Galleria Forni
Bologna
via Farini, 26
051 231589 FAX 051 268097
WEB
Vladimir Pajevic e Ana Kapor
dal 2/4/2004 al 6/5/2004
051 231589 FAX 051 268097
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Segnalato da

Silvia Mainardi



approfondimenti

Vladimir Pajevic
Ana Kapor



 
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2/4/2004

Vladimir Pajevic e Ana Kapor

Galleria Forni, Bologna

Il mistero di spalle. Espongono spesso insieme, come anche in questa occasione, ma nonostante le numerose affinita' sono evidenti due percorsi ben distinti, come distinte saranno le due sezioni in cui si articolera' la mostra, i magici giardini di Pajevic l'una e le metafisiche architetture di Kapor l'altra.


comunicato stampa

Il mistero di spalle

Vladimir Pajevic e Ana Kapor, entrambi originari di Belgrado, vivono a Roma ormai da diversi anni. Quarant'anni lei e cinquantasei lui, sono sposati da tempo ed il loro legame non solo ha origine nel matrimonio ma anche in una profonda passione per la pittura che è divenuta per entrambi una professione. Formatisi all'Accademia di Belgrado lui e a quella di Roma lei, sono entrambi cultori della 'buona tecnica' e saldamente legati alla pittura figurativa.

Espongono spesso insieme, come anche in questa occasione, ma nonostante le numerose affinità sono evidenti due percorsi ben distinti, come distinte saranno le due sezioni in cui si articolerà la mostra, i magici giardini di Pajevic l'una e le metafisiche architetture di Kapor l'altra.

Il catalogo di una recente mostra è introdotto dai testi dei due artisti stessi in cui si presentano l'un l'altro.
Da Vladimir presenta Ana:
(...) 'E' affascinata dagli sfondi e dalle architetture che nascondono, forse, il mistero dei tempi passati. Ana non ha voluto distruggere quel sogno. Lei non è mai entrata dentro gli edifici passando per i corridoi misteriosi dei castelli che dipinge, non ha percorso le maestose sale da ballo dove risuona il canto dei menestrelli, non ha mai visitato le polverose ed oscure quinte dove si consumano intrighi, congiure e drammi d'amore. Rimane affascinata soprattutto da quei dannati, misteriosi palazzi che ci danno la possibilità di sognare la loro vita interiore. I suoi quadri sono uno sguardo malinconico della Principessa imprigionata nel proprio castello, che nel cuore del Quattrocento comtemplava le colline lontane, i boschi ed il mare, sognando di viaggiare e di fuggire' (...)
Da Ana presenta Vladimir:
(...) ' A volte ho l'impressione che Vladimir stia cercando quel giardino (il giardino dei miracoli: era un mondo di quiete, d'indicibile bellezza e serenità). Talvolta lo trova ma c'è sempre un muro, un cancello rinserrato che lo separa da quel tranquillo e verde universo. Poi, anni fa, la sensazione che il giardino con il portone misterioso fosse nascosto proprio a Roma lo persuase a cercarlo dietro i muri scrostati degli antichi palazzi vestiti d'edera e addormentati in un sogno metafisico. Non ci sono numeri civici a distinguere i suoi cancelli, non ci sono divieti di parcheggio o segnali di senso unico nei muri del suo mondo estemporaneo. I quadri di Vladimir ci raccontano l'eterno sogno di serenità e solitudine, vissuto nell'ombra dell'oleandro'. (...)

Orari di apertura: 9,30-13 e 16-19,30
chiuso lunedì mattina e festivi
ingresso libero

Inaugurazione: sabato 3 aprile 2004, ore 18

CATALOGO CON TESTO INTRODUTTIVO DI FRANCO BASILE

Vladimir Pajevic, Frammenti del mondo reale, 2002-03, olio su tela, cm. 80 x 100

Luogo: BOLOGNA Galleria Forni
Via Farini, 26 - Bologna

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