Artandgallery
Milano
via Arese, 5
02 6071991 FAX 02 6072458
WEB
Economies
dal 15/11/2004 al 15/1/2005
02 6071991 FAX 02 6072458
WEB
Segnalato da

Silvia Palombi




 
calendario eventi  :: 




15/11/2004

Economies

Artandgallery, Milano

I molteplici aspetti di economie plurali in rapporto all'economia globale, designano un territorio mobile e denso di forme di scambio minime e marginali, rapportate alla rappresentazione dei simboli forti, imposti dal 'pensiero unico' delle democrazie occidentali. Mostra a cura di Manuela Gandini e Marco Scotini con Alterazioni Video, Jonah Freeman, Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti, Dominic Hislop & Miklos Erhardt, Meschac Gaba, Anibal Lopez, Gianni Motti, Reshi.org, Mika Rottenberg, Rosemberg Sandoval, WochenKlausur.


comunicato stampa

a cura di Manuela Gandini e Marco Scotini

Alterazioni Video, Jonah Freeman, Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti, Dominic Hislop & Miklos Erhardt, Meschac Gaba, Anibal Lopez, Gianni Motti, Reshi.org, Mika Rottenberg, Rosemberg Sandoval, WochenKlausur

Economia e violenza sono gli elementi che generano la mostra Economies, curata da Manuela Gandini e Marco Scotini ad Artantandgallery a Milano. I molteplici aspetti di economie plurali in rapporto all'economia globale, designano un territorio mobile e denso di forme di scambio minime e marginali, rapportate alla rappresentazione dei simboli forti, imposti dal ''pensiero unico'' delle democrazie occidentali.
Rosemberg Sandoval (Colombia) carica sulle proprie spalle un barbone, lo porta in un museo, lo strofina energicamente su grandi fogli tracciando disegni astratti con il grasso e lo sporco dei suoi vestiti. In quest'azione, dove l'homeless è completamente passivo, il confine tra etica e violenza è sottilissimo in un messaggio dirompente e assoluto. Al centro della galleria sono stese le bandiere dei paesi ricchi che, l'artista, realizza con gli scatoloni dei senzatetto colombiani.
In un'altra sala - nel film di Jonah Freeman (Usa) - si erge virtuale il Franklin Abraham building, un supercondominio di due milioni di abitanti, ibrido, mostruoso e rococò, dai corridoi interminabili e contenitore di innumerevoli microstorie schiacciate dall'ambizione immobiliare dell'immaginario Maxwell Blum. Il paesaggio contemporaneo assurdo e soffocante è delineato da gang giovanili, tensioni familiari, prostitute, affari, operai, portieri, architetti e squadroni di soldati all'ingresso. La mostra si sviluppa toccando la vacuità di una produzione assurda e autoreferenziale raccontata nell'inedito video ''Mary's cherries'' della giovane Mika Rottenberg (Israele), dove tre grasse ed esauste lavoratrici, tagliando le proprie unghie rosse producono ciliegie e, senza avere alcun sogno nella propria vita, pedalano a vuoto sulle loro ciclette.
Con Economies, la surrealtà si mischia a riflessioni critiche sui trend delle nazioni: Talking about Economies, il lavoro di Dominic Hislop (Scozia) e Miklos Erhardt (Ungheria), è fatto su una secca analisi dei processi contemporanei che si sviluppano sulle disuguaglianze sociali delle nazioni. Le alternative al pensiero commerciale pilotato, scaturiscono da atteggiamenti creativi non meccanicamente funzionali all'economia, come ad esempio nel lavoro svolto dal gruppo viennese WochenKlausur (Austria). In questo caso l'intervento del collettivo è diretto alla realizzazione di strutture d'assistenza e sviluppo come un ambulatorio mobile attrezzato per i senzatetto, in funzione nella città di Vienna, o sette scuole di lingue per i bambini del Kosovo.
Se il simbolo del capitalismo maturo è imploso con la multinazionale del terrore, nuovi percorsi insanguinati, segnati dalle vie del greggio e dei traffici illeciti, si delineano dietro un tragico disegno di rinnovamento economico. Il disperato cammino dei reietti alla ricerca di fortuna, è intercettato da Gianni Motti (Italia) che, con azioni concretamente disturbanti, coinvolge extracomunitari e disgraziati a rappresentare la loro stessa deriva. Allo stesso modo Anibal Lopez (Guatemala) è ricorso all'illegalità per autofinanziare una propria opera ''buona ­ ha detto l'artista ­ anche per il figlio di colui che è stato rapinato''.
Meschac Gaba (Benin) mette in atto processi economici che incarnano singole identità territoriali in un costante confronto tra locale e globale. Con una critica ai modelli culturali eurocentrici, l'artista crea in progress un museo nomade ­ Museo d'Arte Contemporanea Africana (MCAA) - con ruoli professionali alterni e con figure interscambiabili. Il gruppo dei giovani italiani Alterazioni Video (Italia) indaga sulla ricostruzione dei fatti accaduti durante il G8, mettendo in atto una raccolta di fondi, per finanziare i processi legali in corso. Renshi.org (Italia), lavora sulle disfunzioni locali italiane in rapporto al mutamento iconografico e urbanistico determinato da tessuti sociali in movimento, come l'immigrazione della popolazione cinese nella città di Prato.
Paul Griffiths & Cesare Pietroiusti (Italia) hanno agito direttamente sulla distruzione del denaro, chiedendo a potenziali donatori delle banconote e alterandone le caratteristiche con composti chimici. Secondo la tematizzazione degli artisti la banconota appartiene allo Stato (ovvero alla banca di emissione) e non al cittadino, che ne è soltanto ''portatore'' e, seppure distruggerne una economicamente rappresenta un danno per chi lo fa e un vantaggio per lo Stato, questo è proibito per legge. Dopo il processo di alterazione la banconota cambia valore e diventa opera.

In collaborazione con l'Associazione Prometeo e la Galleria Artra.

Immagine: WochenKlausur

Incontri:

23 Novembre 2004 h. 21.00
Frankenstein una storia feroce di morti da lavoro alla Breda, raccontata dall'ex operaio Silvestro Cappelli. Spettacolo della Compagnia degli Stracci.

11 Gennaio 2005 h. 21.00
Incontro con Carlo Giorgi, direttore e Umberto de Maria, redattore, del giornale di strada Terre di Mezzo.

IN ARCHIVIO [53]
Arturo Schwarz
dal 8/2/2012 al 8/3/2012

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