di Fabio Casati.
A cura di Lapsus Linguae.
In mostra saranno esposte diverse serie di lavori fotografici che insistono su un'idea di sequenza, di mini-serie producendo l'effetto di brevi story board nei quali le immagini si susseguono come a raccontare brevi storie senza trama. 9 pezzi che raffigurano semplicemente una passerella sul mare senza nessuna persona; 6 pezzi con una figura femminile di spalle su un prato; una grande foto con le 4 persone sul mare; una serie di immagini che guardano una terra d'argilla rossa.
In ognuna di queste sequenze, in ognuna di queste immagini un senso di tempo sospeso, una sensazione metafisica di luoghi dove non accade nulla e dove lo sguardo può riposare. Fabio Casati da sempre lavora sui gesti minimi, sulle immagini minimali e quotidiane che non raccontano nessun evento straordinario, nessun avvenimento eclatante, ma solo delle sottili traiettorie visive per immagini.
(Viviana Gravano)
Sabato 9 dicembre - ore 22.30 - serata unica
Classico Village - Loft Visual Gallery - via Libetta 3 - Roma